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Cgil "Agenzia beni confiscati resti a Reggio Calabria"
Cgil "Agenzia beni confiscati resti a Reggio Calabria" 17 mar 12 Per il contrasto alla 'Ndrangheta "é strategico che l'Agenzia per i beni confiscati resti a Reggio Calabria", anche se "é necessario che governo e amministrazione comunale facciano la loro parte senza ipocrisie". E' quanto afferma Claudio Giardullo, presidente dell'Osservatorio della Cgil per il contrasto alle mafie in Calabria e Lombardia. L'Agenzia, sottolinea Giardullo, "dispone oggi di soli 30 operatori e se dovesse essere applicato il regolamento che le attribuisce anche la gestione amministrativa dei beni sequestrati e non ancora confiscati la struttura inevitabilmente resterebbe ingolfata". Senza contare che "ha l'obbligo dell'autofinanziamento, cioè è costretta a dare in locazione gli immobili di maggior pregio per sopravvivere, senza poterli destinare a fini sociali". Inoltre, prosegue il sindacalista, "l'amministrazione comunale di Reggio Calabria ha vergognosamente destinato a suo tempo all'Agenzia un immobile che definire inadeguato costituisce un eufemismo garbato". Dunque, conclude Giardullo, "se si vuole che l'Agenzia non sia solo una soluzione di facciata è necessario che il governo sospenda quel regolamento e riveda almeno parzialmente il principio dell'autofinanziamento, perché avrà in cambio un gettito di miliardi con il sequestro e la confisca dei beni mafiosi. E l'amministrazione comunale di Reggio riveda la sua scelta se vuole convincere l'opinione pubblica che considera veramente l'Agenzia una risorsa e non un fastidio". © RIPRODUZIONE RISERVATA Cerca con nell'intero giornale: -- > Guarda l'indice delle notizie su: "Politica"
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del 28/01/2004 - Direttore Responsabile: Pippo Gatto |