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Centrale a carbone a Saline, no da politica e associazioni
Centrale a carbone a Saline, no da politica e associazioni 21 giu 12 La federazione provinciale reggina del Msi-Fiamma Tricolore "rinnova il suo no alla centrale a carbone di Saline". "Apprendiamo, senza grossa sorpresa - è scritto in una nota - che il ministero dell'Ambiente si è espresso favorevolmente circa la compatibilità ambientale del progetto della società Sei relativo alla costruzione di una centrale termoelettrica a carbone presso l'area della ex Liquichimica di Saline Joniche. Ancora una volta il governo Monti non manca occasione di umiliare i territori e la sua gente per assecondare le volontà, ma soprattutto i beceri interessi economici, dei poteri del grande Capitale. E a nulla valgono le raccomandazioni riportate nel decreto a firma dello stesso Monti il quale sancisce, proprio alla luce del parere emesso dal Ministero dell'Ambiente, la compatibilità ambientale e l'autorizzazione alla costruzione di questa Centrale a carbone. Il carbone fa male alla salute dei cittadini e fa male allo sviluppo del nostro territorio. Questa é una verità senza possibilità di smentita, ed è questa l'unica ragione valida e che deve prevalere. Lanciamo un appello alla Regione ed al presidente Scopelliti affinché manifesti formalmente il suo veto alla costruzione della Centrale e ponga finalmente fine con risolutezza e decisione a questo ennesimo tentativo di scempio contro la nostra terra". L'associazione socio culturale Area Briganti si schiera contro la possibile Centrale a Carbone di Saline Joniche. "Centocinquant'anni di malaunità - è scritto in una nota - hanno regalato al Sud solo povertà e continue umiliazioni, e pare che il Governo Monti si voglia porre in assoluta continuità con questo sciagurato cammino. E' notizia recente, infatti, del suo ok e di quello del Ministero dell'Ambiente al progetto della multinazionale Sei della costruzione di una Centrale termoelettrica a carbone nell'area della ex Liquichimica di Saline Joniche. La notizia non lascia sconcerto, é ben noto il vile asservimento di Monti ai poteri ed alle lobbie di Banche e di Multinazionali, ed è altrettanto ben noto che una colonia, quale è intesa la nostra terra, non deve avere possibilità di riscatto e di sviluppo affinché mantenga determinati equilibri ed il benessere degli industriali del nord Italia. L'area di Saline è di grande interesse paesaggistico e naturalistico, nonché un territorio ancora ricco di storia e tradizioni che può e deve essere valorizzato in chiave turistica. Esistono già da anni numerosi e validi progetti atti a trasformare il potenziale economico di questo territorio in reali e produttivi posti di lavoro, ed è su questi che Amministrazioni locali e Governo devono concentrarsi". © RIPRODUZIONE RISERVATA Cerca con nell'intero giornale: -- > Guarda l'indice delle notizie su: "Politica"
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