Stefania Craxi a Catanzaro "Troppo rigore, poca equità"

28 apr 12 "Il Governo Monti è stato di necessità perché l'Italia era sull'orlo del baratro ed il suo esecutivo ha ridato credibilità al Paese. Ha iniziato il suo cammino dicendo che il giusto rigore deve affiancare l'equità. Il rigore lo stiamo vedendo ma l'equità non ancora". Lo ha detto il Presidente nazionale dei 'Riformisti-Italiani', Stefania Craxi, stamane a Catanzaro, a margine di una iniziative a sostegno del candidato a sindaco per l'area di Centro, Pino Celi. "La crisi italiana - ha aggiunto - non è solo economica ma si consuma a livello internazionale. In Italia alla crisi economica si affianca una di sistema e raggiungere la crescita bisogna rendere al Paese un sistema che funziona. Per fare questo bisogna combattere tutto ciò che deprime e impedisce lo sviluppo".

Legge elettorale. "Penso che una buona legge elettorale sarebbe quella a due turni". Lo ha detto il Presidente Nazionale dei 'Riformisti-Italiani', Stefania Craxi, stamane a Catanzaro. "Un primo turno proporzionale con sbarramento - ha aggiunto - ed un secondo turno che consente di preservare quello che gli italiani hanno chiesto e cioé scegliere la coalizione di governo. Ma vedo che sulla legge elettorale l'accordo tra i partiti è difficile e non vorrei mai che si trovasse una intesa per salvaguardare un sistema che è ormai agonizzante".

Partiti. "Lo spettacolo che abbiamo avuto in questi mesi non è stato bello. Abbiamo avuto un parlamento di cui spesso ci siamo vergognati. E questo, in aggiunta ai tanti sprechi, ha sollevato il vento dell'antipolitica. Un vento legittimo ma al quale non ci si deve arrendere". Lo ha detto Stefania Craxi stamane a Catanzaro. "Credo - ha aggiunto - che bisogna ripristinare il primato della politica. Una politica che non parli, come dicono demagoghi e populisti, alla gente ma una politica che si assume le responsabilità e capace di parlare ad ogni singolo individuo in modo che nessuno resti indietro. Serve quindi una politica capace di parlare di merito, di dovere e di responsabilità avendo l'autorevolezza di farlo".