Magarò: ndrangheta sa mescolare mafia e antimafia - Nuova Cosenza Quotidiano d'informazione della Calabria

Magarò: ndrangheta sa mescolare mafia e antimafia

01 feb 12 Il presidente della Commissione regionale contro la 'ndrangheta, Salvatore Magaro', ha inviato un messaggio di saluto agli organizzatori ed ai partecipanti della seconda parte del convegno 'La ferita - L'area grigia della 'ndrangheta', organizzato a Reggio Calabria dal 'Museo della 'ndranghetà, i cui lavori, cominciati questa mattina, si protrarranno anche nelle giornate di domani e di venerdì. "Una iniziativa - scrive Magarò - che rappresenta, senza dubbio, un contributo autentico e rigoroso ad una riflessione critica sulla 'ndrangheta e sulla fitta rete di interconnessioni economiche, sociali e culturali. Non vi e' dubbio che, nel mentre si è impegnati a combattere le mafie nelle declinazioni ormai note, è necessario stare attenti ai nuovi pericoli. Da un lato una spiccata e consolidata capacità della 'ndrangheta di penetrare nel tessuto socio-culturale, economico e politico e di operare, su se stessa, le trasformazioni evolutive che consentono alle cosche di proiettarsi nei processi di internazionalizzazione e di interagire con le altre organizzazioni criminali allargando, sempre piu' sia, l'area di influenza; dall'altro l'arguzia, sottile subdola e pericolosa, di inserirsi in alcuni circuiti culturali e mediatici, deviandone il percorso e sbeffeggiando gli obiettivi, inizialmente lodevoli". "Più pericolosa della lupara bianca - prosegue - è la capacità della 'ndrangheta di confondere, di mescolare la mafia con l'antimafia, le guardie con i ladri, i giudici con gli affiliati. E' una tecnica, una strategia che la 'ndrangheta utilizza al pari delle stragi e degli attentati. E l'area dell'indistinto, quella zona grigia sospesa tra legale e illegale, in cui è difficile vedere bene cosa accade dentro, diventa irrimediabilmente nera. Non cadere nelle nuove e sofisticate trappole della 'ndrangheta, significa prioritariamente mantenere vigile e allenata la capacita' di analisi critica e l'abilità di decodificare i messaggi, non cedendo alle 'lusinghe' effimere e inconsistenti di certe mode e interrompendo la tendenza, spesso consolatoria e rassicurante, di un'informazione 'gossippara'".