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Renzi in Calabria: Il meglio deve ancora venire
Renzi in Calabria: Il meglio deve ancora venire 28 nov 14 "Non mi faccio chiudere nei palazzi, da chi immagina che se qualcuno protesta ho paura". Lo ripete più volte, Matteo Renzi, nelle numerose tappe del suo 'tour al Sud'. Per la terza volta, con cadenza trimestrale, il presidente del Consiglio attraversa Sicilia, Calabria e Campania. Visita le "eccellenze" locali, affronta agguerriti contestatori, guarda in faccia i "tanti problemi" e invita a non sprecare i fondi europei. Non risponde all'incessante fuoco amico della minoranza Pd: agli avversari interni si rivolgerà lunedì in direzione. Ma dalle fabbriche che nel Meridione creano lavoro, conferma la "determinazione" contro una disoccupazione che è "preoccupante". Quando a metà mattinata Renzi giunge a Catania, l'Istat ha già diffuso i dati di un nuovo record storico di disoccupati: il 13,2%. Un problema "enorme", che non consente di "dormire la notte". Il premier non intende negarlo, perché chi provasse a farlo sarebbe "da ricoverare", visto che negli ultimi anni si sono persi "oltre 900mila posti". Ma invita per una volta a guardare il bicchiere "mezzo pieno": i nuovi posti di lavoro crescono, "sono più di 100 mila da febbraio" e se il dato della disoccupazione aumenta è anche perché "molti ragazzi tornano a iscriversi alle liste perché pensano stia tornando la speranza che si possa ripartire". La storia del Sud insegna, sottolinea il leader del Pd, che disfattismo, rassegnazione e "piagnisteo" sono una "minaccia" per il futuro. E allora mentre lo rincorrono le previsioni di un Pil nel quarto trimestre 2014 ancora a crescita zero, il capo del governo porta un messaggio "da pazzi", e cioè che "la pagina più bella il Sud e l'Italia non la abbiamo ancora scritta". "Magari - concede - non ce la faremo a fare meglio degli altri" Paesi, "ma faremo il meglio di quello che possiamo fare". Non ne sembrano affatto convinti i lavoratori della Micron che lo aspettano in presidio a Catania e i cittadini che lo contestano davanti al municipio, come i manifestanti che lanciano uova e cercano di forzare il blocco delle forze dell'ordine all'AnsaldoBreda di Reggio Calabria. Ma Renzi non si lascia scomporre. "Non ci sto chiuso nel palazzo, ho fatto il sindaco. Contestazioni o non, starò in mezzo alla gente. Si stancheranno prima loro - assicura - noi non ci stanchiamo". A Catania il premier ferma l'auto e parla alla delegazione Fiom, poi su Twitter sintetizza così: "Sul Jobs act abbiamo idee diverse. Ma i lavoratori Micron sono salvi". A chi si prepara allo sciopero generale contro la sua riforma del lavoro, vuol rispondere con i fatti: attrazione di investimenti e posti di lavoro. E contrapporre al disfattismo degli avversari una narrazione di "speranza", riassunta a ogni tappa in un tweet: a Catania ci sono l'azienda che "esporta torroncini in 30 Paesi" e "l'acceleratore di imprese", a Reggio la produzione dei "treni della metropolitana di Copenaghen, Milano, Lima", nell'avellinese ("Siamo a casa tua", saluta Ciriaco De Mita) la "tecnologia" delle palette per motori aeronautici. Tornerà tra tre mesi al Sud, Renzi. Lo ha promesso, perché "se il Sud riparte, noi ripartiamo. Altrimenti non ce la faremo". Ma nei prossimi tre mesi lo attendono tante sfide parlamentari, dalle riforme all'avvicendamento al Colle. E un impegno enorme sul fronte economico, a partire ancora dal lavoro, per il qualche "c'è ancora tanto tanto da fare". "Faremo tante riforme, che non sto qui a ripetervi, perché son sempre le solite, anche perché bisognerebbe farle e le stiamo facendo", dice in serata chiudendo il 'tour' in Campania. Lui, gli avversari sono avvertiti, andrà avanti come fatto finora, con "ambizione, determinazione, tenacia". I contestatori, è la scommessa, "si stancheranno prima". La Calabria va cambiata. "Bisogna rimboccarsi le maniche, ma questa regione e questo Paese li cambiamo. Il meglio deve ancora arrivare". Così il premier Matteo Renzi si è congedato dai lavoratori dello stabilimento AnsaldoBreda di Reggio Calabria al termine della sua visita nella struttura. Uno stabilimento, ha ribadito Renzi, che ha commesse fino a tutto il 2018 e che potrà operare anche successivamente. Presidio CGIL davanti Ansaldo Breda. Un presidio della Cgil, composto da circa 500 persone, sta attendendo, davanti lo stabilimento Ansaldobreda di Reggio Calabria, l'arrivo del premier Matteo Renzi, che nel primo pomeriggio visiterà la struttura. È stato invece revocato, secondo quanto si e' appreso fuori dallo stabilimento, lo sciopero proclamato dal sindacato dei lavoratori della fabbrica dopo il pagamento di una mensilità arretrata. I manifestanti espongono bandiere della Cgil e vari striscioni con scritto, tra l'altro, "governo uguale fame". Partecipano al presidio anche i tirocinanti degli uffici giudiziari, percettori di ammortizzatori sociali ed i lavoratori della Italcementi di Vibo Valentia. Lancio uova. Un lancio di uova è stato messo in atto dai manifestanti che stanno stazionando a Reggio Calabria davanti l'AnsaldoBreda in attesa del premier Renzi all'arrivo del prefetto, Claudio Frammartino, l'auto del quale è stata scambiata per quella del sottosegretario alla Presidenza del Consiglio, Marco Minniti. I manifestanti hanno anche scandito slogan contro Minniti. Applausi degli operai. L'applauso degli operai dell'AnsaldoBreda ha salutato la partenza da Reggio Calabria del premier Matteo Renzi a conclusione della sua visita nello stabilimento reggino. Accompagnato dall'amministratore di Finmeccanica, Mauro Moretti, Renzi ha visitato i vari reparti dello stabilimento, soffermandosi anche a scambiare alcune battute con i lavoratori. Ad alcuni saldatori, impegnati sulla struttura di un vagone ferroviario, Renzi ha anche stretto la mano. Felicemnete circondato da Oliverio e Falcomatà. "E' la prima volta che nei miei giri trimestrali in Calabria sono circondato dal nuovo Sindaco di Reggio e dal nuovo Presidente della Regione". Lo ha detto il premier Matteo Renzi affiancato da Giuseppe Falcomatà e Mario Oliverio. "Sono - ha aggiunto - due amici, due persone straordinarie". "Non lasciatelo solo - ha detto poi Renzi riferendosi in particolare a Falcomatà -. Noi non ti lasceremo solo e faremo di tutto perchè Reggio Calabria, questa città meravigliosa e difficile, torni ad essere quella che era". "Con Mario - è stata la conclusione del premier - ci siamo visti in campagna elettorale. Adesso dobbiamo fare in modo che quello che abbiamo detto in campagna elettorale sia messo in pratica". Operai tentano di sfondare cordone protezione. Un gruppo di manifestanti che stanno protestando a Reggio Calabria davanti lo stabilimento AnsaldoBreda ha tentato di forzare il blocco delle forze dell'ordine per poter parlare con il premier Renzi. I manifestanti hanno riferito che vorrebbero "informarlo dell'estremo disagio che vivono le loro famiglie a causa della precarietà del loro lavoro". Il tentativo è stato sedato dalla Polizia e dai carabinieri. I manifestanti chiedono che, in ogni caso, una loro delegazione venga ricevuta da Renzi. Stabilimento Ansaldo-Breda non ha scadenza. "Uno stabilimento così non ha data di scadenza". Lo ha detto il premier Matteo Renzi a conclusione della sua visita allo stabilimento AnsaldoBreda di Reggio Calabria. "Mauro Moretti - ha aggiunto Renzi - ha già discusso con voi e questa situazione la vedremo insieme passo dopo passo. L'operazione AnsaldoBreda, comunque vada, vedrà questo stabilimento protagonista". Prima visita a stabilimento Andaldo Breda. Il presidente del Consiglio Matteo Renzi è arrivato allo stabilimento AnsaldoBreda di Reggio Calabria che a breve visiterà. Renzi, accompagnato dal sottosegretario Delrio, è stato accolto dall'amministratore di Finmeccanica, Mauro Moretti, dal neopresidente della Regione, Mario Oliverio, dai sindaci di Reggio Calabria e Messina, Giuseppe Falcomatà e Renato Accorinti. Sono presenti anche il ministro degli affari regionali, Maria Carmela Lanzetta, e il sottosegretario Marco Minniti. Segretario lo sono sempre. "Ho visto Oliverio la settimana scorsa in altra veste. Lui era candidato presidente e io segretario... Mi correggo, io segretario lo sono ancora: non vorrei che qualcuno" si illudesse. Matteo Renzi incappa in un piccolo lapsus nel corso del suo intervento davanti agli operai dell'AnsaldoBreda di Reggio, ma subito si corregge con una battuta. Il riferimento sembra essere agli avversari che sarebbero "contenti" di saperlo non più segretario. Renzi della metro consegnati qui. "I treni della metropolitana di Copenaghen, Milano, Lima sono realizzati a Reggio Calabria: il profondo Sud regala opportunità e innovazione". Lo scrive su Twitter il presidente del Consiglio Matteo Renzi al termine della sua visita a Reggio.
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