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    Consiglio regionale, respinge richiesta referendum su vitalizi. I lavori

     

     

    Consiglio regionale, respinge richiesta referendum su vitalizi. I lavori

    06 set 13 Il Consiglio regionale ha iniziato i lavori della prima seduta dopo la pausa estiva. All'ordine del giorno il question time, con una serie di interrogazioni ed interpellanze alla Giunta. A seguire, due i punti all'esame dell'assemblea: una proposta di provvedimento amministrativo d'iniziativa dell'Ufficio di Presidenza, recante: 'Ammissibilità proposta di referendum abrogativo articoli 4, comma 1 e 6 della legge regionale 7 ottobre 2011, n. 38 (Modifica della legge regionale 14 febbraio 1996, n. 3') e una proposta di legge di iniziativa del consigliere Alfonsino Grillo recante: "Interventi per la riscoperta della dieta mediterranea".

    Inammissibile referendum su vitalizi. Il Consiglio regionale ha dichiarato non ammissibile la richiesta di referendum proposta dal Movimento 5 Stelle per l'abolizione del vitalizio ai consiglieri a partire da questa legislatura. Prima di concludere i lavori, l'Aula ha esaminato la proposta di legge di iniziativa del consigliere Alfonsino Grillo recante ''Interventi per la riscoperta della dieta mediterranea'', che è stata approvata all'unanimità senza interventi. In chiusura sono quindi state approvate le mozioni e gli ordini del giorno inseriti ad avvio di lavori. Il Consiglio sarà riconvocato a domicilio. Prima della conclusione, dopo gli interventi sul tribunale di Rossano e prima di proseguire con l'ordine dei lavori, il Consiglio ha votato alcune decisioni preliminari. Giuseppe Giordano (Idv) ha chiesto ed ottenuto due ordini del giorno. Il primo inerente i lavoratori già impegnati negli Uffici giudiziari della provincia di Catanzaro e Reggio Calabria nell'ambito della convenzione Patto Calabria Sicura stipulata nell'anno 2007 con il Ministero dell'Interno, il secondo inerente la discussione, in sede europea della modifica del Piano europeo dei Trasporti. Su proposta del consigliere Domenico Talarico (Idv) è stato inserito un ordine del giorno relativo ai ritardi dei lavori dello svincolo per Paola lungo la Strada Statale 18. Infine, su proposta del consigliere Pd Antonino De Gaetano sono state inserite all'ordine dei lavori due mozioni, la prima, insieme a Carlo Guccione, inerente i lavoratori Lsu-Lpu e lavoratori di sorveglianza idraulica, e la seconda relativa all'affidamento del servizio di integrazione e supporto al servizio di Urgenza ed emergenza Suem 118. Avviando la discussione sulla proposta di referendum abrogativo degli articoli 4, comma 1 e 6 della legge regionale 7 ottobre 2011, n. 38 (Modifica della legge regionale 14 febbraio 1996, n. 3) sull'abolizione dei vitalizi per i consiglieri a partire da questa legislatura, il presidente del Consiglio Francesco Talarico ha fatto un excursus sulle azioni condotte dall'Assemblea per il contenimento dei costi della politica, affermando che è competenza del Consiglio decidere o meno sull'ammissibilità del referendum abrogativo. Nel dibattito che si è aperto il capogruppo Idv Emilio De Masi ha definito la richiesta ''assolutamente demagogica, prima ancora di qualsiasi verifica di tipo tecnico-giuridico. Non siamo casta perché non difendiamo nessun privilegio''. Salvatore Magarò si è detto invece favorevole all'accoglimento della proposta ''per rispetto della democrazia. I cittadini sono padroni della democrazia e questo succede perché probabilmente abbiamo chiuso i polmoni della partecipazione alla società civile, chiudendoci in noi stessi''. Domenico Talarico, di Idv, ha definito ''un errore la mancata assunzione di una posizione chiara da parte dell'Ufficio di Presidenza, magari corredata dai necessari pareri''. Nel definirsi ''poco convinto'' sulla scelta del collega De Masi ''a dire no'', Talarico ha affermato: ''Non credo che un rifiuto al referendum sia la soluzione migliore rispetto alla sua accettazione. Dire di no ad una questione così delicata vuol dire accentuare ancora di più la critica alla casta. Per me la questione non è solo di natura giuridica, perché questo avrebbe consentito all'Ufficio di Presidenza di dire no e chiudere direttamente la partita''. ''Non voglio offrire comode sponde all'antipolitica'' ha commentato Damiano Guagliardi (Federazione della Sinistra), che ha definito la richiesta di referendum ''un attacco a questo luogo'', ed ha invitato a ''non avere paura ed a reagire all'attacco generalizzato attraverso una proposta assolutamente inutile''. Guagliardi ha annunciato, però, il suo voto favorevole alla richiesta di referendum ''per non dare l'idea - ha detto - di una classe politica che si richiude in se stessa e non accetta la sfida del confronto democratico''. ''Di facile propaganda del Movimento 5 Stelle'' ha parlato Alfonsino Grillo, che ha definito la proposta di referendum ''carente ed inammissibile, sulla base degli elementi che ad avvio di dibattito sono stati esposti dal presidente Talarico, e che ne vanificherebbero persino l'eventuale positivo risultato del referendum, poiché si tratta di norme transitorie''. Nel precisare ''che non è in discussione l'istituto democratico del referendum'' il capogruppo Udc Ottavio Bruni ha criticato la difformità delle decisioni assunte dalla Conferenza dei capigruppo e gli interventi dei singoli consiglieri in Aula. Valutando di aver versato circa 60mila euro di contributi, Bruni ha anticipato che in caso di ammissione del referendum avrebbe chiesto il recupero delle somme pagate. Per Alfonso Scalzo il referendum è uno strumento di democrazia, ''ma non possiamo piegarci alla demagogia. E' nostro dovere, invece, impegnarci sul lavoro e le questioni più urgenti che riguardano i cittadini''. Anche da Gianpaolo Chiappetta, capogruppo Pdl, è venuta la precisazione che non è in discussione l'istituto referendario, ''ma piuttosto di una proposta di ammissibilità di un referendum sul quale il Consiglio regionale è chiamato a dare il proprio responso''. Favorevole alla proposta si è detto Giuseppe Giordano (Udc). Al termine del dibattito generale al Presidente Talarico non è rimasto altro che prendere atto della volontà, ''espressa a maggioranza'' di non considerare ammissibile la richiesta di referendum. Per l'ammissibilità hanno votato Salvatore Magarò (Scopelliti Presidente), Giuseppe Giordano e Domenico Talarico (Idv) e Damiano Guagliardi (Federazione della Sinistra).

    Scopelliti "Tribunale Rossano non è perso". E' stata la vicenda della soppressione del Tribunale di Rossano ad occupare l'inizio dei lavori del Consiglio regionale. Un argomento affrontato con forza dal consigliere Pdl Giuseppe Caputo che ha definito ''un orrore'' il decreto del ministro della Giustizia Anna Maria Cancellieri ''perché cancella 150 anni di storia del comprensorio della sibaritide''. Una decisione che Caputo ha definito ''una sconfitta della politica e delle istituzioni, dopo che la Cancellieri aveva dato rassicurazioni a tutti, ai consiglieri ed ai deputati del Pd, ai rappresentanti del Pdl e persino al Vescovo di Rossano''. Caputo si è chiesto quindi ''come il Consiglio e la Giunta intendono reagire?''. Alle valutazioni di Caputo il presidente del Consiglio Francesco Talarico ha ricordato gli atti già approvati dall'Assemblea di palazzo Campanella, ma ha comunque invitato il consigliere a trasformare il suo intervento in un ordine del giorno per aggiungere una ulteriore presa di posizione del Consiglio regionale. Nicola Adamo (Pd) ha sottolineato che in base alla legge di riforma approvata dal Parlamento il Tribunale di Rossano, ''conferma tutti i requisiti per restare aperto'' ed ha lanciato la proposta di trovare le forme per un contatto con il Ministro Cancellieri, dal quale ottenere ''una sede dove discutere nel merito le specificità di Rossano''. Per Gianluca Gallo (Udc), il Governo, con questa riforma, ''non ha scritto una bella pagine nei confronti della giustizia di questo paese. E' un provvedimento non condivisibile da rigettare, ma che tuttavia consente alla nostra deputazione di far capire a Roma le specificità e le condizioni di questa terra''. Ha chiuso la discussione il presidente della Giunta regionale Giuseppe Scopelliti. ''Noi - ha detto - dobbiamo fare alcune considerazioni e farle ad alte voce, avendo la capacità di essere lucidi. Sono argomenti che non sono in capo all'Ente regione. Abbiamo dovuto sopportare l'ennesima azione inutile da parte di un governo tecnico. Tuttavia la nostra pressione ha portato ad una rivisitazione del Provvedimento. Io stesso ho parlato più volte con il ministro Cancellieri. Sono stati contatti costanti. Ci avevano proposto la sede staccata, e qualche mese fa ci andava pure bene. Poi questa soluzione non è piaciuta più. Ieri il sottosegretario alla Giustizia Cosimo Ferri mi ha riferito che c'era la volontà di mantenere aperta l'attività per altri due anni, solo sul civile. Più tardi mi è stata data la notizia che era stato compreso anche il penale. Non credo sia una sconfitta. E' vero che ci sono due anni di attività in svolgimento. Restiamo in partita. Il Tribunale non è perso. La risposta, certo, non ci soddisfa, però questo ci consente in sede parlamentare e non soltanto, di intervenire con i provvedimenti depositati in parlamento. Bisogna fare squadra con il gruppo parlamentare, approfittando di una convergenza parlamentare che vede insieme i due più importanti partiti di maggioranza. C'è la possibilità di continuare a lavorare. Il maledetto vizio di fasciarci la testa e prendercela l'uno con l'altro non è utile. Il lavoro portato avanti in questi mesi ha portato un primo risultato. Insieme pensiamo di costruire tra il dialogo con il Ministro, che comunque ha dimostrato aperture verso la Calabria, e l'azione in sede parlamentare''. ''C'è una grande propensione alla soluzione del problema'', ha concluso Scopelliti che ha proposto a Talarico ed ai capigruppo di richiedere un incontro al Ministro Anna Maria Cancellieri.

    Un odg su Lsu e Lpu. I consiglieri regionali del Pd Antonino De Gaetano e Carlo Guccione hanno presentato un ordine del giorno in merito alla situazione dei lavoratori Lsu Lpu e dei sorveglianti idraulici presso la Regione Calabria con cui si ''impegna la Giunta regionale a provvedere nell'immediato alla copertura finanziaria per il pagamento delle spettanze dovute, regolarizzando la posizione di questi lavoratori''. ''In bilancio - sostengono i due consiglieri - non vi è prevista la copertura finanziaria relativa agli emolumenti, per il periodo compreso da settembre a dicembre 2013, spettanti ai lavoratori Lsu Lpu che regolarmente svolgono la loro attività lavorativa. Neanche per la categoria dei sorveglianti idraulici, è stata prevista una copertura finanziaria in bilancio, relativa agli stipendi per il periodo cha va da agosto a dicembre 2013. I sorveglianti idraulici attendono ancora il pagamento dello stipendio del mese di dicembre 2012 e della tredicesima''.

    Scalzo: grave no a referendum. 'La casta si trincera, impedendo perfino la celebrazione dei referendum regionale e di un'espressione democratica della gente. Una decisione molto grave e preoccupante quella odierna del Consiglio regionale con il rifiuto, di fatto, del referendum promosso dal Movimento 5 stelle e relativo alla giusta abolizione del lauto vitalizio dei consiglieri regionali''. E' quanto afferma, in una nota, il capogruppo del Pd al Comune di Catanzaro, Salvatore Scalzo. ''Sono molto preoccupato per la chiusura mentale prima ancora che tecnica e politica - prosegue Scalzo - dinanzi alla proposta e al tema del referendum. Oggi la politica non sopravvive se non offre un'immagine determinata, univoca e netta nella direzione della sobrietà e dell'abolizione di privilegi di cui nessun normale cittadino gode. Non si puo piu dire "si farà ma subito dopo di me" perché' l'opinione pubblica capisce e punisce. E' credibile solo chi applica su stesso i principi che enuncia a parole''. ''Oggi è un'ennesima pagina nera della politica regionale - sostiene ancora Scalzo - uno schieramento unico del privilegio che, dietro tecnicismi e politicismi di occasione, manca un'occasione importante e imperdibile. Dinanzi a questo linguaggio e costume della politica, decadente, si può solo continuare a lavorare per una discontinuità netta e totale, dentro e fuori dai partiti''.

    Bene dieta mediterranea. ''Con la legge approvata oggi dal Consiglio regionale che prevede 'Interventi per la riscoperta della dieta mediterranea', d'iniziativa del consigliere Grillo e di cui sono relatore, vengono individuate una serie di azioni per la promozione di uno stile di vita e di alimentazione sano e corretto, in grado di prevenire malattie coronariche ed obesità". E' quanto afferma, in una nota, il presidente della Commissione "Attività sociali, sanitarie, culturali e formative", Salvatore Pacenza. "La scoperta della Dieta Mediterranea - sostiene Pacenza - si deve al medico e scienziato americano Ancel Keys, il quale dal 1957 in poi condusse ricerche sulla popolazione di Nicotera in provincia di Vibo Valentia al fine di realizzare il programma scientifico denominato 'Seven Countries Study', basato sul confronto dei regimi alimentari di 12.000 persone, di età compresa tra 40 e 59 anni, in sette Paesi del mondo, fra i quali l'Italia.Nicotera è riconosciuto come uno dei paesi elettivi della Dieta Mediterranea e diverse sono le attestazioni in tal senso, tanto da ospitare il secondo ed il terzo Simposio Mediterraneo organizzato dall'Università di 'Tor Vergata'. Nel 2007, inoltre, presso l'Accademia delle Scienze dell'Istituto di Bologna si è tenuto il convegno nazionale su 'La Dieta Mediterranea di Nicotera'". Secondo il presidente della terza Commissione "la valorizzazione dei prodotti e dei metodi di preparazione della Dieta rientra senza dubbio nell'area degli interessi pubblici meritevoli di tutela da parte della Regione. Tutto questo per due ordini di ragioni: in primo luogo, sotto il profilo della tutela della salute, perché secondo alcuni studi, la dieta mediterranea, oltre ad essersi rivelata protettiva nei confronti delle malattie cardiovascolari, dei tumori e probabilmente delle allergie e dell'asma, pare abbia anche potenziali effetti protettivi sul cervello. In secondo luogo, sotto l'aspetto economico, perché i prodotti della Dieta Mediterranea rappresentano un volano di sviluppo per il turismo enogastronomico, un segmento in costante e continua crescita nel panorama dell'offerta turistica calabrese. La riscoperta della Dieta Mediterranea si rende attuale anche in previsione dell'Expo internazionale 2015 di Milano, dal tema 'Energia per la vita, nutrire il Pianeta', nel quale la Calabria parteciperà proprio con uno spazio dedicato alla Dieta".

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