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    Elezioni Comunali Catanzaro, dichiarazioni

     

     

    Elezioni Comunali Catanzaro, dichiarazioni

    17 apr 12 Il candidato sindaco di Catanzaro Sergio Abramo ha reso noto, in un comunicato, di avere deciso di non partecipare ad una tribuna elettorale della Rai "indignato dal comportamento di Salvatore Scalzo" e "dopo avere atteso per tre quarti d'ora il candidato del centrosinistra". La tribuna elettorale si è comunque svolta regolarmente senza il candidato sindaco del centrodestra. "La serietà e il rispetto per gli altri - sostiene Abramo - sono dei valori importanti non solo nella vita ma soprattutto quando si vuole amministrare un'istituzione democratica. Fare il sindaco non è un gioco da ragazzi.Occorre essere persone capaci di tenere fede agli impegni che si prendono prima con i cittadini e poi con se stessi. Proprio perché sono abituato ad essere una persona seria e rispettosa degli altri ho deciso, oggi, di non partecipare alla tribuna elettorale in onda negli studi Rai 3 Calabria di Cosenza, dopo avere atteso, per ben tre quarti d'ora, che Salvatore Scalzo si facesse vivo per partecipare alla trasmissione". "Considero un tale comportamento - prosegue Abramo - ineducato non solo nei miei confronti ma anche nei confronti degli altri candidati a sindaco, Pino Celi e Antonio Carpino, presenti tutti con un adeguato anticipo rispetto all'orario di inizio della tribuna elettorale. La mia decisione di non aspettare l'arrivo del candidato del centrosinistra è dovuta al fatto che per gli appuntamenti che avevo in agenda, un'ulteriore attesa, avrebbe significato avere lo stesso atteggiamento irrispettoso tenuto da Salvatore Scalzo. Al candidato del centrosinistra voglio dire, quindi, che fare il sindaco è una cosa seria, molto seria e non può essere vista come un gioco. Ma, evidentemente, il buon giorno si vede dal mattino". "Per questa incresciosa vicenda - sostiene ancora Abramo - voglio esprimere la mia solidarietà ai giornalisti della Rai il cui lavoro è stato mortificato dal comportamento oltremodo ingiustificato di Salvatore Scalzo che ha superato ogni limite di tolleranza. Evidentemente il candidato del centro sinistra ha ancora molto da imparare su come ci si comporta. La sintesi di tutto ciò che è accaduto, è che il candidato Scalzo non ha nemmeno la più pallida idea della buona educazione e, conseguentemente, di come si amministra, non dico una città, ma neanche un condominio"

    "Abramo parla di rom e legalità ma ci spieghi la sua delibera da sindaco a favore di 'Toro seduto'. Si tratta della delibera di giunta 586 del 10 novembre 1999". E' quanto si afferma in una nota dell'associazione Ulixes. "Il candidato del centrodestra - prosegue la nota di Ulixes - che sta cercando di copiare l'attività nelle periferie del candidato sindaco Salvatore Scalzo, ha svolto un incontro propagandistico in un quartiere periferico dichiarando tra le altre cose che occorrono impegni concreti e assunzione di responsabilità per quei territori. Questa sembra tanto una autodichiarazione di colpevolezza perché sicuramente l'esistenza di territori 'non luoghi', privi di servizi, dove i cittadini sono vessati da sacche criminali è anche e soprattutto responsabilità di chi questa città da ex sindaco, come Abramo, l'ha governata per dieci anni. Ed è veramente stupefacente quando Sergio Abramo parla di legalità e 'ndrangheta legata alla presenza di insediamenti rom. Stupefacente perche' al di là della criminalizzazione tipica elettorale del fenomeno, Abramo dimentica la sua delibera di Giunta numero 586 del 10 novembre 1999 della quale molto negli anni si è discusso sulla stampa". "Delibera da ex sindaco - è scritto ancora nella nota - con la quale concedeva un'area di 600 metri quadri, di proprietà comunale, per installare l'abitazione di una famiglia nomade. Il beneficiario era un rom noto alle forze di polizia e alle cronache giudiziarie perché coinvolto nell'operazione 'Revenge' coordinata dalla Dda: per gli inquirenti e per la Commissione parlamentare antimafia sarebbe uno dei capi della criminalità rom di Catanzaro. All'epoca il Comune, guidato da Abramo, dispose un contributo economico, concesso dalla Regione, finalizzato all'acquisto di prefabbricati per la sistemazione alloggiativa di famiglie nomadi residenti. Un finanziamento che in altre città è stato utilizzato per creare campi rom quantomeno degni di un paese civile. Già prima della discussa delibera, la Giunta catanzarese aveva utilizzato quei fondi per acquistare tre alloggi prefabbricati per la sistemazione di due famiglie rom prima allocati abusivamente a Catanzaro Lido nell'area di proprietà dell'amministrazione provinciale e della Regione, destinata ad area attrezzata polivalente. Uno dei prefabbricati venne installato nell'accampamento nomade di via Stretto Antico. Gli altri due, invece, rientrano nella famigerata delibera. Per quest'ultimi l'ufficio patrimonio ha indicato un'area sita in località Aranceto. Un'area di 600 metri quadrati. Con quella delibera inoltre si impegnava il Comune a porre in essere quanto necessario per la sistemazione alloggiativa del nomade". "Un bel modo - riporta ancora la nota - per Abramo di integrare la comunità rom e di risolvere il problema legalità. Abramo risponda su toro seduto"

    "Esistono due centrodestra in campo e questo è chiaro fin da quando Michele Traversa era sindaco ed è per questo che le dimissioni da sindaco dell'on.Traversa erano e restano una questione centrale": così il candidato sindaco del centrosinistra a Catanzaro, Salvatore Scalzo, ha risposto ad un interìvista. "Se mi si chiede - ha in particolare detto Scalzo oggi pomeriggio - se le dimissioni dell'on.Traversa siano o no importanti io rispondo che si tratta di una questione centrale. E lo dico perché è ormai chiaro a tutti che non solo in questa campagna elettorale ci sono in campo due centrodestra. Questo, in verità, era sufficientemente chiaro anche quando l'on.Traversa era sindaco di questa città e si è poi appalesato definitivamente con le sue dimissioni. I fatti sono politici e sono chiari e davanti agli occhi di tutti: ci sono due modi di fare la politica e di intenderla dentro il centrodestra, uno rispettoso dei suoi valori ma anche dell'avversario, che non ha interessi particolari o occulti da difendere e poi ce n'é un altro di centrodestra, di cui Abramo é espressione, ripiegato su interessi particolari, che ha enormi responsabilità sullo stato di Catanzaro e che per ultimo in questa campagna elettorale cerca di delegittimare e aggredire l'avversario e non ha un programma da proporre". Per Scalzo "questo modello è imploso ed è arrivato alla candidatura impresentabile di Abramo. E' del tutto evidente che la battaglia che stiamo conducendo, proprio per questi motivi, é più grande rispetto ad una riduttiva contrapposizione destra-sinistra perché io ritengo che una parte del centrodestra e del suo elettorato capisce che è il momento di voltare pagina e di farla finita con un certo modo di fare politica e soprattutto con una continua aggressione e un tentativo di delegittimare l'avversario. C'e un discrimine che taglia netto il modo di intendere la politica, l'amministrazione, il bene di Catanzaro ed è per questo motivo che siamo scesi nuovamente in campo, perché stavolta è giunta l'ora di pensare a Catanzaro e non agli interessi meschini di singoli"

    "Non rimane che sorridere amaramente per l'allucinante spettacolo offerto da Sergio Abramo questa mattina nella sede regionale della Rai a Cosenza". E' quanto afferma, in una nota, Salvatore Scalzo. "Una manciata di minuti di ritardo, causati dal protrarsi di una iniziativa pubblica nel quartiere Piterà, il quartiere dove é nato mio padre e in cui ho fortemente voluto esporre personalmente il nostro programma elettorale - prosegue Scalzo - non possono in alcun modo giustificare la furiosa reazione di Abramo, letteralmente fuggito dalla sede Rai regionale urlando contro tutto e contro tutti, mentre tutti gli altri candidati, essendo pienamente coscienti dei ritmi frenetici della campagna elettorale, hanno tranquillamente compreso la situazione. Mi pare evidente, quindi, che da parte di Abramo si stia cercando di strumentalizzare nella maniera più bieca la situazione". "Concludo ringraziando pubblicamente per la disponibilità e la comprensione tutto il corpo redazionale della Rai e gli operatori - sostiene ancora Scalzo - ai quali il ritardo, preannunciato con congruo anticipo, non ha creato alcun problema organizzativo. Colgo questa occasione per scusarmi con loro pubblicamente dopo averlo già fatto in privato".

    "La decisione di sorteggiare tutti gli scrutatori per le elezioni dei prossimi 6-7 maggio segna un cambiamento di rotta". Lo afferma in una nota il segretario cittadino di Catanzaro dell'Udc, Gianluca Tassone. "Ringrazio tutte le forze politiche - aggiunge - che si sono impegnate perché ciò accadesse, in modo particolare ringrazio il candidato a sindaco dell'area di centro per aver sostenuto apertamente il sorteggio degli scrutatori. Con questa scelta si é dato un segnale di trasparenza e legalità in una campagna elettorale che ha segnato momenti di poco civili e poco trasparenti"

    "La calorosissima accoglienza che il quartiere Corvo ha riservato ieri a Sergio Abramo ha dato fastidio a Scalzo e soprattutto a qualcuno dei suoi supporters. Per esempio a Vincenzo Capellupo, presidente dell'associazione Ulixes, il quale, evidentemente, non riesce a spiegarsi l'entusiasmo con cui anche i cittadini di quel quartiere hanno accompagnato la visita di Abramo, il suo discorso, interrotto più volte da applausi scroscianti, e le misure che il candidato del centrodestra ha annunciato per riportare a nuova vita un nucleo urbano che era stato emblema di buona amministrazione prima che la giunta Olivo e il centrosinistra subentrassero al governo cittadino. Spieghiamo a Capellupo che l'affetto che ha circondato Abramo nel corso della presentazione della sua lista é il riconoscimento e la gratitudine dell'intero quartiere alla dedizione con cui, a suo tempo, l'ex sindaco si era dedicato per trasformare una zona desolata, priva di strade, di marciapiedi e di spazi sociali, in un luogo civile. Che cosa sia ridiventato oggi il Corvo dopo cinque anni di malgoverno è sotto gli occhi di tutti: il quartiere è assediato dall'immondizia, il bellissimo parco giochi che allietava i bambini di quell'agglomerato urbano è andato in rovina, le erbacce hanno invaso le strade e i marciapiedi. In quanto alle abitazioni prefabbricate per i nomadi residenti costruite in località Aranceto grazie ai fondi concessi dalla Regione Calabria negli anni della sindacatura Abramo, noi le definiamo opere di civiltà, condotte nella massima trasparenza, come gli accertamenti giudiziari hanno evidenziato. Era l'unico modo, quello che allora fu adottato, per dare una sistemazione dignitosa a quei nomadi della baraccopoli indecente che a quel tempo si estendeva dalla piccola altura del sovrappasso Nalini, all'area nella quale oggi sorge il Polifunzionale Magna Graecia. Senza quella operazione la città non avrebbe avuto né l'una, né l'altra opera, e sarebbe rimasta priva di una struttura di grande importanza strategica per il quartiere marinaro che ha ospitato nel corso degli anni grandi eventi di livello internazionale. E' stata un'operazione meritoria e dal grande impatto sociale che ha consentito di trovare un'adeguata soluzione al problema dei rom allocati abusivamente e che le inchieste giudiziarie, dopo un'attenta analisi delle carte, hanno dichiarato priva di irregolarità. Tuttavia sul problema dei nomadi il centrosinistra ha la coscienza sporca e non riesce a risolvere il dilemma di cinque anni di governo che hanno lasciato i quartieri nel totale degrado e abbandono". Lo afferma il comitato elettorale di Sergio Abramo.

    Il sindaco candidato per l'Area di Centro Pino Celi ha incontrato il corpo docente dell'Accademia di Belle Arti di Catanzaro mentre era in corso l'Open Day 2012/Laboratori aperti. "L'occasione - è scritto in una nota - è stata propizia per approfondire il tema sospeso della localizzazione definitiva dell'Accademia, Istituto di alta formazione che a quaranta anni dalla fondazione non riesce ancora a trovare una sede idonea, consona al prestigio degli studi, adatta allo svolgimento delle attività formative e favorente l'integrazione feconda tra l'istituzione e la città". Celi ha evidenziato che "Catanzaro è una città ricca di fermenti intellettuali e culturali. E' necessario che i diversi contenitori si aprano al movimento artistico cittadino attraverso una attività permanente di laboratorio che trovi nel momento espositivo il giusto riconoscimento pubblico. La politica è stata finora più attenta al grande evento di prestigio e meno attenta nel valorizzare le grandi energie culturali evidenti in un città che vanta notevoli tradizioni nelle arti e nell'artigianato artistico". "Duole vedere ancora una volta - prosegue - l'Accademia dovere adattarsi a soluzioni di ripiego dettate dalla emergenza, pur nella grande dignità dei docenti, degli insegnamenti e degli studenti. L'Accademia di Belle Arti deve rappresentare punto di massima espressione e di autorevole conferma delle attitudini culturali cittadine. Per farlo deve vedersi assegnata una sede prestigiosa nel centro cittadino, che anche nel corredo architettonico possa rappresentare attrazione per i giovani studenti e appagamento di un pubblico culturalmente adulto. Non mancano in città immobili di prestigio adeguati e che saranno ancora di più valorizzati come sede della Accademia di Belle Arti di Catanzaro".

    "Sul ritardo, ben tre quarti d'ora e oltre, con cui si è presentato negli studi di Rai 3 di Cosenza, Scalzo tenta non solo di minimizzare adducendo scuse da scolaretto, ma cerca in tutti i modi di rivoltare la frittata". Lo afferma, in una nota, il Comitato elettorale di Sergio Abramo. "Tre quarti d'ora e oltre di ritardo, accumulati dal candidato del centrosinistra prima di presentarsi negli studi Rai di Cosenza per partecipare ad una tribuna politica con gli altri candidati a sindaco - prosegue la nota - non sono una manciata di minuti, ma un vero e proprio sberleffo, peraltro gratuito, ai suoi colleghi. Anche Abramo, prima dell'impegno in Rai, in agenda aveva altri incontri importantissimi. Li ha disdetti. Ciò per essere puntuale e, soprattutto, per non rischiare di offendere, con un eventuale ritardo, la sensibilità degli altri candidati, Scalzo compreso. Ripetiamo: il comportamento di Scalzo è stato irrispettoso e maleducato e il suo tentativo di giustificare ciò che è accaduto, con il protrarsi della presentazione del proprio programma a Piterà, é tanto ingenuo quanto maldestro e mortifica l'intelligenza altrui. Ecco che cosa è allucinante: la presunzione e la sicumera unite alla scarsa considerazione degli altri. Scalzo, infatti, nel tentativo di imbrogliare le carte, dice anche le bugie sul comportamento di Abramo al momento di lasciare gli studi della Rai. Si tratta di vere e proprie enormità. Lo immaginate un Sergio Abramo che si infuria e, addirittura, dopo aver atteso per 45 minuti e più, 'letteralmente fugge per non incontrare Scalzo'?". "Ciò che ci si attende ora da parte di Scalzo - conclude la nota - è solo un atto di cortese educazione: chieda semplicemente scusa ad Abramo".

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