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    Tripodi "No al blocco del Corso di ingegneria dei trasporti"

     

     

    Tripodi "No al blocco del Corso di ingegneria dei trasporti all'Uni Mediterranea"

    31 gen 14 "Il Modello Reggio produce un altro dei suoi frutti velenosi e allunga la sua ombra negativa anche sulle istituzioni della ricerca e dell'università". E' quanto afferma, in una nota, il segretario regionale del Pdci, Michelangelo Tripodi. "Purtroppo - prosegue Tripodi - si profila un'altra gravissima menomazione per la città. Infatti, il Senato Accademico dell'Università Mediterranea, presieduto dal rettore prof. Catanoso, ha deciso di bloccare l'apertura del corso di laurea in Ingegneria dei Trasporti. Si tratta di un colpo micidiale allo sviluppo dell'università reggina e al futuro della città. Non dimentichiamo che quando nacque l'Università di Reggio, essa aveva tra i suoi filoni strategici fondamentali proprio quello della ricerca, dello studio, della conoscenza e del sapere nella materia dei trasporti. Il comparto dei trasporti rappresentava una vera e propria innovazione nell'ambito universitario nazionale e, proprio questo, favorì la possibilità che la città di Reggio potesse avere il riconoscimento dell'autonomia universitaria che, fino a quel momento non era stata ottenuta visto che a Reggio esisteva solamente l'Istituto universitario di Architettura. L'Università di Reggio nacque, quindi, con questo viatico e la Facoltà di Ingegneria (con la fondamentale laurea in ingegneria dei trasporti) insieme alle Facoltà di Architettura e di Scienze Agrarie e Forestali fin dall'inizio caratterizzarono la nuova istituzione universitaria". "Con la scelta compiuta dal Senato Accademico di blocco della laurea in ingegneria dei trasporti - prosegue Tripodi - si continua, com'è avvenuto già lo scorso anno, nell'operazione di snaturamento dell'università Mediterranea e si estirpano le radici da cui la stessa era nata, cancellando le ragioni fondanti della sua stessa istituzione. E' un errore gravissimo. Si tratta di una scelta totalmente sbagliata che mette a rischio seriamente il futuro stesso dell'Università Mediterranea, anche perché si dà un colpo ad un settore che rappresenta una punta di eccellenza dell'intera Università reggina"

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