Stasi "Aumenta copertura contro Papilloma virus" - Nuova Cosenza Quotidiano d'informazione della Calabria

Stasi "Aumenta copertura contro Papilloma virus"

04 giu 13 "Nel 2012 la Calabria ha raggiunto e superato il target del 70% di ragazze tra i sedici e i quattordici anni che hanno utilizzato il vaccino contro l'infezione del papilloma virus. E' un risultato importante se si pensa che, nel triennio 2008-2010, la copertura era al 48%". Lo ha detto la vicepresidente della Regione Antonella Stasi, oggi a Catanzaro nel corso di una conferenza stampa per fare il punto sulla vaccinazione gratuita anti-Hpv in Calabria e sul progetto di "Prevenzione delle infezioni da Hpv" avviato dalla Regione nel 2012. "Si tratta di un argomento importante per la Calabria e per le donne - ha detto la Stasi - perché ogni anno in Italia si registrano 3.500 casi di tumore al collo dell'utero e circa mille morti. Grazie all'azione di prevenzione e informazione portata avanti come Giunta regionale e dipartimento alla Salute insieme a Glaxo, la società che ha vinto l'appalto della Stazione unica appaltante per la fornitura del vaccino, abbiamo conseguito risultati importanti". Per Francesca Merzagora, presidente dell'Osservatorio nazionale sulla salute della donna, "la Calabria ha fornito un esempio assolutamente positivo di copertura vaccinale anti-Hpv. In base alle rilevazioni dell'Istituto superiore di sanità fatte nel dicembre 2011 e nel dicembre 2012 - ha aggiunto - è stato rilevato come la copertura delle ragazze nate nel 1997 è cresciuta del 7,4% e dell'8,7% per quelle nate nel 1998. La Calabria, quindi, è una regione virtuosa in questo campo e ci auguriamo che quest'esperienza venga presa d'esempio in altre regioni per consentire il maggiore livello di copertura vaccinale possibile". Il dirigente dell'area Lea del dipartimento regionale alla Salute, Luigi Rubens Curia, ha illustrato le azioni promosse dal progetto della Regione, che è partito a marzo 2012 e ha previsto l'attivazione di un call center sanitario dedicato per recuperare le ragazze nate nel biennio '97-'98 che non avevano effettuato la vaccinazione. "Tra marzo e novembre 2012 - ha detto - il call center ha effettuato circa 9.000 chiamate, contattando direttamente le famiglie e cercando di capire perché non si erano avvicinate alla vaccinazione. Sono almeno 1.500/2.000 le bambine in più che si sono vaccinate nell'ambito delle due coorti. Abbiamo anche attivato incontri di formazione e informazione verso gli operatori sanitari. L'obiettivo è raggiungere nel 2014 una copertura vaccinale dell'80% e arrivare al 95% nel 2015. E' un investimento a lungo termine che può portare a risparmi enormi". Alla conferenza stampa hanno partecipato anche Carlo Maria Stigliano, direttore dell'unità operativa di ginecologia preventiva dell'Asp di Cosenza, e Sandro Giuffrida, direttore dell'unità operativa di Sanità pubblica dell'Asp di Reggio Calabria. "La vaccinazione - ha detto Stigliano - è un formidabile strumento di prevenzione e un elemento di equità sociale, perché consente a tutte le ragazze di oggi di non ammalarsi di un tumore che potrebbe colpire le donne di domani. L'intervento della Regione è stato importante perché è andato a cercare le ragazze e ha informato le famiglie. C'é ancora tanto da fare, perché c'é una larga fascia che ancora non si é avvicinata al vaccino e perché, anche tra i ginecologici, si deve diffondere maggiore coscienza sull'importanza di questo strumento". Giuffrida, infine, ha sottolineato "l'elevato impegno della Regione per diffondere più possibile la cultura della prevenzione" e "lo sforzo organizzativo per far partire il call center e formare il personale che ha fornito le risposte alla famiglie".