Censore: "Affermazioni Gasparri ledono dignita'" - Nuova Cosenza Quotidiano d'informazione della Calabria

Censore: "Affermazioni Gasparri ledono dignita'"

08 ott 10 ''In Calabria, decidere di camminare con la schiena dritta, decidere di scrivere senza tacere equivale ad essere a rischio incolumita'; equivale a diventare facile bersaglio di una criminalita' becera e arrogante''. E' quanto afferma Bruno Censore, consigliere regionale del PD e Vicepresidente della Commissione regionale antimafia ''commentando - riporta una nota - l'attacco che il presidente dei senatori Pdl, Maurizio Gasparri, ha sferrato contro la trasmissione Annozero''. ''D'altronde, negli ultimi anni - prosegue Censore - dati statistici alla mano, nella nostra regione si e' registrato un altro, l'ennesimo primato negativo: 26 sono stati i casi di minacce di morte pervenute ai giornalisti calabresi. Cronisti intimiditi, minacciati e adesso anche oltraggiati da chi, pretendendo di controllare la comunicazione, non ha mai celato la sua propensione alla bieca censura. Gasparri, che e' stato anche Ministro alle Comunicazioni, dovrebbe sapere che la Rai, e quindi il servizio pubblico, non puo' abdicare ai propri doveri di fornire pluralita' di informazione. Comprendo benissimo che Gasparri vorrebbe una informazione riverente e servile al potere, ma non posso che biasimare le sue esternazioni che, oltre alla liberta' di informazione, ledono anche e soprattutto la dignita' e la professionalita' dei cronisti calabresi, i quali, appunto per non essere stati mai servili e per essere quotidianamente impegnati in difesa della convivenza civile, sono stati intimiditi e minacciati''. ''Al tempo stesso - conclude Censore - stigmatizzo con forza e decisione qualsiasi tentativo messo in atto per condizionare la stampa calabrese che rappresenta un bene da tutelare, sempre e ad ogni costo''