NuovaCosenza.com
Google
su tutto il Web su NuovaCosenza
mail: info@nuovacosenza.com
Home . Cronaca . Politica . Area Urbana . Speciali . Video . Innovazione . Universtitą . Spettacoli . Sport . Calcio . Meteo .
 

      Condividi su Facebook

    Il Consiglio regionale reintegra Rappoccio, rinviato a giudizio per corruzione

     

     

    Il Consiglio regionale reintegra Rappoccio, rinviato a giudizio per corruzione

    25 lug 13 Con il voto contrario del consigliere di Italia dei Valori Domenico Talarico, l'assemblea di Palazzo Campanella ha reintegrato nella carica di consigliere regionale Antonio Rappoccio, essendo decaduta la sua sospensione con la revoca, disposta dalla Procura della Repubblica di Reggio Calabria delle esigenze di custodia cautelare per l'accusa di truffa elettorale. Rappoccio ha fatto ingresso in Aula per qualche attimo, prima di uscire per partecipare ad un incontro già organizzato con i giornalisti. Prima dell'avvio dell'avvio del question time, su proposta di Salvatore Pacenza sono stati inseriti all'ordine del giorno dei lavori, due proposte di legge, la prima recante "Norme per l'utilizzo dei lavoratori Lsu-Lpu nel bacino regionale", e la seconda inerente "Disposizioni per la semplificazione delle procedure amministrative del registro degli infortuni". Demetrio Naccari Carlizzi ha censurato l'abitudine ormai consolidata in Consiglio delle eccezionalità, "che non consentono un regolare lavoro ai consiglieri regionali". Naccari ha invitato il Presidente Talarico a "utilizzare o regolamentare meglio questa norma". Su proposta del presidente della II Commissione "Bilancio", Candeloro Imbalzano, è stato inserito all'ordine dei lavori un ordine del giorno per impegnare i parlamentari calabresi alla emanazione di un Decreto che allarghi al settore pesca l'applicazione del testo unico sulla sicurezza, mentre Pietro Giamborino ha invitato il Presidente Talarico a recuperare l'ordine del giorno riguardante il cementificio di Vibo Marina.

    Gdf acquisisce atti. La guardia di finanza ha acquisito la delibera del Consiglio regionale che reintegra Antonio Rappoccio nell'assemblea e le dimissioni presentate dallo stesso Rappoccio. L'acquisizione, secondo quanto si è appreso, è stata fatta a scopo conoscitivo.

    Ho presentato dimissioni a far data dal 24/9. ''Ho appena depositato le mie dimissioni irrevocabili, atto n. 34721 di protocollo di oggi, a partire dal prossimo 24 settembre, da uomo libero, poiché dal 25 settembre inizierà il mio processo e nel frattempo mi asterrò da ogni attività istituzionale''. Lo ha detto il consigliere regionale Antonio Rappoccio subito dopo il suo reintegro nella carica, a distanza di dieci mesi dal suo arresto. Rappoccio ha incontrato i giornalisti a Palazzo Campanella insieme al suo difensore, l'avvocato Giacomo Iaria, al quale ha affidato il compito di illustrare tutta la sua vicenda giudiziaria. ''Oggi in Italia - ha detto Iaria - si può parlare di un caso Rappoccio. Dico questo perché la sua vicenda giudiziaria rivela anormalità. Rispettiamo il lavoro della magistratura, ma non possiamo non sottolineare l'esistenza di elementi poco chiari. Noi preferiamo aspettare il processo, ma come non cogliere che a Rappoccio è stata revocata la misura della custodia cautelare con parere favorevole della Procura, salvo poi il ricorso di qualche giorno dopo in cui si scrive che lo Stato di diritto esclude che Rappoccio possa tornare ad occupare il suo posto di consigliere regionale?''. L'avv. Iaria ha detto che ''non vi è alcun comitato 'Nessuno tocchi Rappoccio': chi lo ha creato? Non certo il mio assistito''. Il penalista, pur senza citarlo, ha chiamato in causa ''il primo dei non eletti'', l'avv. Aurelio Chizzoniti, subentrato a Rappoccio nell'assembla regionale dopo la sua sospensione, ''le cui iniziative hanno trovato eco in una incredibile campagna di stampa, con conseguenze sull'orientamento dell'opinione pubblica. Se oggi Rappoccio si riappropria del suo posto in Consiglio regionale è legittimo, normale ed avvalorato dai pareri del Ministero per gli Affari regionali. Noi puntiamo ad un processo sereno, ma non vorrei che si confondesse il pericolo di reiterazione dei reati con il diritto d'esistere: come si potrebbe costruire la reiterazione, tenuto conto che il mio assistito non si avvarrà di strutture e collaboratori, solo per il fatto di essere un consigliere regionale?''. Antonio Rappoccio, intervenendo, ha affermato che ''la libertà non ha prezzo'' e di essere ''stanco di essere definito delinquente e vilipeso dai giornalisti. Rispetterò la data delle mie dimissioni''.

    Chizzoniti: Offesa al Consiglio. ''Le paradossali dimissioni con decorrenza 24 luglio andante, quindi con efficacia insolitamente differita, formalizzate dal Consigliere Regionale Antonio Rappoccio da poco reintegrato, ubbidiscono ad una strategia infantile che insulta l'intelligenza anche un bambino ancorché palesemente finalizzata a bizantineggiare in un arco temporale fra l'altro scandito dall'udienza del Tdl già fissata per il 07.08.2013''. Lo afferma in una nota Aurelio Chizzoniti. ''Nel contempo - aggiunge - oltraggiano il Consiglio Regionale perché legittimano la consumazione di una moltitudine di reati della cui reiterazione nessun Magistrato coinvolto inquirente o giudicante, si è minimamente preoccupato, sdoganando spericolatamente un Consigliere che si è esaltato strumentalizzando cinicamente il dramma della disoccupazione giovanile. Si è superato ogni limite ed oggi in sospetta quanto insolita versione francescana volta a sterilizzare il ripristino della misura cautelare frettolosamente revocata lo stesso rinuncia ai rimborsi (quali?) dopo aver saccheggiato almeno 70.000 euro del gruppo, facendosi, altresì, rimborsare più volte le stesse spese e soprattutto gli stessi biglietti aerei. Il predetto, chiede spudoratamente comprensione - ma soltanto per due mesi - perché libero?? di ricominciare''. ''A questo punto - conclude Chizzoniti - bisogna capire se è un kamikaze oppure se ritiene di poter contare su sponde affidabili in ambienti, per fortuna minoritari ed eclettici, della Magistratura giudicante. Un fatto è certo: l'escarcerazione di Rappoccio lambisce il modello tecnico di cui all'art. 379 c.p. (favoreggiamento reale) e più di un magistrato dovrà dare conto per questa stravagante quanto risibile goliardata''

    Rappoccio è stato rinviato a giudizio. I lavori sono iniziati alle 16. Nell' ordine del giorno, al primo punto, c'è il reintegro di Antonio Rappoccio, il consigliere regionale di Insieme per la Calabria sospeso dopo essere stato arrestato il 28 agosto scorso. Rappoccio, che ha poi ottenuto i domiciliari ed infine è tornato libero, è stato rinviato a giudizio per associazione per delinquere, corruzione elettorale aggravata, truffa e peculato. Il Consiglio ha poi in programma il question time e la discussione di alcune proposte di legge e di provvedimenti amministrativi.

    © RIPRODUZIONE RISERVATA

    Cerca con nell'intero giornale:

    -- > Guarda l'indice delle notizie su: "Politica"

     

     

Elezioni 28/29 marzo

Elezioni

Regionali - Comunali - Ballottaggi- Affluenza

 


    Facebook
 Ultime Notizie
 

Multimedia


 

Web TV -  Video

 

 
Home . Cronaca . Politica . Area Urbana . Speciali . Video . Innovazione . Universtitą . Spettacoli . Sport . Calcio . Meteo .

Copyright © 2017 Nuova Cosenza. Quotidiano di informazione. Registrazione Tribunale Cosenza n.713 del 28/01/2004 - Direttore Responsabile: Pippo Gatto
Dati e immagini presenti sul giornale sono tutelati dalla legge sul copyright. Il loro uso e' consentito solo previa autorizzazione scritta dell'editore