NuovaCosenza.com
Google
su tutto il Web su NuovaCosenza
mail: info@nuovacosenza.com
Home . Cronaca . Politica . Area Urbana . Speciali . Video . Innovazione . Universtitą . Spettacoli . Sport . Calcio . Meteo .
 

      Condividi su Facebook

    Elezioni Regionali, dichiarazioni dei candidati e commenti

     

     

    Elezioni Regionali, dichiarazioni dei candidati e commenti

    20 nov 14 Domenica 23 novembre, dalle ore 7.00 alle ore 23.00, si svolgeranno le operazioni di voto per le elezioni del Presidente della Giunta e dell'Assemblea legislativa della Regione Emilia-Romagna e del Presidente della Giunta e del Consiglio regionale della Regione Calabria. Le elezioni regionali in Emilia-Romagna, in n. 340 Comuni, interesseranno 3.460.402 elettori. Le elezioni regionali in Calabria, in n. 409 Comuni, interesseranno 1.897.729 elettori. Complessivamente andranno al voto circa 5,4 milioni di persone.

    Se sulle regionali in Emilia Romagna e Calabria "qualcuno vuole fare un test di come stanno i partiti, a me va bene: negli ultimi mesi il Pd ha vinto le partite in Regioni che erano del centrodestra, da Piemonte a Sardegna e Abruzzo. Così il premier Matteo Renzi a Rtl. "Se domenica vogliono dire come sta il Pd sarò felice, ma non darei una lettura nazionale" di questo voto. "E non la darò io stesso se, come spero, vinciamo". "In Calabria abbiamo molto da fare per rilanciare una Regione con i livelli di difficoltà maggiori in Italia, per tanti aspetti: infiltrazioni di criminalità organizzata, numero di disoccupati, aziende che ricorrono alla cassa integrazione in deroga e non solo. Dobbiamo prendere in mano la Calabria e riportarla verso il futuro perché se finalmente rimessa in carreggiata può dare una mano". Ha aggiunto il premier Matteo Renzi a Rtl.

    È annunciato un intervento telefonico di Silvio Berlusconi alla manifestazione con la quale la candidata del centrodestra alla presidenza della Regione Calabria, Wanda Ferro, chiuderà domani alle 18 la sua campagna elettorale nel Teatro Comunale di Catanzaro. Saranno presenti la deputata Jole Santelli, coordinatrice regionale per la Calabria di Forza Italia; l'imprenditore Pippo Callipo, che nel 2010 si candidò alla presidenza della Regione e che ha espresso il suo sostegno a Wanda Ferro, e Mara Carfagna, ex ministro alle Pari Opportunità e Portavoce di Forza Italia alla Camera.

    "L'attenzione al territorio e all'ambiente ha un ruolo di primo piano nel mio programma di governo: dalla gestione dei rifiuti alla depurazione, dalla salvaguardia dal dissesto idrogeologico alla valorizzazione dei nostri Parchi nazionali, dal piano energetico alla gestione delle acque, alla sfida della green economy, al contrasto di ogni genere di illegalità". E' quanto afferma Wanda Ferro, candidata alla Presidenza della Regione, rispondendo alla lettera aperta di Legambiente. "Sul tema dei rifiuti la Regione Calabria - aggiunge - dovrà segnare una discontinuità totale con gli ultimi 20 anni di gestione, quasi interamente commissariale, partendo soprattutto dall'ascolto dei cittadini e delle loro proposte. Andranno innanzitutto sanate le tante ferite create sul territorio, a partire dalla discarica di Celico. Dovremo subito affrontare la grande emergenza che si porrà già nei mesi di dicembre e gennaio con un piano straordinario, anche in collaborazione con le altre regioni meridionali, per lo smaltimento dei rifiuti che l'attuale impiantistica non riesce a sopportare, in modo da impedire che le città vengano invase dei rifiuti. Le risorse disponibili dovranno essere utilizzate per fare funzionare bene gli impianti esistenti. La Regione dirà no a nuove discariche a meno che non siano a supporto degli impianti di trattamento della differenziata. Ritengo non possa esserci soluzione all'emergenza ambientale se non si punterà su una strategia 'rifiuti zero', con la riduzione a monte e il più ampio riciclo di rifiuti. Bisogna aiutare i comuni ad realizzare una efficace raccolta differenziata porta a porta, che faccia arrivare la percentuale al 65% nel giro di due anni al massimo, ma anche incentivare tutte quelle realtà imprenditoriali che possono trasformare i rifiuti in risorsa, creando sviluppo sostenibile ed occupazione sui territori". "In merito al dissesto idrogeologico, - prosegue Wanda Ferro - all'interno della programmazione nazionale e comunitaria, vanno reperite le risorse per affrontare con decisione tutte quelle situazioni di pericolo incombente. Vanno combattuti l'abusivismo e il consumo dissennato del territorio. I cambiamenti climatici e la portata straordinaria delle piogge e delle mareggiate impongono una nuova cultura della Protezione Civile che non può essere lasciata in uno stato di improvvisazione e dilettantismo, ma resa manageriale e industriale. La forestazione calabrese può essere utilizzata per la mitigazione del rischio del dissesto idrogeologico. Il fenomeno degli incendi dolosi va stroncato con azioni forti, sostenendo in tutti i modi la magistratura a risalire agli autori delle combustioni ai quali infliggere pene esemplari. I tre Parchi nazionali del Pollino, della Sila e dell'Aspromonte rappresentano una biodiversità assolutamente unica, che va tutelata e promossa, anche attraverso una governance unica per i tre Parchi che possono diventare il principale punto di riferimento per gli amanti della natura dell'intero Sud Italia. Gli 800 chilometri di costa e le acque marine vanno rigorosamente tutelate, sia come salvaguardia ambientale sia come elemento fondamentale per il turismo balneare. Sarà varata una normativa urbanistica ancora più rigorosa e intransigente per combattere ogni forma di abusivismo edilizio in modo da creare una fascia protetta. Depuratori efficaci ed efficienti per garantire la qualità dell'acqua balneabile, il tesoro più inestimabile per una regione che vuole puntare sul turismo. La Green Economy rappresenta un'altra sfida dell'innovazione. La produzione può coniugarsi con ecologia e rispetto dell'ambiente. Occorre favorire con incentivi e finanziamenti, congiunti tra Stato e Regione, la ricerca e l'innovazione, mentre vanno stimolati gli investimenti tesi alla nascita di imprese verdi nei settori dell'agro-alimentare di qualità, dei trasporti e delle energie rinnovabili". "Nel programma - evidenzia - ho pensato che ogni città debba avere un parco, come segno di civiltà, socialità e rispetto dell'ambiente. Così com'è avvenuto per il Parco delle Biodiversità della città di Catanzaro, che è stato in grado di cambiare la fisionomia e la realtà sociale di un'intera città, occorre creare lo stesso habitat innanzitutto nelle grandi città calabresi e poi, a seguire, in ciascun Comune della Regione, mediante l'uso della spesa comunitaria, che potrà finanziare la creazione e/o riconversione di aree verdi in tutte le città e cittadine calabresi, perseguendo così finalità sociali e al tempo stesso ambientali, andando incontro alle esigenze di tutti: dai giovani che necessitano di punti di ritrovo ed aggregazione, agli sportivi che necessitano di spazi, alle mamme che hanno bisogno di verde pubblico e tranquillità, innalzando - nel complesso - la qualità della vita della totalità dei cittadini calabresi". "Mi piacerebbe coinvolgere le associazioni ambientaliste - conclude Wanda Ferro - affinché attraverso delle apposite convenzioni vengano realizzati dei progetti di effettivo controllo e di salvaguardia del territorio".
    "La Regione Calabria deve puntare sulla definizione di un progetto specifico per la piccola pesca artigianale con il presupposto che non impatti sui sistemi complessivi di pesca e non impoverisca le risorse mettendo a repentaglio la biodiversità e la sostenibilità dei sistemi stessi". E' quanto ha affermato Wanda Ferro, candidata alla Presidenza della Regione, nel corso di una manifestazione elettorale a Reggio Calabria. "Tale progetto - ha aggiunto - deve passare attraverso un confronto serrato e deciso a livello di cabina di regia ministeriale affinché venga definito un piano finanziario specifico nell'ambito della programmazione Feamp, che metta al centro la risoluzione delle criticità che vivono i nostri pescatori. La flotta calabrese è attualmente costituita da 866 imbarcazioni ed è composta per il 75% del totale da piccola pesca costiera o pesca artigianale. Si tratta di una marineria leggera costituita per lo più da imbarcazioni con una potenza installata estremamente contenuta che ha già subito una profonda riduzione soprattutto nel segmento della pesca a strascico più impattante, a vantaggio delle attività più selettive quali la pesca con attrezzi fissi (tramagli e reti da imbrocco) e con il piccolo palangaro artigianale. Quella calabrese, quindi, ripartita abbastanza omogeneamente su tutto il territorio con delle concentrazioni nei porti ionici di Corigliano e Crotone e in quelli tirrenici di Reggio Calabria e Vibo Valentia, registra un numero di imbarcati di due addetti in media, spesso appartenenti allo stesso nucleo familiare. Queste caratteristiche strutturali fanno della nostra flotta una marineria che risulta in linea con le più recenti indicazioni comunitarie nazionali per una pesca non impattante sull'ambiente e quindi può e deve pretendere di non essere trattata alla stregua delle altre marinerie d'Italia". "Il nostro progetto - ha continuato Wanda Ferro - si sviluppa su diverse linee di intervento, tra le quali il rafforzamento della piccola portualità peschereccia. La piccola pesca costiera, che si sviluppa disperdendosi lungo gli oltre 800 km che compongono la costa calabrese, rende estremamente precaria lo svolgimento dell'attività. È necessario un idoneo sviluppo della portualità peschereccia che tenga conto delle condizioni di sicurezza e di benessere dei pescatori. Un rafforzamento che dovrà realizzarsi attraverso la creazione di aree attrezzate nei porti, corredate di deposito attrezzi, mense, servizi igienici e con l'incremento dei servizi a terra legati allo sbarco che consentano la lavorazione del pescato in condizioni di igiene e sicurezza alimentare. Saranno necessari anche interventi volti al rinnovo della flotta: Le imbarcazioni che costituiscono la marineria calabrese, in particolare la piccola pesca artigianale, registrano un'età media di 28 anni. Questo le rende ormai vetuste e bisognevoli di intervento. Occorre pertanto prevedere una specifica linea di finanziamento per favorire sia l'ammodernamento dei pescherecci, con l'adozione di misure specificatamente orientate per la sicurezza in mare, che la sostituzione dei motori (senza incremento di potenza per come prescritto dalle norme comunitarie) con apparati moderni ed efficienti anche dal punto di vista dei rendimenti e quindi in termini di ottimizzazione dei consumi. Sulle piccole imbarcazioni è presente, il più delle volte, un solo imbarcato. Questo determina l'aumento di situazioni di rischio oggettivo delle attività. Dovranno essere, pertanto, rafforzati gli incentivi per garantire la sicurezza della "vita in mare" mediante, per esempio, lo sviluppo di sistemi di abbigliamento personale e di salvataggio certificati, oltre che lo sviluppo di sistemi di localizzazione rapida con l'introduzione di nuove tecnologie informatiche e di miglioramento della comunicazione con i mezzi di soccorso. Per quanto riguarda la vendita dei prodotti, dovranno essere limitati i divieti per la commercializzazione diretta che dovrà invece essere incrementata garantendo, da un lato, una maggiore redditività per i pescatori, dall'altro, condizioni di vendita trasparente, fiscalmente tracciata e rispondente ai criteri di qualità e sicurezza alimentare. Anche in questo campo, mutuando l'esempio di alcune marinerie del nord d'Europa, si deve puntare all'introduzione di nuove tecnologie, quali la vendita del prodotto on line. Si pensi che in Germania e in Olanda si stanno diffondendo addirittura applicazioni su smartphone che consentono al pescatore di segnalare direttamente ai possibili acquirenti a terra, il prodotto pescato e l'ora di rientro in porto del peschereccio. Inoltre, sarà importante garantire un supporto economico ai pescatori per interventi di riqualificazione ambientale. I nostri fondali e i nostri litorali registrano frequenti situazioni di degrado. Dovranno essere pertanto integrati i fondi specifici per interventi ambientali volti alla rimozione e il successivo invio controllato in discarica di attrezzi di pesca dispersi, di detriti e in generale di materiali inquinanti". "Questi interventi - ha proseguito - potranno essere svolti direttamente dai pescatori della piccola pesca, in accordo con la Regione e i Comuni costieri, in considerazione della loro conoscenza profonda sia delle specifiche tematiche ambientali che dello stato dei luoghi. Dobbiamo inoltre avere la consapevolezza che la piccola pesca, per il fascino che esercita e per le tradizioni che ingloba, rappresenta uno straordinario veicolo di promozione del territorio da un punto di vista anche culturale e sociale. Occorre puntare sul rafforzamento di queste realtà non solo da un punto di vista economico, ma anche come attrattore turistico-culturale dei nostri territori costieri".

    "L'intervento fatto ieri da Giuseppe Scopelliti conferma quello che ho sempre detto nel corso della campagna elettorale, ossia che Giuseppe Scopelliti è rientrato in Forza Italia seguendo il pendolarismo che lo ha visto passare da una parte all'altra, sostenendo ora la candidatura di Wanda Ferro". Lo afferma Nico D' Ascola, candidato presidente di Alternativa Popolare. "A parte gli evidenti malumori di molti - aggiunge - rappresentanti di Forza Italia che non hanno alcuna simpatia per Giuseppe Scopelliti, mi permetto di ricordare che la stessa Wanda Ferro in occasione di un confronto con gli altri candidati, svoltosi soltanto il 10 novembre scorso a Telemia, ha dichiarato di non sapere nemmeno con chi Scopelliti fosse schierato. Ciò è dimostrativo del grave imbarazzo e della reticenza che il sostegno di Giuseppe Scopelliti ha determinato nella stessa Wanda Ferro, dovendo ammettere un sostegno evidentemente per lei scomodo. Anche questa circostanza prova il grave sbandamento di Forza Italia che accetta l'aiuto di Scopelliti, ma teme che la pubblicizzazione di questo aiuto si traduca in una perdita di consensi. Quanto dice Scopelliti è peraltro polemico nei confronti della stessa Wanda Ferro, che tuttavia dovrebbe sostenere". "Infatti, se egli stesso afferma - conclude D'Ascola - che soltanto lui era stato in grado di unificare il centrodestra, è chiaro che analoga capacità nega possa essere riconosciuta alla Ferro. La presenza di Scopelliti divide e non aggrega. Comunque la si consideri l'intervista è inopportuna e sbagliata per gli stessi interessi di Forza Italia".
    "Il candidato di Altra Calabria Domenico Gattuso, nel corso della odierna tribuna elettorale del Tgr Calabria, rispondendo ad una precisa domanda del direttore editoriale della Gazzetta del sud, Lino Morgante, sul problema della mobilita' nello Stretto di Messina, ha risposto accusando il Ministro Lupi di avere detto 'balle' sull'argomento. Non soltanto ho vivacememte contestato un'affermazione che non corrisponde al vero, ma ritengo necessaria una precisazione che dimostra la mancanza di corretta informazione che sta alla base di una cosi' grave affermazione". Lo afferma, in una dichiarazione, Nico D'Ascola, candidato di Alternativa Popolare alla presidenza della Regione. "Infatti, chiunque abbia letto le agenzie di stampa di ieri - aggiunge D'Ascola - ha sicuramente visto che il Ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti Maurizio Lupi ha presieduto una riunione sui collegamenti veloci sullo Stretto di Messina a cui erano presenti gli assessori ai Trasporti della Regione Calabria, Luigi Fedele, e della Regione Sicilia, Giovanni Battista Pizzo, i sindaci dei comuni coinvolti ed i vertici di Rfi e di Bluferries. In attesa dell'espletamento della gara per il servizio Metromare si è concordato di affidare a Rfi, in dialogo con il Ministero, l'elaborazione di un progetto che assicuri continuità dei collegamenti veloci Reggio Calabria-Messina e Villa San Giovanni-Messina, miglioramento del servizio e sua attivazione anche nei giorni di sabato e domenica".

    "Abbiamo una grande aspettativa perché la Regione Calabria è certamente un grande test di cambiamento". Lo ha detto a Crotone il Ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, Maurizio Lupi. "C'è bisogno - ha aggiunto - di una politica nuova che ritorni a mettere al centro l'interesse concreto dei cittadini e non il proprio. Abbiamo fatto una scelta coraggiosa, una grande scelta di rinnovamento. Credo che il candidato che abbiamo presentato, il senatore Nico D'Ascola, sia il vero segnale di novità, in termini di stima di coraggio, di professionalità, di amore per questo territorio. È anche una sfida vera di persone che non stanno negli schemi, non accettano che ci sia la sinistra o che ci sia il vecchio centrodestra, con i vecchi riti a cui noi non abbiamo voluto sottostare". "Ci aspettiamo un bel risultato - ha concluso Lupi - perché questo grande risultato che avremo potrà dare forza anche sul piano nazionale".

    "Girano bufale su riavvicinamenti Ncd-Fi. Voci false messe in giro da chi è terrorizzato per sondaggi Calabria. E non siamo noi". Lo ha scritto su twitter il coordinatore del Nuovo Centrodestra, Gaetano Quagliariello.

    "Cari figli, Mi dispiace avervi trascurato nell'ultimo mese, non sono potuto stare con voi come avreste voluto, Tu Perla mi chiamavi spesso per uscire con il cane ma non ero mai a casa per poterlo fare, Tu Peppe volevi che ti accompagnavo a controllarti il ginocchio perla tua brutta caduta avuta,ma neanche quel giorno c'ero". E' la lettera aperta scritta dal candidato al consiglio regionale per Ncd, Pasquale Romeo, ai propri figli. "Chiedo scusa - aggiunge - ci sono stato per tutti, ma non per voi. Avrei voluto starvi più vicino e Tu Perla mi hai chiamato l'altra sera e mi hai detto papà mi manchi, quando non era mai accaduto e mi hai fatto capire che stavo sottraendo del tempo prezioso a voi, che non vi restituirà mai più nessuno. Cari figli, penso di togliere del tempo a voi non a casaccio, lo faccio perché credo in un sogno: quello che la nostra vita possa cambiare, che possiate vivere in un mondo diverso che abbia rispetto di voi, che vi stima e via apprezza per quello che siete, per i vostri meriti e le vostre qualità e non certo perché siete figli di qualcuno, amo pensare che il mondo in cui possiate vivere possa trattarvi da persone e non da numeri, un mondo dove potrete scegliere di fare delle cose senza essere soggiogati da giochi di potere od equilibrismi di turno. Credo che il tempo che vi sto togliendo possa essere utile ad una vera e propria campagna non elettorale ma culturale, sacrificando me stesso, voi e lo stipendio futuro da consigliere regionale la cui metà lo dedicheremo a famiglie che hanno più bisogno della nostra, per cui bisogna combattere assieme, per il loro benessere economico e soprattutto psicologico. Cari figli, spero di essere presto da voi, vogliate perdonarmi".

    "Apprendo con amarezza la notizia degli operai di Longobucco che hanno minacciato di lanciarsi nel vuoto spinti dalla disperazione di essere rimasti senza un impiego dopo che la ditta per cui lavoravano li aveva licenziati". Lo afferma il candidato al consiglio regionale Carlo Guccione. "Ci troviamo - aggiunge - davanti all'ennesimo dramma causato dalla disoccupazione e dalla precarizzazione del mondo del lavoro calabrese. Oltre ad esprimergli la mia personale vicinanza e solidarietà, credo sia un preciso compito di chi si candida a fare l'amministratore dare ascolto ai territori e soprattutto a chi vive situazioni di estrema difficoltà come in questo caso. Su questa vicenda deve essere convocato immediatamente un tavolo istituzionale in Prefettura con l'impresa, la Regione e le parti sociali al fine di vagliare ogni utile iniziativa che consenta di risolvere positivamente e definitivamente questa incresciosa vertenza e ridare a questi lavoratori un lavoro stabile che gli consenta di vivere serenamente e con dignità la loro vita".

    Arturo Scotto, accompagnato dal coordinatore regionale di Sel Mario Melfi, chiude la campagna elettorale per le Regionali 2014 a Reggio Calabria al posto di Nichi Vendola, convocato da Renzi sull'emergenza ambiente. All'incontro con gli elettori e le elettrici hanno partecipato i candidati consiglieri della lista La Sinistra con speranza per la Circoscrizione Sud Giovanni Nucera, Lorenzo Fascì e Patrizia Labate. Ed è proprio su questa lista che battono sia Arturo Scotto che Mario Melfi. "Chiediamo scusa a Scotto - è scritto in una nota - se venendo in Calabria non ha visto il simbolo di Sel, ma noi abbiamo deciso di percorrere una strada di responsabilità e vogliamo andare oltre Sel per costruire una Sinistra unita e dialogante, aperta alla società civile e a tutte le forze buone della Sinistra. Per una battaglia che vinceremo e che continueremo dopo le elezioni. Abbiamo scelto una via diversa, una via più razionale e convincente per risolvere le ataviche dicotomie che attanagliano la Calabria. Un progetto di Sinistra per cambiare questa Calabria con 24 candidati alla pari in 3 circoscrizioni, che hanno facce pulite, trasparenti e con una politica che torna ad essere Servizio alla gente".

    Fra i temi caldi da affrontare con una certa urgenza nelle attività del Consiglio Regionale calabrese, per il candidato Luciano Francesco Marranghello, c'è quello della Famiglia. "La regione Calabria -dice- dovrebbe essere molto attenta a tutto ciò che riguarda la famiglia, ponendola al centro delle politiche regionali". In particolare, Marranghello fa riferimento ai soggetti deboli, quelli di cui si parla poco o addirittura non se ne parla. In primis gli anziani, che siano soli o in coppia, ma monoreddito. "Ritengo -afferma- che la regione Calabria debba attivarsi per garantire alcuni servizi, considerata la situazione deficitaria in cui si trova la sanità calabrese, visto che siamo soggetti ancora al piano di rientro e nessuno lo dice, e debba applicare un sistema che tuteli l'anziano (privo di disponibilità economiche) per la cura e la prevenzione delle malattie". Per far ciò Marranghello propone un modello in cui tutti gli anziani (nelle condizioni di cui sopra) dovrebbero avere una tessera sanitaria garantita dalla regione Calabria, la quale sottoscrive un'apposita convenzione con una o più assicurazioni private, che consenta così all'anziano di accedere a strutture private la cui prestazione verrà pagata dall'assicurazione. "Non tutti avranno questa opportunità -spiega- ma deve essere un sistema dedicato solo a coloro che versano in situazioni di difficoltà economica. Tale sistema consentirà la cura e la prevenzione delle malattie, migliorando la qualità della vita degli anziani". Si tratta di un sistema che molte grandi aziende corrispondono ai propri dipendenti attraverso dei benefit. "La regione -aggiunge- pagherà un premio annuo all'assicurazione che provvede al pagamento dei servizi. Tutto ciò snellirà il carico di lavoro delle strutture pubbliche e consentirà di fare una politica più attenta sugli accreditamenti, visto che spesso si usa il criterio di favorite qualcuno a danno dell'utenza". L'altra categoria a cui vanno applicate le stesse attenzioni è quella dei disabili.

    "Sviluppo e legalità sono i due elementi fondamentali sui quali dovrebbero basarsi i programmi, anche in Calabria". Lo ha detto Pippo Civati a Cosenza a margine di una iniziativa elettorale in vista delle elezioni regionali di domenica 23 novembre. "Sono - ha aggiunto - molto preoccupato, però, per l'astensione che viene alimentata da questo clima di tensione, dal disamore e dalla sfiducia nei confronti della politica. Speriamo che Renzi domani da Cosenza inizi a smorzare questo clima e a renderlo più disteso, perché il Paese e il Sud hanno bisogno di altro".

    "Alle regionali in Calabria siamo presenti con due candidati, Mario Caligiuri e Domenico Iaconantonio. L'obiettivo è quella di una Calabria diversa che finora è stata disamministrata dalla destra". Lo ha detto il segretario nazionale di Idv Ignazio Messina nel corso di una conferenza stampa a Lamezia Terme. "Noi, invece - ha aggiunto - vogliamo una Calabria che si rilanci nell'economia, nel Paese. Con un nuovo rilancio sulla legalità, sulla questione morale e su una economia sana perché la Calabria può vivere tranquillamente di una economia sana ad un patto: che l'economia illegale rimanga fuori dalla porta delle Istituzioni. Ecco, con la presidenza di Mario Oliverio e con i nostri consiglieri regionali che andremo ad eleggere, sicuramente questo accadrà. La malavita fuori dalle istituzioni e la Calabria onesta finalmente protagonista".
    "C'è un grande rilancio di Idv. Si stanno svolgendo le primarie in Italia per le prossime regionali. Ne cito una per tutte: in Veneto ci sono due candidati del Pd che partecipano alle primarie e c'è un candidato di Idv che ha raccolto le sue quattromila firme come gli altri e sta concorrendo". A dirlo è stato il segretario del partito Ignazio Messina. "Faremo la stessa cosa - ha aggiunto - in Campania, in Toscana, in Liguria a dimostrazione che Idv c'è e vuole rilanciare la sua azione. La nuova Idv sta scrollandosi il passato e guardando con molta attenzione al futuro. Tanti nuovi ingressi nel nostro partito, a partire dal parlamentare. Siamo infatti rientrati in Parlamento proprio perché un parlamentare è rientrato ed altri ne stanno seguendo, a dimostrazione che siamo l'unico partito che nella coalizione del centrosinistra è diverso ed è alternativo al Pd e quindi si può confrontare per costruire insieme una proposta di governo". "In Calabria - ha detto Messina - credo che Idv abbia lavorato bene. Oggi siamo ad un confronto elettorale che ci porta ad essere insieme ad altri soggetti politici con cui condividere un'esperienza con degli obiettivi in comune: far vincere il centrosinistra. Speriamo che il presidente Oliverio ce la faccia. Dopo di che vogliamo essere protagonisti di questo cambiamento, sia eleggendo i nostri consiglieri ma anche essendo protagonisti della vita di governo della Calabria. Se in Calabria si vuole puntare alla legalità, alla questione morale, al rilancio delle piccole e medie imprese che sono il perno della nostra economia, le grandi lasciamole perdere che si salvano sempre, Idv sta lì. Se qualcuno crede che sia un obiettivo utile per rilanciare la Calabria, Idv vuole essere protagonista".

    "Alla vigilia delle regionali in Calabria, Renzi e i renziani si accorgono che esiste anche il Sud in Italia". E' quanto dichiara il parlamentare, Giuseppe Galati, segretario della Commissione Bilancio della Camera e vice coordinatore regionale della Calabria di Forza Italia. "È la prima volta in nove mesi di governo - aggiunge - che il premier e i suoi dai palazzi di Roma vedono il Mezzogiorno e la Calabria come una grande opportunità. E' molto difficile tuttavia credere a queste parole. Non solo infatti finora non sono state programmate azioni per le regioni del Sud, nessun investimento per realizzare infrastrutture urgenti e progetti vitali per la crescita del territorio, a fronte di una situazione economica ed occupazionale che negli ultimi tre anni, a partire dal governo Monti, è precipitata rispetto alla media nazionale e al resto del paese, ma addirittura sono state sottratte risorse per lo sviluppo di queste aree per soddisfare le richieste di Bruxelles e per coprire altri interventi che evidentemente interessano di più all'esecutivo".

    "Con la Legge n.66 del 20 dicembre 2012, istitutiva dell'Azienda regionale per lo sviluppo dell'agricoltura calabrese (Arsac), sembrava potesse aver fine la lunga agonia dell'Agenzia regionale per lo sviluppo e i servizi in agricoltura (Arssa) e invece nulla è cambiato, se non in peggio". Lo afferma, in una nota, il senatore del Movimento 5 Stelle Francesco Molinari. "Lo stillicidio - aggiunge - di un'interminabile liquidazione, il problematico nuovo inquadramento del personale, un'iniziale dotazione finanziaria insufficiente (nelle more della liquidazione) a coprire le mere necessità di sopravvivenza del nuovo ente non danno l'idea dell'importanza che dovrebbe rivestire per l'economia regionale l'Arsac, alla quale sono affidati i compiti di sviluppo del settore dell'agricoltura, nazionale e regionale (di concerto con la normativa dell'Unione Europea), secondo la programmazione regionale del settore, da realizzare con le necessarie azioni di promozione, divulgazione, sperimentazione e trasferimento di processi innovativi nel sistema produttivo agricolo nel suo complesso. Non basta parlare al passato della vecchia Arssa e favoleggiare di forme organizzative innovative, basate su canoni di nuova efficienza, per promettere sicuri salti di qualità del settore agricolo. Spesso, quando si parla al passato si vuole ingannare la memoria della gente ed i cittadini calabresi sono stanchi di essere presi in giro". "Proprio questi ultimi durissimi anni di crisi - prosegue Molinari - dovevano porre le basi per la necessaria valorizzazione ed il sostegno ad un settore fondamentale per la ripresa della Calabria, e si poteva e si doveva ripartire dal patrimonio di esperienze che si sono sedimentate nel tempo nell'azione e nel personale della vecchia Arssa. Ma è più facile vantare cambiamenti che, effettivamente, poi non si vogliono; è più facile tenere sotto il tallone del ricatto centinaia di persone da trattare alla stregua di serbatoio clientelare. In quale ottica diversa si può inquadrare, con la benedizione elettorale di una Giunta regionale moribonda, un atto aziendale che prevede ben 13 nuovi dirigenti ed uffici in danno di altre forme organizzative collaudate e funzionali alle aziende agricole, come gli otto Centri di eccellenza che si vogliono chiudere? È sempre nell'ottica di voler ammodernare il settore agricolo che va probabilmente ascritta la nomina operata dal Direttore generale Antonucci, i cui legami con Trematerra sarebbero assai saldi, di un altro dei 'figli di' a Direttore tecnico, Luca Laudati. Sembra, secondo fonti ben informate, che l'Antonucci sia socio della 'I&C Ingegneria e Costruzioni Srl' con Michele Laudati, il padre del neodirettore tecnico: si sa che in Calabria politica e affari sono cose di famiglia. È la ricetta sempre valida (e la declinazione scopellitiana è solo quella più becera) dell'andare incontro alle aspettative e attese legittime dei calabresi". "Ecco come si bruciano le speranze - conclude - di un popolo nelle attese preelettorali in scambi di favori, e quante nuove facce camminano sulle gambe di quelle vecchie di partiti impresentabili: ricordatevene quando andrete il 23 prossimo al voto regionale. Ricordatevi dell'unica novità degli ultimi vent'anni in campo politico: non è difficile, ci sono cinque stelle sul suo simbolo".

    "Se sarò eletto, non sosterrò alcuna maggioranza di governo regionale diversa da quella uscita dalle urne". Lo ha detto Franz Caruso nel corso di una manifestazione tenuta a Buonvicino alla quale anno partecipato il Sindaco Ciriaco Biondi ed il Segretario Regionale del Psi Luigi Incarnato. "Sono candidato nel Pd - aggiunge - in virtù di un patto federativo che lega il mio partito al partito del Presidente del Consiglio Renzi. Nelle liste c'è un rifiorire di socialisti. Io sono stato, sono e sarò sempre un socialista autentico e non, come altri, una fotocopia sbiadita priva del timbro della copia conforme". Franz Caruso, ha toccato, nel corso del suo intervento, altri punti soffermandosi, poi, sulla sanità: "difendo la sanità pubblica, ma in un contesto completamente diverso. Si alla meritocrazia, no alle nomine politiche di medici e direttori generali".

    Domani 21 novembre alle ore 20:30 presso Piazza Fontana di San Nicolò di Ricadi, Michele Mirabello, candidato consigliere regionale lista Pd, chiuderà la sua intensa campagna elettorale. "Una campagna tra la gente - ha detto - con la gente, basata sull'ascolto e il confronto. Ho potuto toccare con mano moltissime problematiche che attanagliano la nostra regione, dalla sanità, al problema dei rifiuti, alla mancanza di lavoro, mi sono confrontato con studenti, imprenditori, disoccupati, professionisti, precari. Ho visitato e organizzato incontri in tutto il nostro collegio, partendo da San Nicola da Crissa, Tropea finendo a Cutro, Soverato, Cirò, Serra San Bruno sono stato in tantissimi comuni delle 3 province che compongono il nostro collegio. La Calabria vive una situazione drammatica, conoscere la realtà e non nasconderla è essenziale per ripartire. Con il nostro candidato a Governatore Mario Oliverio abbiamo intenzione di intraprendere una vera e proprio rivoluzione della normalità, regole, servizi, diritti e doveri. La Calabria deve recuperare tutto il tempo perso in questi anni, recuperare il gap che la divide dalla altre regioni. Insieme, con l'aiuto di tutti, sono convinto che ce la possiamo fare".

    "Anche in questa campagna elettorale stiamo registrando le solite manovre di millantatori di consensi, questuanti che offrono voti: personaggi oscuri che si offrono come intermediari per chi aspira a soddisfare le sole ambizioni personali. A dir la verità è una pratica antica e tanto più perniciosa rispetto alla drammaticità della crisi della Calabria". Lo afferma in una nota il candidato al consiglio regionale del Pd, Giovanni Puccio. "Sono certo - aggiunge - che tutti gli elettori calabresi hanno ben compreso la portata storica delle imminenti elezioni regionali ed ogni tentennamento o contraddizione dei partiti e dei candidati sul versante del rinnovamento della politica rischia di alimentare la protesta e la rassegnazione. Chi continua a considerare secondario il ricambio della classe dirigente cade in una grave contraddizione e per tale ragione i partiti avrebbero dovuto avere più coraggio. Intendo rivolgere un appello agli elettori affinché non cedano a ricatti o cadano nella trappola delle false promesse esprimendo, invece, un voto libero, non condizionato e, soprattutto, consapevole. Deve essere chiaro a tutti che il rinnovamento e il riscatto della Calabria passano attraverso queste elezioni regionali. Non possiamo rimanere indietro, ancorati a vecchi schemi e interessi consolidati. Dobbiamo agganciare e sposare il percorso di cambiamento anche culturale che arriva dal Paese. Ne abbiamo le capacità, le risorse e la possibilità. Un voto libero è il primo elemento concreto per mandare un segnale inequivocabile alla Calabria e all'Italia. Un voto consapevole in direzione del rinnovamento, della competenza e della coerenza perché la Calabria si inserisca a pieno titolo, e per lo spazio che merita, nel percorso di cambiamento complessivo del Paese".

    "La creazione di un grande piano per il lavoro attraverso l'attuazione della bonifica sull'ex sito industriale di Crotone". È la proposta avanzata da Giancarlo Devona, candidato al consiglio regionale della Calabria per la lista "Oliverio Presidente" nella circoscrizione "Centro". "Ho voluto affrontare - commenta Devona - solo alla fine della campagna elettorale la questione della bonifica e del risanamento ambientale dell'ex area industriale di Crotone per via della delicatezza e dell'importanza che essa riveste per il nostro territorio. È un tema che va affrontato lontano da ogni logica demagogica e strumentale. La bonifica non deve essere confusa come una leva elettorale. Sono convinto che il nuovo governo regionale e il consiglio dovranno imprimere un'accelerata al risanamento ambientale crotonese, partendo dalla situazione attuale. Dopo anni di impegno, di sensibilizzazione, di confronto e anche di scontro, oggi possiamo dire che alcuni significativi passi in avanti sono stati fatti. Si stanno realizzando, infatti, le fasi di decommissioning sul sito industriale. Si tratta di interventi che consistono esclusivamente nell'attività di demolizione delle strutture e degli impianti presenti nell'area. Le demolizioni saranno effettuate fino al raggiungimento del piano campagna. Queste permetteranno di liberare il sito dalle strutture esistenti per procedere, solo in un secondo tempo, con gli opportuni interventi di bonifica. Ritengo sia necessaria questa precisazione, in quanto, per anni si è cercato, da parte di molti, di fare passare la bonifica come un'attività connessa al semplice abbattimento degli impianti. Oggi siamo al cosiddetto terzo step della decommissioning. Solo alla fine di questa fase si potrà passare alla bonifica vera e propria dell'area: si andrà cioè interferire con le matrici del suolo e del sottosuolo".

    L'assessore regionale all'Agricoltura Michele Trematerra, candidato alle elezioni regionali, - è scritto in una nota dell'ufficio stampa della giunta regionale - si è detto molto soddisfatto per "l'ultimo grande risultato raggiunto dal Dipartimento: con la nota n.8562 del 18 novembre scorso, infatti, il Ministero delle Politiche Agricole Alimentari e Forestali ha trasmesso alla Gazzetta Ufficiale la richiesta di pubblicazione della proposta di disciplinare per l'ottenimento del riconoscimento Igp Olio di Calabria". "Si tratta di un risultato storico - ha affermato l'assessore Trematerra - frutto dell'impegno di questo Dipartimento, dei produttori del Comitato di promozione, delle associazioni di categoria e delle province. La pubblicazione avviene dopo un iter lungo e complicato, nel quale tutte le parti in causa hanno svolto un ruolo fondamentale in nome della valorizzazione del grande patrimonio olivicolo calabrese. Il confronto avviato dal Dipartimento e dal Comitato di promozione ha consentito di superare le problematiche relative alle varietà, contribuendo in maniera fondamentale al superamento della questione della cultivar prevalente. Naturalmente è stato importantissimo il supporto del Mipaaf, in particolare del Dirigente Generale Gatto e della funzionaria Madotto, ai quali rivolgo un sentito ringraziamento. Così come mi preme ringraziare il Presidente del Comitato di promozione Massimino Magliocchi, per l'impegno profuso in questa direzione, per un percorso avviato oltre 10 anni fa". "Nel disciplinare - ha detto ancora Trematerra - tutti i territori olivicoli regionali sono stati attenzionati, attraverso l'apertura a tutte le varietà rappresentative delle varie zone produttive calabresi. Superando così la questione critica legata ad una sola cultivar prevalente. Saranno difatti considerate prevalenti, dovranno cioè essere presenti negli oliveti da sole o congiuntamente, in misura non inferiore all'80% le seguenti cultivar: Carolea, Dolce di Rossano, Sinopolese, Grossa di Gerace, Tondina, Ottobratica, Grossa di Cassano, Tonda di Strongoli. Le altre cultivar di origine regionale, invece, che potranno essere presenti negli oliveti da sole o congiuntamente in misura massima del 20% sono: Nostrana Spezzanese, Santomauro, Dolce di Cerchiara, Tombarello, Ciciarello, Zinzifarica, Galatrese, Tonda di Filogaso, Tonda di Filadelfia, Borgese, Pennulara, Mafra, Dolce di Cerchiarao, Vraja, Agristigna, Corniola. Sarà ammessa infine la presenza negli oliveti, in virtù della loro funzione di impollinatori, di altre cultivar, in misura non superiore al 3%". "Finalmente - ha concluso Trematerra - riusciremo a dare un nome ed un cognome ad un prodotto del quale siamo i secondi produttori a livello nazionale. Si tratta di un intervento di buona amministrazione che però ritengo sia solo un punto di partenza per il processo di valorizzazione dell'olio extravergine di oliva calabrese di qualità. Il passaggio successivo alla pubblicazione sarà l'invio del disciplinare a Bruxelles, ed in attesa della valutazione finale della Commissione Europea, si potrà chiedere la protezione transitoria. Ora la palla passa ai produttori che dovranno saper sfruttare al meglio le opportunità offerte loro dal marchio di qualità".

    "Renzi dovrebbe semplicemente vergognarsi di continuare a fare il gradasso. Almeno in Calabria, abbia la decenza di non fare ironie e affermazioni contro 'gufi iettatori'". Lo afferma il capogruppo alla Camera di Fratelli d'Italia, Fabio Rampelli, in merito alla visita del presidente del Consiglio Matteo Renzi domani in Calabria. "In quella terra - aggiunge - segnata dalla disoccupazione e dalla criminalità organizzata, abbandonata da tutti, il premier si presenta senza uno straccio di risultato politico, di politica economica e industriale. Sono ormai nove mesi che sta alla guida del governo, e i dati socio-economici calabresi sono peggiorati rispetto al resto dell'Italia raggiungendo il punto più basso: minore reddito pro capite, maggiore perdita Pil, maggior numero di imprese che chiudono, maggiore disoccupazione, in particolare giovanile e femminile, tasso di abbandono scolastico tra i più alti in Italia. La vera alternativa, è un piano speciale per le zone depresse, con fiscalità zero, rilancio dell'occupazione nel terziario, in particolare nel turismo, potenziamento del porto di Gioia Tauro, naturale hub del Mediterraneo". "Ci auguriamo - conclude Rampelli - che il popolo calabrese sappia imprimere una svolta, dando una connotazione politica al voto di domenica".

    Il segretario della Commissione parlamentare antimafia e capogruppo Psi alla Camera Marco Di Lello ha incontrato stamani il prefetto di Catanzaro Raffaele Cannizzaro per chiedere di tenere alta l'attenzione sul voto di domenica prossima per le regionali in Calabria. Un incontro definito da Di Lello "utile e cordiale e nel corso del quale il Prefetto ha mostrato la massima attenzione". "In Commissione antimafia - ha spiegato Di Lello al termine dell'incontro - non ci sembra che le prescrizioni del Codice etico siano state accolte nella formazione delle liste, sia del centrodestra che del centrosinistra. La mia presenza qui è per tenere alta l'attenzione prima durante e dopo il voto. La nostra campagna punta alla legalità e contro l'enorme zona grigia che come una cappa toglie il respiro alla Calabria per bene, che resta tanta parte. Mi auguro che i cittadini ci aiutino a scegliere candidati che danno garanzie in questo senso. A noi spetta vigilare e tenere i fari accesi sui rapporti tra politica e 'ndrangheta". Di Lello ha aggiunto che non ci sono segnalazioni specifiche di infiltrazioni nel voto. "La formazione delle liste lasciava intravedere dei rischi e ho la sensazione che si stiano concretizzando. Le elezioni comunali di Catanzaro - ha detto riferendosi alle consultazioni del 2012 ripetute l'anno successivo in 8 sezioni per irregolarità - non sono un precedente incoraggiante. Senza voler criminalizzare nessuno, occorre fare attenzione". "Meno di un anno fa - ha concluso Di Lello - con la Commissione antimafia siamo stati a Reggio Calabria ed ancora risuonano le parole di grande allarme del procuratore Federico Cafiero De Raho. Il dovere dell'Antimafia è anche aiutare a prevenire e la mia visita qui oggi ha anche questo senso".

    "Oliverio rappresenta il Governo nazionale e dunque un clamoroso fallimento: ha dalla sua molte liste in più, ma si tratta di autentiche marmellate, miscugli di candidati raccattati un pò dappertutto e poi amalgamati in contenitori vuoti. Votare Nuovo Centro Destra, di contro, non rappresenterebbe affatto un'alternativa, anzi: andrebbe a rafforzare la sinistra divenendo in tutto e per tutto un voto inutile". Lo ha detto il presidente del Comitato di Forza Italia per le elezioni regionali, sen. Altero Matteoli, nel corso di un'iniziativa a Stelettì con la candidata presidente della Regione Calabria, Wanda Ferro, e la candidata al Consiglio regionale, Gabriella Albano.
    "Molti miei colleghi si sono dimenticati dei territori. C'è chi preferisce fare politica in tv, nei salotti televisivi, nei talk-show, senza mai scendere in piazza, senza mai dire alla gente cosa intende davvero fare". Lo ha detto il presidente del Comitato di Forza Italia per le elezioni regionali, sen. Altero Matteoli, nel corso di un'iniziativa a Stalettì con la candidata presidente del centrodestra alla Regione Calabria, Wanda Ferro, e la candidata al Consiglio regionale, Gabriella Albano. "La politica - ha aggiunto - deve uscire allo scoperto, abbandonare le aule chiuse e tornare tra la gente, è questa la sfida del futuro e Wanda Ferro e Gabriella Albano lo hanno capito". Nel corso dell'incontro è intervenuta Gabriella Albano la quale ha sostenuto che "quella che stiamo vivendo è una campagna elettorale particolare una campagna certamente breve nei tempi ma sicuramente non avara di emozioni. In linea con quanto fatto dal nostro candidato presidente, anche io ho deciso di vivere questo periodo girando la nostra regione in lungo e in largo, e sono contenta di aver potuto ascoltare la voce dei cittadini e di aver potuto intercettare le speranze da loro nutrite per il futuro. Per costruire la Calabria di domani - ha concluso la Albano rifacendosi allo slogan scelto per la campagna elettorale - occorre reindirizzare la politica al territorio, rimettere al centro della progettualità il "bene comune" senza farsi ammaliare dalle sirene del "bene personale", una sfida che ho subito raccolto con entusiasmo e che spero i cittadini sapranno premiare"
    "Essendo responsabile delle alleanze elettorali con gli altri partiti della coalizione ho vissuto sulla mia pelle la situazione calabrese". Lo ha detto il presidente del Comitato di Forza Italia per le elezioni regionali, Altero Matteoli, nel corso di un'iniziativa con la candidata presidente Wanda Ferro e la candidata al consiglio regionale, Gabriella Albano. "Con Quagliariello - ha aggiunto in una nota diffusa da Albano - si era trovato l'accordo per chiudere con i Gentile, avevamo pure chiamato Berlusconi. L'indomani però i nostri interlocutori sono andati a parlare con il Pd in cerca di migliori fortune e tutto è saltato. La candidatura della Ferro è stata mondata da tutto questo ed è indubbio che dal punto di vista politico il nostro candidato presidente ne sia uscito rafforzato". "Wanda Ferro e Gabriella Albano - ha concluso Matteoli - sapranno rappresentare bene i cittadini di questa terra e con loro la Calabria riuscirà a costruire il domani che merita".

    "Chi è causa del suo mal...". Fabrizio Cicchitto polemizza con Fi per la situazione delle alleanze per le regionali e ribatte al Carroccio: Ncd non si alleerà mai con "questa Lega" lepenista marcata Salvini. "Noi del NCD, ad un certo punto, siamo stati costretti a non aderire a Forza Italia per l'estremismo che ne caratterizzava la linea politica e per il modo con cui essa veniva gestita. Non si è trattato di un tradimento, ma di un diverso parere politico con il quale ci si sarebbe dovuti confrontare in modo politico e non con grottesche scomuniche. In occasione delle elezioni regionali in Calabria e in Emilia è stata la direzione di Forza Italia che ha decretato che l'NCD non doveva essere ammessa nelle alleanze di centro-destra. Poi chi è causa del suo mal pianga sé stesso: con quella scelta dissennata Wanda Ferro è stata condannata ad una sicura sconfitta, per cui adesso è del tutto grottesco che lei dica di 'averci rifiutato' per non essere condizionata: stia pur tranquilla, è in una condizione di assoluta solitudine per cui nessuno la condizionerà". "Quanto al quadro generale adesso Forza Italia si sta accorgendo di scendere vertiginosamente nei sondaggi mentre invece sta crescendo la posizione di estrema destra di Salvini e della Lega, che non è più Lega Nord, ma una Lega estremista razzista, lepenista a cui all'inizio Forza Italia ha dato credito e benzina. A nostra volta con questa Lega noi non ci alleeremo mai". Ncd, aggiunge, andrà quindi avanti per la propria strada, "dando vita ad una formazione di centro, innovativa, riformista, di governo, che non ha nessuna intenzione di tornare all'ovile. Da questo punto di vista l'esperienza delle prossime elezioni in Calabria, alle quali andiamo da soli anche perché c'era l'intenzione di distruggerci, è l'occasione di una grande battaglia politica, e di un ritorno alle ragioni tuttora valide per cui abbiamo dato vita al NCD. Se seguissimo, con tutto il rispetto, una Forza Italia nei suoi capricciosi zig zag, nelle alternanze di scomuniche e di lusinghe, ci faremmo solo del male. Il nostro obiettivo rimane quello di dare una risposta politica a quei dieci milioni di elettori che fra le elezioni comunali del 2013 e quelle europee del 2014 hanno abbandonato il PDL e poi Forza Italia".

    "Il voto in Calabria ha una valenza molto rilevante che va ben al di là della elezione per il presidente e per il nuovo consiglio regionale". Lo ha detto il capogruppo del Pd alla Camera Roberto Speranza intervenendo ad una manifestazione elettorale a Isola Capo Rizzuto. "Il voto in questa regione e la vittoria di Mario Oliverio - ha aggiunto - possono rappresentare l'apertura di una pagina nuova non solo per la Calabria ma per tutto il sud. La Calabria viene da un'esperienza disastrosa come quella della gestione Scopelliti, ma ora è venuto il momento, come è già successo a Reggio Calabria, di invertire la marcia e dare a questa importante regione d'Italia una prospettiva di sviluppo e lavoro".

    "Il primo e prioritario punto nell'agenda del prossimo governo regionale dovrà riguardare la crescita e lo sviluppo della Calabria". Lo afferma il candidato al consiglio regionale Giuseppe Graziano. "Finora, le poche idee poste sul tavolo, mirano - aggiunge - ad applicare programmi insufficienti alla risoluzione del problema ma che, soprattutto, così come emerge dalle cronache nazionali degli ultimi giorni, porta all'inevitabile scontro sociale. All'Italia e men che meno alla Calabria, non servono leggi per il lavoro come il JobAct, mutuate, e anche malamente, da sistemi economici e universali lontani anni luce dal sistema italiano. Serve, al contrario, una politica economica ampia che agevoli famiglie ed imprese e che, soprattutto, dia uno slancio al mercato dell'occupazione. L'unica via d'uscita da questa situazione è l'applicazione di una Flat-Tax: un sistema fiscale ad aliquota minore e costante per tutti. Così ripartono i consumi e, quindi, il lavoro. Una soluzione, insomma, che potrebbe portare a quell'auspicata pax sociale tra istituzioni, mondo dell'imprenditoria e sindacati. Graziano, candidato alle consultazioni per il rinnovo del Consiglio regionale di Domenica 23 Novembre 2014, torna a rilanciare la proposta della Flat-Tax, allargandola all'attenzione e al sostegno dei sindacati. Sono dell'idea che aumentare le aliquote significa solo tartassare gli onesti. A godere sono solo gli evasori che ormai sanno che qualcun altro pagherà di più e anche per loro".

    "Il peso della scelta è fondamentale. La nostra responsabilità prenderà forma quando andremo a votare, dunque l'esito finale dipenderà dalla nostra volontà". Andrea Cuzzocrea, capolista del Centro Democratico, ha condiviso in pieno le parole introduttive del sindaco Donatella Deposito all'incontro con i cittadini a Parenti. "La politica di professione va messa da parte -ha incalzato Cuzzocrea- visti i disagi sociali che viviamo, c'è bisogno di persone abituate a sostenere sacrifici, che abbiano competenze e siano disposte a metterci la faccia realizzando progetti concreti. La politica si deve fare nell'interesse dei territori". Il capolista del Centro Democratico ha affrontato temi reali qualila gestione dei rifiuti, la depurazione, il turismo, l'agricoltura, e soprattutto ha parlato della viabilità nell'area del Savuto. "Dobbiamo evitare situazioni di isolamento con interventi importanti e seri che siano risolutivi del problema e non azioni tampone. Per dare una risposta a quest'area -sostiene Cuzzocrea- si dovrebbe attingere ai fondi europei sul dissesto idrogeologico, far eseguire uno studio approfondito e predisporre un piano di consolidamento adeguato".

    Ieri sera ad Altomonte Mimmo Pappaterra ha sancito un patto di ferro con i territori della Valle dell'Esaro per il rilancio dell'intera area in un'ottica di valorizzazione dei beni culturali, storici ed archeologici e di sostegno alla fiorente agricoltura locale. "Questi territori, ricchi di storia, di tradizione religiosa, e di bellezze naturali e paesaggistiche di inestimabile valore - ha affermato Pappaterra - devono trovare centralità nella programmazione turistica regionale, che in questi ultimi 4 anni di governo di centrodestra è stata del tutto inesistente. Nella nuova Regione che andremo a costruire con Mario Oliverio, ci dovrà essere posto, invece, per un' azione amministrativa volta ad affiancare l'impegno dei Comuni di questa zona per aprire una stagione di interventi di restauro, di recupero e valorizzazione delle loro eccellenze. In questo modo costruiremo una piattaforma culturale ed economica su cui si potrà fondare una parte rilevante della politica di sviluppo locale che porterà l'Esaro ad avere un ruolo preminente nel più generale sistema culturale calabrese. L'obiettivo è rafforzare la conoscenza da parte delle comunità locali, conquistando al contempo l'attenzione di un pubblico extra-regionale. Con queste premesse è del tutto evidente che il futuro sarà quello di rendere la Valle dell'Esaro parte significativa del distretto culturale della Macroregione del Sud, su cui sono impegnato in prima persona insieme al Presidente della Regione Basilicata, Marcello Pittella. La valle dell'Esaro, inoltre rappresenta uno dei più importanti centri agricoli della Calabria, che deve trovare accoglienza nelle future politiche regionali ed europee".

    La questione ambientale è uno dei temi forti di questa campagna elettorale per il candidato del Centro Democratico Luciano Francesco Marranghello. "Sono decenni - ha detto - che viviamo in uno stato emergenziale con conseguenze sull'igiene e sulla salute della gente. La politica deve essere chiara e trasparente, usando il linguaggio della verità, assumendosi la responsabilità di fare delle scelte. Quello dei rifiuti è un tema che va affrontato con coraggio e senza ipocrisia. La verità è che questo problema può essere risolto solo attraverso l'utilizzo di un'impiantistica di ultima generazione, che renda moderna la Calabria. Negare che si possa prescindere dalla costruzione di un termovalorizzatore, significa non dire la verità ai cittadini calabresi, costringendoli a convivere con il problema dei rifiuti. Tali distretti sono complementari con il termovalorizzatore perché in essi si completa il ciclo dei rifiuti. Si pensi, quindi, ad un sistema per il quale il rifiuto viene raccolto differenziato, poi viene gestito nel distretto dove il materiale riciclabile viene reimmesso nel mercato da imprese create ad hoc, mentre quello che non si può riutilizzare va a finire nel termovalorizzatore (che in queste condizioni resta solo una piccola parte di tutti i rifiuti raccolti) che lo converte in energia. Questo si traduce in ricchezza e nuovi posti di lavoro".

    "La campagna elettorale per le Regionali 2014 sta per chiudersi, in un misto di delusione e di rammarico". E' quanto scrive il Movimento #lacalabriacherema. "Delusione - prosegue la nota - per un confronto politico mediamente troppo scadente, inadeguato, povero di contenuti seri. Rammarico per l'ennesima occasione perduta da una Calabria che versa in una condizione disastrosa, drammatica e per certi aspetti sconcertante. Sono fermamente convinto che se a un giovane, a un lavoratore o ad un disoccupato calabrese si chiedesse di riassumere, in due o tre punti, le idee portate avanti nei lunghi mesi di campagna elettorale, questi rimarrebbe muto, non saprebbe cosa rispondere. Abbiamo assistito, infatti, all'ennesimo valzer di nomi più o meno noti, di eterni candidati, di personaggi che si ripropongono di decennio in decennio senza neanche riuscire ad abbozzare un minimo di autocritica. Non vogliamo essere disfattisti, per carità. Noi remiamo dalla mattina alla sera per questa terra che amiamo. Cerchiamo, invece, di non ragionare spinti da interessi di bottega o da superati pregiudizi ideologici, ma piuttosto guardando alle cose e ai fatti, per come si presentano nella loro devastante semplicità. La Calabria è inginocchiata. L'economia langue in un pantano sempre di più soffocante. I giovani in cerca di lavoro devono scappare via. Quanti risiedono fuori Calabria e vorrebbero ritornare non sanno a quale progetto aggrapparsi. Non c'è un settore, dico uno, del sistema pubblico che meriti un giudizio di eccellenza. La classe politica continua a litigare, a vivere di personalismi, a sognare poltrone, a riempire di chiacchiere l'opinione pubblica".

    "Conosco benissimo l'Area Grecanica e la Locride, così come il resto della nostra provincia". Lo afferma in una nota il candidato al consiglio regionale del Movimento 5 Stelle, Salvatore Salvaguardia. "Le ho girate in lungo e in largo - aggiunge - per via della mia attività professionale, del mio impegno civico, del mio amore per il territorio. Eppure ogni volta che le visito, come avvenuto nella giornata di ieri, quando dopo esser partito da Reggio ho toccato Bova marina, San Lorenzo e Locri per incontrare singoli cittadini o associazioni ed altri gruppi organizzati per ascoltare le loro istanze e per condividere con loro analisi e proposte, l'Area Grecanica e la Locride suscitano in me sentimenti contrastanti ai quali ogni angolo della nostra amata terra ci spinge: l'incredulità e rabbia per le numerose e variegate criticità, l'orgoglio e la speranza davanti alle tante e molteplici risorse umane e territoriali. Bisogna reagire. Reagire spronando la cittadinanza a partecipare civicamente. Non in modo generico, ma intorno a progetti. Progetti che personalmente, forte della mia esperienza professionale nel sostegno alle piccole imprese giovanili, delle battaglie vissute in prima linea come quella contro il carbone a Saline e di una passione per il territorio che mi spinge a girarlo soprattutto nell'entroterra, sento il dovere di avanzare, specialmente a chi è rimasto deluso dalle amministrazioni locali e da quella regionale e dalla politica in generale. Tra queste, oltre a quelle legate alle criticità precedentemente evocate, ricorrendo finalmente ad una seria ed efficace programmazione comunitaria, il salvaguardare e il valorizzare l'ambiente e l'identità territoriale. Come fare? Iniziando veramente a pensarli come risorse. Perché scenari come paesaggistici e naturalistici di aree come quella della grecanica vallata dell'Amendolea o storici ed archeologici come quello locrideo della magnogreca Kaulon purtroppo in balia delle onde non possono essere considerati altrimenti".

    "Vorrei una politica che parla con il cuore ma che agisce con la testa".Lo afferma il candidato del Nuovo Centrodestra al consiglio regionale, Pasquale Romeo. "Durante la mia campagna elettorale - aggiunge - ho colto una grande tendenza a "lamentarsi", come è giusto che sia, per tutto ciò che imperversa quotidianamente: rifiuti, strade, tasse, servizi sociali, lavoro, e soprattutto futuro, ovvero quale futuro si prospetta per le nuove generazioni e per le vecchie precarie, licenziate o ancora senza lavoro? Le idee camminano sulle gambe degli uomini e senza uomini le idee rimangono ferme. Lamentarsi toglie energie, non mette l'energia al posto giusto e impedisce di fare concretamente. Nella provincia di Reggio esiste un detto antico: cu ta faci fari ovvero chi te la fa fare. Entrare dentro al cu ta faci fari sventrarlo, trovare un modo per aggredirlo vuol dire sacrificare se stessi senza guadagnarci niente concretamente, se non uno sguardo alle persone che amiamo, significa recuperare il rapporto con l'altro e cominciare a donare una parte di noi stessi senza nulla a pretendere ed a volte nonostante quello che si pensa, rimettendoci. La politica deve rimettere l'altro al centro dell'attenzione, in un vero spirito umanitario che è l'unico che può dare un senso alla vita, ristabilendo la profondità della gratificazione. Solo un donarsi può essere gratificante in se e da psichiatra lo dico, può impedire il ricorso a slot machine, gioco d'azzardo, impulsi patologici e dipendenze sessuali".

    "L'inevitabile tonfo di Forza Italia in Calabria dispiace a quanti, come noi, rispettano gli elettori che per 20 anni hanno dato fiducia in quel partito nel quale, anni fa, militammo". Lo afferma il senatore e coordinatore regionale del Nuovo Centrodestra, Antonio Gentile. "Onestamente e non ironizzo - aggiunge - mi spiace anche che la signora Ferro non entrerà in Consiglio: poteva essere un buon elemento di minoranza. E' ovvio che ciò che accadrà domenica era prevedibile perché un partito in mano a dilettanti non può che produrre guai. Alternativa Popolare ha costruito una sintesi che va al di là del 23 novembre e che punta a far partire dalla Calabria il progetto di un grande partito popolare. Agli elettori di Forza Italia chiediamo un voto per fare in modo che i moderati abbiano voce in Calabria e anche perché questo è per loro un congresso regionale: più voti daranno a noi e meno a Forza Italia e più sarà possibile che Berlusconi il 24 novembre mandi a casa il cerchio tragico". "E' sorprendente ma sincera - conclude Gentile - la battuta di Scopelliti: pur ammettendo pubblicamente di sostenere la Ferro l'ha bocciata elettoralmente. Ringrazio il candidato presidente D'Ascola che ha accettato questa sfida e tutti i candidati di Ncd e Udc. La visita di Alfano è la pietra miliare per costruire un polo di serietà e governabilità".

    © RIPRODUZIONE RISERVATA

    Cerca con nell'intero giornale:

    -- > Guarda l'indice delle notizie su: "Politica"

     

     

Elezioni 28/29 marzo

Elezioni

Regionali - Comunali - Ballottaggi- Affluenza

 


    Facebook
 Ultime Notizie
 

Multimedia


 

Web TV -  Video

 

 
Home . Cronaca . Politica . Area Urbana . Speciali . Video . Innovazione . Universtitą . Spettacoli . Sport . Calcio . Meteo .

Copyright © 2017 Nuova Cosenza. Quotidiano di informazione. Registrazione Tribunale Cosenza n.713 del 28/01/2004 - Direttore Responsabile: Pippo Gatto
Dati e immagini presenti sul giornale sono tutelati dalla legge sul copyright. Il loro uso e' consentito solo previa autorizzazione scritta dell'editore