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Oliverio e Magorno "No a peperoncino trattato"
Oliverio e Magorno "No a peperoncino trattato" 24 lug 13 ''Maggiori tutele per il peperoncino italiano e, in particolare, per quello calabrese. Controlli serrati per impedire al peperoncino in polvere importato e trattato con sostanze cancerogene di finire sulle nostre tavole''. Lo chiedono, con una interrogazione al ministro delle risorse Agricole alimentari e forestali Nunzia De Girolamo e al ministro della Salute Beatrice Lorenzin, i parlamentari del Pd Nicodemo Oliverio, capogruppo in Commissione Agricoltura alla Camera, e Ernesto Magorno. ''Abbiamo già esposto ai ministri competenti - sostengono i deputati - le nostre preoccupazioni per la pericolosità del peperoncino commercializzato proveniente dall'estero. Il costo del peperoncino indiano è inferiore di tre volte a quello calabrese, ma è pericoloso e di cattiva qualità, in quanto colorato con una sostanza, il Sudan I, non autorizzata per uso alimentare in quanto cancerogena. A questo si aggiunga che il basso costo del peperoncino importato e la mancanza di indicazione dell'origine sull'etichettatura sono fattori che hanno favorito l'incremento delle vendite del prodotto a basso costo e il calo considerevole delle vendite del nostro peperoncino, che è sempre stato un fiore all'occhiello della produzione agricola italiana e calabrese. La nostra Regione e la cultura gastronomica calabrese sono strettamente legate al peperoncino, basti pensare alle soppressate, alle salsicce, ai capicolli, e soprattutto alla famosissima 'nduja' originaria di Spilinga, in provincia di Vibo Valentia. E poi non dimentichiamo la mustica sulla costa ionica: la sardella neonata, chiamata fuori dalla Calabria caviale del Sud, salata cruda con molto peperoncino. Ovviamente i produttori hanno dato sfogo alla creatività e accanto ai prodotti tipici tradizionali si sono cimentati con alimenti, liquori, persino gelati a base di peperoncino''. ''La settimana scorsa, insieme al Presidente dell'Accademia del Peperoncino Enzo Monaco - concludono Oliverio e Magorno - abbiamo incontrato il Ministro De Girolamo per informarlo dei fatti e della pericolosità della contraffazione del peperoncino calabrese. Oggi, con un atto di sindacato ispettivo chiediamo ai Ministri della Salute e dell'Agricoltura di prendere immediati provvedimenti per la tutela della qualità delle produzioni tipiche, a partire dalla tracciabilità nell'interesse dei consumatori e della loro salute. Non c'è più tempo da perdere''.
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del 28/01/2004 - Direttore Responsabile: Pippo Gatto |