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    Il dibattito in Consiglio

     

     

    Il dibattito in Consiglio

    19 mag 10 Il primo ad intervenire nel dibattito per il programma presentato dal Presidente Scopelliti e' stato Nino De Gaetano, capogruppo della Federazione della Sinistra, che ha definito ''importante, in questo inizio di legislatura, dare dei segnali forti di cambiamento''. De Gaetano nel dirsi d'accordo su alcuni aspetti indicati da Scopelliti, ha inteso ''segnalare'' al Presidente della Giunta ''alcune questioni non meno importanti''. Il primo la sanita', e ''sul lavoro della societa' che da due anni viene lautamente pagato dalla regione e dal Governo per determinare l'esatto ammontare del debito''. ''Avevo, poi, apprezzato, in campagna elettorale il suo annuncio di abolire il ticket sulla sanita', una misura che in Calabria grava sulle fasce piu' deboli della societa'. Saremmo disposti ad accompagnare una decisione in tal senso del Consiglio - ha aggiunto De Gaetano - ricordando che c'e' gia' una proposta di legge del gruppo regionale. Secondo punto indicato da De Gaetano, l'aumento dell'Irpef che gravera' sui cittadini calabresi. ''Non possiamo permetterci misure come queste - ha dichiarato il capogruppo della FdS - invitanto Scopelliti ad un intervento sul Governo nazionale, ''che finora ha sempre dimostrato di saper trovare i soldi, come nel caso del Fondi Fas utilizzati per le quote latte''. De Gaetano ha esortato ad avere ''attenzione alla definizione del Federalismo Fiscale, che cosi' come annunciato colpirebbe in maniera massiccia le regioni meridionali, e ridurrebbe la Calabria in disastrose condizioni''. Poi, il lavoro, che secondo De Gaetano ''e' il punto principale sul quale bisogna muoversi, lavorando in due direzioni. Dare risposte alla grave crisi economica, con soluzioni come quella del salario sociale, gia' avviato da Campania e Lazio, magari utilizzando i fondi Fas, secondo le indicazioni che ha dato l'Unione Europea. Secondo, ''aggredire la precarieta', punto peraltro non toccato nella sua relazione'' - ha sottolineato De Gaetano rivolto a Scopelliti. ''Occorre invece un intervento per azzerare il precariato in Calabria, perche' altrimenti vorra' dire fra qualche anno ritrovare famiglie che si troveranno al di sotto della soglia di poverta'''. Sulla burocrazia. ''Bisogna cambiarla radicalmente - ha detto De Gaetano - altrimenti anche le migliori idee della Giunta regionale rischiano di diventare lettera morta, rompere quei processi che strozzano le imprese calabresi''. Nell'annunciare, in conclusione, ''una opposizione seria, coerente e dura'', De Gaetano si e' soffermato sul tema della lotta alla criminalita' organizzata ''contro la quale - ha detto - bisogna fare fronte comune , dare sostegno alle associazioni la combattono, essere accanto a chi ha il coraggio di denunciare e di opporsi alla illegalita'''. Di ''fase decisiva'' per la Calabria ha parlato Candeloro Imbalzano, definendo ''un privilegio far parte della istituzione consiliare e poter, quindi, contribuire al miglioramento delle condizioni di vita dei calabresi. Reputa doveroso mettere al servizio della comunita' il bagaglio delle proprie esperienze, per sfruttare appieno questa chance per il nostro territorio. ''Sulla sanita' e' ora di passare dalle parole ai fatti'' - ha proseguito - E' l'ora delle decisioni, quelle che nei cinque anni passati, sono state rinviate nel tempo''. ''Siamo consapevoli delle difficolta' che ci aspettano, ed il risultato e' tutt'altro che scontato - ha proseguito Imbalzano - per raggiungere il quale non basta solo la buona volonta'. I calabresi vivono una grande frustrazione. Il nostro impegno e' quello di trasformare questa frustrazione e questa rabbia in un qualcosa di diverso, in vere opportunita' per tutti''.

    Il capogruppo di Idv, Giuseppe Giordano, ha detto che ''noi dell'Italia dei Valori abbiamo fatto una battaglia per il cambiamento. I Calabresi hanno dato fiducia alla nostra coalizione. Nel programma esposto dal Presidente non ci sono le risposte alle promesse fatte in campagna elettorale. Italia dei Valori e' per la discontinuita' e per una politica che vada ad incidere in quei settori dove per troppo tempo quest'aula non ha saputo dare delle risposte. Ci aspettiamo che si metta fine alla vecchia logica di fare politica riempiendo le sede regionale di tifosi, e' necessario dare immediata priorita' alle competenze e alla meritocrazia. Per quanto riguarda la sanita', credo che il problema non si risolva indicando le colpe altrui e non risieda solo nei problemi del piano di rientro, ma e' atavico''. ''Il 70% del bilancio regionale - ha aggiunto - e' fagocitato dalla sanita' e blocca le risorse che potrebbero essere destinate allo sviluppo per le iniziative sul lavoro, sui trasporti e le infrastrutture di cui ha tanto bisogno la nostra realta'. Oggi viene presentato il conto che politicamente e' stato pagato dal partito democratico mentre quello economico verra' pagato dai Calabresi. Nelle linee programmatiche non c'e' traccia su come il Governo Regionale incidera' per eliminare gli sprechi, le inefficienze e anche le commistioni e le corruzioni che si sono create in questo comparto. I Calabresi non devono subire ne' praticare la migrazione sanitaria che e' indecorosa per la nostra Regione e che costa piu' di duecentocinquanta milioni di euro non per incidere sulle patologie pesanti ma su quelle correnti. E' gravissimo che cio' accada. Come si vuole incidere sulla rete ospedaliera? Come creare quella governance che dovra' essere efficace dal punto di vista gestionale e programmatico? Bisogna intervenire in modo chirurgico e pensare ad un accorpamento delle Asl, pensare di mettere in discussione anche i consorzi Asi che hanno esaurito e non hanno creato quelle condizioni che dovevano realizzare nel tessuto produttivo regionale''

    "Preliminarmente mi dichiaro molto contento" - ha attaccato Agazio Loiero nel suo intervento in Consiglio regional rivolgendosi al Presidente Talarico - "per il rispetto degli orari di lavoro, cosa alla quale non eravamo più abituati. Le Istituzioni devono essere regolate da norme ferree, anche per quanto riguarda gli orari". Loiero si toglie qualche sassolino dalle scarpe ovviamente riferendosi ai ritardi di Bova nella passata legislatura. "Sulla Calabria" - ha detto Loiero in Aula attaccando ancora una volta i media - "si è abbattuta la violenza dei media che imperversano e che portano ad un indebolimento generale e di conseguente perdita di peso specifico". Poi, rivolgendosi a Scopelliti, ha dichiarato che l'80% del buco della sanità "è addebitabile alla Giunta precedente alla mia, della quale lei faceva parte". A questo punto Scopelliti ha sorriso facendo eloquenti gesti con le mani tendenti a sottolineare la non condivisione di quanto detto dal suo predecessore il quale si è irrigidito: "Presidente, non faccia gesti, alla Gasparri" - si è irrigidito Loiero -"in quest'Aula c'è bisogno di interlocuzione civile". "In Calabria quando si infrangono interessi particolaristici" - ha poi aggiunto - "la gente ti lascia solo, perchè la Calabria è il prodotto dei particolarismi", "Dire che la Calabria è all'anno zero" - ha detto ancora Agazio Loiero nel suo intervento in Consiglio regionale - "è una bugia, abbiamo fatto tante cose, ma dal 17 dicembre, data di approvazione del paino di rientro, non potevo cambiare tutto. Temo, piuttosto" - ha concluso Loiero - "che, a proposito dei fondi Fas, il Governo abbia speso altrove i fondi che toccano a noi. Le uniche risorse vere che abbiamo" - ha chiarito l'ex governatore - "sono i Fondi europei che invito a non toccare per non buttar via un lavoro certosino che abbiamo già fatto"

    "L'Anas è un ente che andrebbe eliminato dalla faccia delle terra" ha dichiarato il consigliere regionale Sandro Principe nel suo intervento in Consiglio regionale relativo al dibattito sul programma di Governo argomentando sulle difficoltà nel settore trasporti calabrese

    "Il problema-sanità non sta solo nei conti" - ha detto in Aula il capogruppo del Pdl, Luigi Fedele - "Non per amore di polemica fine a se stessa, ma vorrei ricordare a Loiero che il debito è triplicato sotto la sua presidenza. Dire che siano stati votati i bilanci di Asl ed aziende ospedaliere significa forse che i bilanci erano veritieri?. I prossimi dieci anni saranno certamente fondamentali per la Calabria e il mio augurio al Presidente Scopelliti ed alla sua Giunta, ed il mio impegno e quello della maggioranza, è di potere tra cinque anni, presentarsi ai calabresi con un congruo elenco di cose risolte”.

    "In che tempi i calabresi, quelli non raccomandati da nessuno" - ha chiesto Giuseppe Bova a Scopelliti - "riusciranno ad avere risposte concrete, a partire dalle emergenze?. Ogni idea di sviluppo" - ha chiarito Bova - "è frenata dai diktat di un convitato di pietra al Governo centrale che blocca ogni movimento in tal senso" ha detto Bova riferendosi chiaramente alla Lega nord. "Dieci anni di governo di centro destra" - ha sottolineato Bova - "ci sono già stati, nelle due legislature che precedettero l'esperienza Loiero e quell'esperienza fu bocciata clamorosamente dalla gente. Certo i calabresi hanno completamente rovesciato i dati elettorali del 2005, ma siamo sicuri che si sia trattato soltanto di mancanza di risposte? Un voto dato per il cambiamento o non anche il tentativo di non perdere vecchi privilegi?”. Giuseppe Bova, inoltre, ha sottolineato l’assenza di una attenzione nazionale verso la Calabria, “poiché al Governo siede un convitato di pietra che, a fronte di un Paese che non cresce, rivendica comunque più risorse. Si da più risorse a chi sta meglio”. Bova, infine, ha affermato che” ci misureremo con chiarezza e secondo coscienza votando contro o a favore solo ispirandoci agli interessi dei calabresi”

    In apertura di intervento Carlo Guccione ha dedicato “un pensiero alle famiglie dei due soldati italiani caduti in Afghanistan. L’emblema - ha detto - dell’impegno che l’Italia sostiene nel mondo, che per gran parte è sangue di questo Mezzogiorno”. “Ho dato attento ascolto alla relazione del Presidente - ha poi proseguito Guccione - ma devo innanzitutto sottolineare che il voto dei calabresi è stato molto chiaro. La vittoria del centrodestra è stata chiara e diffusa. Pesante la sconfitta del centrosinistra. Adesso siamo impegnati a capirne le ragioni. Con questo - ha aggiunto il consigliere regionale Pd - non vogliamo sottrarci alle nostre responsabilità. Anche perché la situazione non è affatto facile. Anzi alla luce delle vicende internazionali di queste ultime settimane, anche l’Europa vive una crisi difficilissima. Per questo - ha annunciato Guccione - non faremo mancare il nostro apporto”. Nel giudicare positivamente la riduzione dei costi della politica, Guccione si è detto pienamente d’accordo con l’idea di non prevedere la figura dei consiglieri supplenti. “Noi abbiamo ridotto di oltre 4 mln di euro il bilancio del Consiglio. Bisogna proseguire su questa strada”, ha esortato dimostrandosi molto critico nei confronti del centrodestra calabrese al quale ha chiesto “cosa si fa rispetto alla linea del Governo nazionale che ha cancellato il Mezzogiorno dalla sua agenda, sottraendo i fondi Fas, che per la Calabria ammontavano a 6,8 mld di euro, dirottati per finanziare iniziative del centro Nord. E allora - si è chiesto ancora Guccione - cosa si intende fare per impedire questo scippo ai danni della Calabria. Importanti risorse che sarebbero potuti essere destinati allo sviluppo, all’occupazione, alla realizzazione di grandi opere”. Sulla sanità, “credo - ha detto Guccione - che sia finito il tempo della demagogia. C’é un problema di interlocuzione della Calabria con il Governo che ha avuto comportamenti diversi tra le Regioni, intervenendo per il 70% sul debito sanitaria della Regione Lazio, per nulla in Calabria. Una regione - ha evidenziato - che non può essere lasciata sola. Rigore sì - ha concluso Guccione - ma assieme all’aiuto e con l’apporto delle risorse nazionali”. Nel corso del suo intervento in Consiglio regionale, il segretario del Pd calabrese, on. Carlo Guccione si è soffermato, in particolare, sul problema della tutela dell’ambiente, della qualità della vita e sull’ipotizzata riconversione a carbone della Centrale Enel di Rossano. “La Calabria - ha detto, tra l’altro, il Consigliere regionale del Pd - non può diventare la pattumiera dell’Italia. In questa prospettiva bisogna fare scelte precise, che vadano nella direzione della salvaguardia della qualità della vita e della salute dei cittadini, ma anche della difesa dell’inestimabile patrimonio naturalistico della nostra regione. Come calabresi non possiamo più assistere passivamente alla distruzione del nostro territorio e dell’ambiente, così come è avvenuto per anni a Crotone. Essi devono rappresentare una risorsa inestimabile per lo sviluppo e la crescita della nostra regione”. Guccione ha, quindi, chiesto al Governatore Scopelliti di farsi interprete rispettoso della volontà della stragrande maggioranza dei cittadini calabresi. “La richiesta dell’Enel di una riconversione a carbone della Centrale di Rossano - ha proseguito Guccione - non va assolutamente in questa direzione poiché essa rischierebbe non solo di compromettere la salubrità dell’ambiente di un’intera area, ma metterebbe a grave rischio lo sviluppo turistico, storico e monumentale della Sibaritide che, peraltro, è zona a vocazione prettamente agricola ed è sede dell’agroalimentare di qualità”. “La Giunta regionale da lei presieduta, pertanto -ha concluso l’on. Guccione- non può che ribadire la volontà già espressa dalle Giunte e dai Consigli regionali precedenti riaffermando il proprio “no” al carbone e a tutti quei materiali che sono incompatibili con uno sviluppo sostenibile e pienamente rispettoso delle vocazioni ambientali e naturali della nostra terra”

    Il Presidente del Consiglio regionale, Franco Talarico, ha sollecitato in Aula i gruppi "Partito Democratico", "Italia dei Valori" e "Misto" ad indicare il Capogruppo

     

     

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