Sostenitori candidatura Maiolo chiedono congresso entro settembre - Nuova Cosenza Quotidiano d'informazione della Calabria

Sostenitori candidatura Maiolo chiedono congresso entro settembre

20 giu 12 "Invitiamo il commissario regionale Alfredo D'Attorre a rispettare il mandato ricevuto dal Segretario e dalla Direzione Nazionale e di far celebrare il congresso regionale entro il mese di settembre 2012. In questa prospettiva ribadiamo la nostra proposta e la candidatura di Mario Maiolo a segretario regionale, con l'apertura politica utile a rendere tale candidatura ancora più largamente condivisa, attraverso il confronto democratico, il solo capace di determinare una reale unità, da non confondere con un anacronisticounanimismo". E' quanto scritto in un documento approvato questa sera al termine di un incontro a Lamezia Terme da parte dei sottoscrittori della candidatura di Mario Maiolo a segretario regionale. "Il Partito Democratico - prosegue il documento - deve essere l'organizzazione politica nazionale, a matrice federale, capace di perseguire tali obiettivi e di conferire al Mezzogiorno e alla Calabria un ruolo utile, anzi fondamentale, per lo sviluppo del Paese nel contesto Europeo e Mediterraneo. A tal proposito, noi siamo convinti che il riscatto della Calabria richiede un'ampia solidarietà dello Stato nei comparti di sua spettanza (Infrastrutture, Sicurezza, Conoscenza, etc.) e la consapevolezza che con le nostre Istituzioni regionali, con il nostro impegno programmatorio ed attuativo, dobbiamo superare le emergenze nei settori affidati alle nostre Istituzioni regionali ed alle Autonomie Locali. E' evidente, a nostro avviso, che solo se cresce il Mezzogiorno cresce l'intero Paese. In questo quadro politico è maturata la nostra convinzione di dover assumere una responsabilità collettiva e plurale per far uscire il Partito Democratico della Calabria dalle attuali difficoltà, aggravate da due anni di commissariamento, per costruire un partito inclusivo che rifugga da ogni tentazione verticistica". "Il fallimento del modello politico berlusconiano - prosegue il documento - e la mancanza di prospettiva nazionale del governo di centrodestra che guida la Calabria e la sua incapacità di dare risposte alle tante emergenze calabresi, impone al Partito Democratico e al centrosinistra una accelerazione nella elaborazione di una proposta politico-programmatica alternativa, riconoscibile e credibile, intorno alla quale la classe dirigente si deve battere per conseguire il consenso necessario per la sua attuazione al Governo della Calabria. Non è piu" procrastinabile dare al Partito Democratico Regionale un segretario ed una dirigenza, legittimati pienamente dalla celebrazione del congresso regionale, per assumere le responsabilita" che l'attuale fase politicarichiede. Dopo un ampio ed articolato confronto su tutto il territorio calabrese, che ha interessato i diversi livelli di responsabilita" politica e istituzionale del Partito, e con il contributo proveniente anche dalle realtà democratiche, economiche e sociali della Calabria, abbiamo inteso proporre e sottoscrive la candidatura a segretario regionale del partito di Mario Maiolo, che riteniamo abbia tutte le qualità per rappresentare coerentemente la proposta politica di cui siamo promotori. Il compito principale del Pd Calabria è quello di operare per riconciliare la politica con i cittadini, con la società calabrese. Per fare ciò occorre partire dal riconoscimento delle responsabilità politiche del Partito Democratico. Non possiamo più permettere che il PD appaia ancora un 'non luogo' politico. Per fare tutto ciò occorre innalzare la qualità della nostra azione politica, ricca di idee e di proposte, ricercando su queste, attraverso il confronto, una virtuosa sintesi anche con il coinvolgimento diretto dei cittadini". "Il Pd calabrese - è evidenziato nel documento - deve perseguire l'obiettivo di rinnovare la propria presenza; ciò deve significare innanzitutto la ricerca del consenso sulla base di trasparenza comportamentale e credibilità programmatica. La capacità, quindi, di diventare punto di raccordo tra cittadini e istituzioni, anche attraverso la tutela intransigente dello Stato di diritto. L'auspicato rinnovamento, non banalmente ridotto a incomprensibili dispute generazionali (le generazioni debbono camminare insieme per un tratto di strada dandosi la mano), si misurerà con la capacità di trasformare l'attuale fase di successo dell'antipolitica in ritorno alla politica. Siamo convinti, a tal fine, che il rafforzamento della democrazia richiede la eliminazione del 'Porcellum', per permettere ai cittadini di scegliere i propri rappresentanti tra candidati scelti democraticamente dai territori, e non imposti dal centro attraverso eterni gestioni commissariali". "Queste urgenze - concludono i sostenitori di Maiolo - e queste domande ci impongono di dire che riteniamo inaccettabile, in quanto in palese contrasto con le esigenze appena enunciate, il rinvio dei congressi regionale, provinciale e di circolo del Pd calabrese. In questa prospettiva, il percorso congressuale individuato e poi sospeso dal commissario prof. D'Attorre, che vede la celebrazione, innanzitutto, del congresso regionale e poi di quelli provinciali e di circolo, riteniamo sia quello giusto e da continuare a perseguire. Immaginare altri percorsi come, ad esempio, la celebrazione dei congressi di circolo fine a se stessi, rappresenta una trovata di sapore populistico, perché i circoli vengono realmente valorizzati se messi in condizione di partecipare alla scelta del segretario e del gruppo dirigente regionale. Ed, invero, per celebrare i congressi, circoscritti alle problematiche dei territori di competenza, i circoli non hanno bisogno di alcuna autorizzazione".