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    Provincia Cosenza contraria a piano ridimensionamento scuola

     

     

    Provincia Cosenza contraria a piano ridimensionamento scuola

    01 ago 11 Nei giorni scorsi si è svolto a Catanzaro un incontro tra l'assessore regionale alla Cultura Mario Caligiuri con i rappresentanti delle cinque Province calabresi per discutere sul Piano di Dimensionamento Scolastico. Sulle novità emerse nel corso della riunione si è espressa oggi la Giunta provinciale di Cosenza, riunitasi sotto la presidenza di Mario Oliverio, "che ha manifestato all'unanimità - è detto in un comunicato - forte contrarietà e disappunto sulle disposizioni emerse al termine della riunione svoltasi a Catanzaro". "Sono assolutamente non condivisibili, è stato più volte sottolineato nel corso dei lavori dell'Esecutivo Provinciale - prosegue la nota - le disposizioni urgenti per la stabilizzazione finanziaria emanate dal Governo Nazionale che, a decorrere dall'anno 2011-2012, riguardano in particolare l'aggregazione della scuola dell'infanzia, della scuola primaria e della scuola secondaria di primo grado in istituti comprensivi, con la conseguente soppressione delle istituzioni scolastiche autonome costituite separatamente da direzioni didattiche e scuole secondarie di primo grado". "Altrettanto non condivisibile - è detto ancora nel comunicato - è il fatto che gli istituti comprensivi, per acquisire la propria autonomia, debbano essere costituiti da almeno mille alunni, ridotti a cinquecento per le istituzioni ubicate nelle piccole isole, nei comuni montani e nelle aree geografiche caratterizzate da specificità linguistiche. Con questi accorpamenti si perderanno ulteriori posti di lavoro del personale amministrativo della scuola. Tutto ciò non può più essere tollerato. Nei prossimi giorni incontreremo i rappresentanti sindacali per avviare, insieme a loro, un confronto serrato su questa problematica che, ancora una volta, penalizza il mondo scolastico che, invece, dovrebbe rappresentare il fiore all'occhiello di ogni comunità. La scuola non può continuare a pagare per tutti, soprattutto in una regione come la nostra, in cui essa svolge un ruolo fondamentale per la crescita umana e civile delle nostre popolazioni e, soprattutto, funge da presidio democratico nei piccoli comuni e nei centri montani, assai distanti dai centri più grandi ed importanti. L'innalzamento dei parametri per l'autonomia scolastica va proprio verso una forte penalizzazione dei comuni montani. Il rischio è quello di formare plessi troppo distanti dalle sedi centrali, con conseguenti difficoltà di rapporto tra dirigenza, docenti, famiglia e alunni". "Se dovessero prevalere queste disposizioni -ha concluso l'assessore provinciale alla Cultura, Maria Francesca Corigliano- l'intero territorio provinciale e regionale calabrese subirebbe un forte ed intollerabile depauperamento culturale con gravissime conseguenze sia sul piano della formazione delle coscienze che sul definitivo spopolamento dei piccoli centri e dei comuni montani. In questo senso invitiamo il Presidente Scopelliti, l'assessore Caligiuri, la Giunta e il Consiglio regionale calabrese a contrastare con forza, anzicché assorbire acriticamente, un disegno che penalizza fortemente le nostre popolazioni e i nostri territori". Cosenza, 01-08-2011 L'Ufficio Stampa "La scuola - ha detto l'assessore Caligiuri - è una priorità nell'agenda politica del Presidente Scopelliti. Proprio per questo abbiamo lavorato dai primi giorni dell'insediamento, insieme alle cinque Province e all'Ufficio scolastico regionale, per arrivare per tempo e gradualmente a una possibile condivisione per migliorare, pur tra le tante difficoltà, la qualità dell'educazione". Durante l'incontro sono stati affrontati i temi del mantenimento delle autonomie, della razionalizzazione dei plessi scolastici e della riorganizzazione dell'offerta formativa. Inoltre, sono state ulteriormente chiarite e definite le modalità di attuazione del dimensionamento e dell'attivazione dei nuovi indirizzi formativi, con l'obiettivo di armonizzare e rendere omogenei i cinque piani provinciali e garantire il più possibile la qualità dell'offerta formativa calabrese.

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