Cisl: Disinteresse ass. Mancini per ex lavoratori ex art.7 - Nuova Cosenza Quotidiano d'informazione della Calabria

Cisl: Disinteresse ass. Mancini per ex lavoratori ex art.7

22 giu 12 "Per la Felsa Cisl della Calabria è inaccettabile e grave l'atteggiamento dell'assessore Mancini per il disinteresse e l'insensibilita" dimostrata fino ad oggi nel non voler convocare le parti sociali ad un incontro volto a definire lo stato dei pagamenti dei 292 lavoratori ex art. 7 che attendono da dicembre 2011 il pagamento delle spettanze maturate sino ad oggi. Sei mesi di promesse sempre puntualmente disattese". Lo afferma il segretario generale del sindacato Carlo Barletta. "Nel corso di una animata assemblea svoltasi a Vibo Valentia, alla presenza del segretario della Cisl Sergio Pititto - ha proseguito - è emerso tutto il disagio e la disperazione di questi lavoratori impegnati in attività ordinarie volte a garantire il buon andamento degli uffici pubblici dove sono impiegati. Riuscire ad andare avanti nella quotidianità, magari con moglie e figli a carico, senza a poter contare sul supporto economico derivante dalla propria attività professionale è avvilente e profondamente iniquo. Eppure di tale situazione l'assessore Mancini ne è ben conscio atteso che già con lettera del primo giugno 2012 la Cisl calabrese aveva chiesto un incontro urgente per poter capire quale fosse lo stato dell'arte circa i pagamenti delle spettanze. E' bene precisare che la lettera di incontro fu all'epoca concordata con la struttura politica dell'assessorato (causa assenza dell'on. Mancini) dopo che un presidio di lavoratori aveva civilmente dimostrato le proprie lamentele e chiesto solamente lumi in merito ai pagamenti maturati". "A questo punto - ha concluso Barletta - nel sollecitare una risposta vera e definitiva che ponga fine all'agonia morale e psicologica di questi lavoratori, comunichiamo che non ci risparmieremo nelle azioni da mettere in campo per tutelare e far sentire la voce di questi lavoratori che oramai vivono esclusivamente della loro esasperazione"