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Udc Catanzaro "Tornare alle urne è quello che attendono i lametini"
Udc Catanzaro "Tornare alle urne è quello che attendono i lametini" 20 giu 14 "Dopo aver letto le dichiarazioni del sindaco di Lamezia Terme, Gianni Speranza, 'sulla necessità di riportare la Calabria attraverso il voto alla dignità che merita', ci siamo chiesti:'Guarda un pò da quale pulpito viene la predica'". Lo afferma, in una nota, il segretario provinciale dell'Udc di Catanzaro, Salvatore Mazzotta. "E siamo certi, senza temere di essere smentiti - prosegue Mazzotta - che la medesima domanda se la sono posta e se la pongono, quotidianamente, gran parte dei lametini che da mesi, per non dire da anni, attendono di ritornare alle urne per mettere fine alla triste ed inconcludente stagione targata Speranza e per ridare slancio, con una nuova compagine ed un progetto ambizioso, alla città di Lamezia Terme. Questo si che aiuterebbe davvero la Calabria". "Comprendiamo - sostiene ancora Mazzotta - la legittima aspirazione del sindaco Speranza di voler tentare a tutti i costi (è proprio il caso di dire, quelli che già pagano i lametini a caro prezzo, vedi tasse, imposte e balzelli vari), l'ascesa a Palazzo Campanella, non sappiamo ancora se da candidato alla Presidenza della Giunta o da consigliere semplice. Però, proprio per l'esperienza che egli ha maturato sul campo, gli consigliamo vivamente di non utilizzare a vanvera espressioni da giurista della domenica, populiste o qualunquiste, perchè siffatte dichiarazioni non aiutano il dibattito in corso ed alimentano il chiacchiericcio fine a se stesso. Affermare, caro sindaco Speranza 'che Giunta e Consiglio pensano di sopravvivere a se stessi ferendo e mortificando la democrazia' appare, inoltre, finanche irriguardoso nei confronti di tutti i consiglieri regionali, di centro destra e centro sinistra. Per tale motivo la invitiamo a farsi spiegare che il Consiglio regionale, a differenza di quello comunale, che viene sciolto dopo le dimissioni del sindaco, rimane comunque nell' esercizio delle sue funzioni fino all'insediamento di quello nuovo. Questo è ciò che dice la legge, questo è ciò che si desume dal vigente quadro normativo, questo è ciò che, con grande senso di responsabilità, sta facendo l'intero Consiglio regionale. Quanto 'alla calpestata democrazia', decideranno gli elettori calabresi"
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