Gallo "Un patto per la crescita e l'occupazione anche in Calabria" - Nuova Cosenza Quotidiano d'informazione della Calabria

Gallo "Un patto per la crescita e l'occupazione anche in Calabria"

28 lug 11 "Le organizzazioni imprenditoriali e sindacali preoccupate per il recente andamento dei mercati finanziari e per la crisi internazionale in un comunicato stampa congiunto hanno chiesto un patto per la crescita che assicuri la sostenibilità del debito e la creazione di nuova occupazione". A sostenerlo Vincenzo Gallo, già assessore al welfare del Comune di Cosenza, in una dichiarazione. "Per evitare che la situazione italiana divenga insostenibile – è scritto nel comunicato - occorre ricreare immediatamente nel nostro Paese condizioni per ripristinare la normalità dei mercati finanziari con un immediato recupero di credibilità nei confronti degli investitori. A tal fine si rende necessaria una grande assunzione di responsabilità da parte di tutti ed una discontinuità capace di realizzare un progetto di crescita nel nostro paese… che coinvolga tutte le parti sociali". Il documento è sottoscritto da ABI, Alleanza cooperative italiane, CGIL, CIA, CISL, Coldiretti, Confagricoltura, Confindustria, Rete Imprese Italia, UGL, UIL. Mi sembra un atto di grande rilievo che forse arriva in ritardo. Si sarebbe dovuto contrastare con forza la politica dei tagli lineari ed indiscriminati di Tremonti dall'inizio, perché non solo è iniqua ma è anche fortemente depressiva. Se non si intende considerare questa presa di posizione un atto di sfiducia è se non altro una forte sollecitazione al governo a cambiare strategia, ritenuta inadeguata anche dai mercati internazionali, per lanciare un grande patto per lo sviluppo. All'iniziativa delle forze sociali a livello nazionale mi auguro possano seguire analoghe prese di posizione a livello regionale e locale, evitando ancora facili ed inutili ottimismi e puntando invece su un ampio confronto per favorire un aumento degli investimenti pubblici e privati, locali ed esterni. Ciò per contrastare una disoccupazione allarmante ed una povertà ormai diffusa, soprattutto al Sud".