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    Ponte sullo Stretto ancora polemiche. Ministro Lupi "Nessuna risorsa"

     

     

    Ponte sullo Stretto, Ministro Lupi "Nessuna risorsa ma progetto strategico". Prosegie la polemica

    11 nov 14 "Se la preoccupazione è che il Governo abbia messo risorse per la realizzazione del Ponte'' il ministro dei Trasporti, Maurizio Lupi, in una informativa alla Camera assicura che ''il Governo non lo ha fatto anche perché non poteva, né lo ha inserito tra le priorità delle grandi opere". Lupi ha sottolineato che dal 2013 il Parlamento ha fatto decadere le concessioni, che il Governo ha messo in liquidazione la società Ponte sullo stretto e che c'è in atto un contenzioso. Lupi si è poi detto personalmente a favore della realizzazione del Ponte. Anche se per il Governo non è una priorità e non ci sono risorse stanziate, per il ministro delle infrastrutture Maurizio Lupi il Ponte rimane un progetto strategico, almeno nel futuro una volta completata la rete infrastrutturale. Lo ha spiegato Lupi in audizione sul Ponte alla Camera. "Io sono sempre favorevole alla realizzazione del Ponte e credo sia un tema che qualunque Governo dovrebbe porsi, ma ora le priorità sono altre e in maggioranza ci sono posizioni diverse". Per Lupi però "una volta che stiamo realizzando il collegamento per la Sicilia, collegando Nord e Sud con l'alta velocità e accelerando il collegamento tra le due coste tirrenica e adriatica; una volta che ci sarà il piano per la portualità e la logistica che individuerà i porti strategici del Paese che sono sotto gli occhi di tutti, pensiamo al porto di Gioia Tauro; la domanda che dovremmo porci, ma non è attuale, è: l'Italia può permettersi di non definire il collegamento strategico dei tre chilometri che esistono tra Reggio Calabria e la Sicilia?".

    Sel: Perchè Governo non archivia? "Abbiamo ascoltato l'informativa del ministro delle Infrastrutture Maurizio Lupi, un intervento che si può sintetizzare così: 'Il ponte sullo Stretto non è una priorità ma il dossier non è chiuso'". Lo afferma Celeste Costantino, deputata di Sinistra Ecologia Libertà. "Dopo numerose interrogazioni e question time - prosegue - finalmente il Governo ha rivelato le sue reali intenzioni: il ponte non è un progetto archiviato e bisogna riflettere sul futuro di questa grande opera. Eppure abbiamo già deciso nel 2012, quando il progetto è stato bloccato dal Governo Monti". "Dopo aver denunciato il rifinanziamento del ponte nella tabella 1 del DEF - aggiunge ancora Costantino - il Governo in queste settimane ha risposto con parole confuse: il premier Renzi ha scelto il silenzio, il ministro Lupi ha parlato di 'errore della lettura delle tabelle' anche davanti ad una nostra chiara dimostrazione di errori e incongruenze tra tabelle presentate in diversi documenti; il viceministro Nencini ha svelato la presenza di 'investitori stranieri' pronti a realizzare il Ponte sullo Stretto; il sottosegretario Del Basso De Caro invece ha affermato che la legge di stabilità 2015 'non prevede destinazioni o pagamenti, a qualunque titolo, riconosciuti genericamente al Ponte sullo Stretto'. A questo punto - conclude Costantino - il Governo rimuova o corregga la tabella errata dell'allegato al DEF. E scelga finalmente la strada della trasparenza, comunicando ai cittadini l'ammontare delle penali e del danno erariale già subito dallo Stato in questi ultimi decenni"

    Gibilino: Opera strategica. "Il ministro Lupi ha confermato stamane nel corso dell'informativa alla Camera, la decisione dell'esecutivo Renzi di non dare seguito alla realizzazione del Ponte sullo Stretto, opera che unitamente ad un potenziamento stradale e ferroviario in Sicilia, Calabria e Campania, consentirebbe al nostro Mezzogiorno di essere maggiormente competitivo sul fronte italiano ed europeo. Un grave errore quello di Palazzo Chigi, una totale mancanza di strategia e lungimiranza, retaggio di una politica di sinistra incapace di pianificare coerentemente il futuro. La mancanza di risorse? Una scusa, il ponte deve essere costruito con risorse private, anche straniere. L'unica chiave possibile è la finanza di progetto". Lo afferma il senatore Vincenzo Gibiino, capogruppo di Forza Italia in commissione Lavori Pubblici e Trasporti e coordinatore azzurro in Sicilia. "Lupi, che si dice invece personalmente favorevole alla costruzione del Ponte, sensibilizzi il premier e la maggioranza di governo - prosegue Gibiino -, per non perdere un'importante occasione di crescita, per ridurre il ritardo, per consentire ai siciliani di non essere più cittadini di serie B".

    M5S: è solo un miraggio. "L'informativa di Lupi ci tranquillizza perché quando la politica parla in termini di 'vedremo', 'faremo', vuol dire che all'orizzonte non c'è nulla. Lo stesso nulla che, del resto, ha sempre caratterizzato la pluridecennale vicenda del Ponte sullo Stretto di Messina. Piuttosto che perdere tempo correndo dietro a miraggi, il Governo dovrebbe agire da subito per risolvere i problemi infrastrutturali e di collegamento tra le due sponde dello Stretto". Lo affermano i deputati del Movimento 5Stelle commentando l'informativa urgente del Ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti. "Le priorità di Calabria e Sicilia sono, appunto, altre, e restano tutt'ora disattese. Parliamo del completamento della A3, del doppio binario ferroviario su tutta la rete siciliana, di collegamenti ferroviari che arrivino fino agli aeroporti di Catania e Reggio Calabria". "Non ultimo - afferma Francesco D'Uva - sottolineo come sia imprescindibile un collegamento marittimo veloce sullo Stretto. Su questo tema Lupi ha risposto più volte, affermando che si tratta di un servizio importante per il quale sarebbe necessario e urgente lo sblocco di un finanziamento. Purtroppo, anche su questo punto, restiamo fermi alle solite promesse della solita politica"

    Non basta dire no, serve alternativa. "Il ponte non appassiona di per sé. Ma come strumento che è stato pensato per consentire alla gente del Sud di sentirsi parte di un progetto europeo di sviluppo infrastrutturale. Non ci sta bene che il Governo dica solo no al Ponte senza spiegarci qual è l'alternativa alla sua realizzazione". Così il deputato Vincenzo Garofalo, capogruppo Ncd in commissione Trasporti, nel corso dell'informativa del Ministro Lupi in merito alla realizzazione del Ponte sullo Stretto di Messina. "Le grandi opere sono generatrici di sviluppo e occupazione. Esiste un gap evidente tra il Nord e il Sud dell'Italia e va colmato. Eppure - ha continuato il deputato - nell'elenco delle priorità del Governo sono previste molte più opere al nord che al sud e questo - benché non sia responsabilità del ministro Lupi, al quale va riconosciuto il merito di aver inserito nello Sblocca Italia l'ammodernamento del sistema ferroviario nel meridione -ha precisato - lascia l'amaro in bocca dal momento che ad oggi le opere realizzate nel nord d'Italia sono state finanziate anche con i soldi dei contribuenti del Sud e che, inoltre, investire in infrastrutture al sud è l'unico modo che l'Italia ha per riconvertire in positivo il PIL. Ad oggi, nessun vantaggio è arrivato al territorio dalla mancata realizzazione del ponte. Riapriamo dunque il dibattito su questa infrastruttura o il Governo dica no definitivamente ma offra un'alternativa perché il no e basta, appunto, non ci basta più". "E non lo faccia, come qualcuno suggerisce, dopo che verranno realizzate le altre infrastrutture come strade e ferrovie perché il sud non ha più tempo ma ha bisogno anch'esso di grandi opere. Il Ministero ha due priorità da affrontare: da un lato il dissesto idrogeologico e dall'altro gli investimenti infrastrutturali. Ma queste due grandi sfide devono essere affrontate parallelamente non essere in competizione l'una con l'altra perché soddisfano esigenze diverse del territorio, l'una colma il fronte della sicurezza dei cittadini, l'altro quello dello sviluppo del territorio" conclude Garofalo.

    "Soddisfazione per le dichiarazioni del ministro Lupi che durante l'informativa in aula riguardo al ponte sullo stretto di Messina ha confermato che il Governo Renzi non ha messo risorse per la sua realizzazione, né poteva farlo, e che in questo momento il Ponte non è inserito fra le opere strategiche da realizzare". Lo afferma il deputato Pd Franco Ribaudo che aggiunge: "Prima del Ponte sullo Stretto si facciano le strade per raggiungerlo. Si completi la dotazione infrastrutturale della Sicilia con strade, autostrade e ferrovie che necessitano di interventi urgenti e ormai improcrastinabili". "Il sistema di mobilità siciliano - sottolinea Ribaudo - sconta un gap infrastrutturale con il resto d'Italia che deve essere colmato e senza il quale non si potranno innescare quei processi di sviluppo del turismo e dell'economia, di valorizzazione dei beni culturali e monumentali e di attrattività delle immense risorse di cui la Sicilia dispone, che rappresentano il volano per il rilancio dell'intera economia della nostra Regione. Si impieghino le risorse sull'alta velocità ferroviaria e sulla mobilità sostenibile, ma soprattutto sul riassetto idrogeologico e la manutenzione del territorio, temi che devono essere prioritari nella scala degli interventi nazionali".

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