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    Assemblea regionale dell’Api a Rende

     

     

    Assemblea regionale dell’Api a Rende

    15 mag 10 Si è svolta sabato mattina la prima parte dell’assemblea regionale di Alleanza per l’Italia nei locali del Museo del Presente. I lavori sono stati presieduti dal segretario organizzativo provinciale Francesco Attico che ha sottolineato il dato della scarsa affluenza al voto, i delusi dalla politica devono essere recuperati. E’ seguita l’illustrazione da parte del prof. Fabrizio Criscuolo delle basi per la formulazione dello statuto del partito che è in fase preparatoria. Per Criscuolo l’essenza del sistema organizzativo deve essere il valore della partecipazione e il principio ignaziano del discernimento. Numerosi sono stati gli interventi dei presenti nella seconda fase sul tema “tra club, primarie, partiti del territorio e movimenti leaderistici”, il dibattito è stato moderato dalla segretaria provinciale dei giovani di Alleanza per l’Italia Laura Venneri che ha fatto una veloce analisi dell’attuale panorama politico italiano. Di seguito sono intervenuti il dott. Attilio Aquino, l’assessore di Montalto Ingribelli, Elio Bozzo ed Emilio Sirianni. In particolare hanno partecipato al dibattito, come contributi esterni Fabrizio Falvo e Orlandino Greco. Ha concluso i lavori Serafino Conforti, responsabile regionale dell’organizzazione, che ha ripreso il tema del confronto. Per l’organizzazione politica Conforti si rifà ad un paragone del mondo della biologia, le cellule del corpo umano hanno una perfetta organizzazione che consente il controllo e la verifica costante di ciò che avviene creando una condizione di democrazia perfetta dove ognuno sa quello da fare e come farlo. Nella società civile, in particolare in politica, c’è bisogno di regole e certezze. L’organizzazione di un partito da’ il senso alla partecipazione democratica ed alle scelte programmatiche. Ed inoltre la crisi attuale del bipolarismo impone scelte organizzative che consentano il confronto. Per le prossime elezioni amministrative, ha concluso Conforti, è sul confronto che cercheremo le alleanze.

    Gli interventi: Durante l’assemblea regionale di Alleanza per l’Italia, nell’ambito del dibattito sulle forme di organizzazione politica, è intervenuto anche il vicepresidente del consiglio provinciale, leader dell’MPA Orlandino Greco che ha ricordato il valore della militanza nei partiti che rende liberi dal potere di condizionamento. Dinanzi all’antimeridionalismo del governo i sindaci, e in particolare i sindaci del sud devono avere maggiori poteri, per esempio egli come sindaco di Castrolibero pensa di fare un regolamento sugli appalti che privilegi le aziende da Roma in giù. Dobbiamo essere pronti a combattere su temi come i fondi FAS che non possono essere utilizzati per la sanità calabrese ma sono stati spesi per molte altre cose, come pagare le multe delle quote latte o per sistemare le autostrade del Nord. Orlandino Greco cita Voltaire, ricordando che si possono avversare le idee altrui ma si deve essere disposti a dare la vita per permettere a tutti di esprimere le proprie idee. L’altro contributo esterno ai lavori della mattina è stato offerto da Fabrizio Falvo vicepresidente del consiglio comunale di Cosenza e cofondatore di Generazione Italia, egli nella disamina della situazione dei partiti prima della seconda Repubblica ha evidenziato che non c’è mai stato un atteggiamento leaderistico ma in tutti i partiti c’era confronto aperto anche nel vecchio MSI. La scelta attuale di costituire circoli di Generazione Italia secondo Falvo permette un contributo critico ma costruttivo all’interno del pdl ma evidenzia nello stesso tempo la crisi del sistema dei partiti attuali. I circoli di Generazione Italia rappresentano la testimonianza per esprimere con coraggio la verità.

    L’assemblea API è ripresa nel pomeriggio per discutere sul tema ambiente. Diego Tommasi neo presidente dell’associazione Alleanza Ecologica ha denunciato le numerose infrazioni dell’Italia, ben quaranta, rispetto alle politiche ambientali per cui siamo costretti a pagare milioni di multe. La Regione non ha fatto abbastanza per stimolare la green economy per esempio sulle biomasse. Segue l’intervento di Maurizio Niccolai che ha fatto una serie di notazioni tecniche sui costi dell’inquinamento atmosferico che ricade su tutti gli italiani attraverso le prossime bollette. Provocatoriamente l’inquinamento atmosferico è sicuramente maggiore al Nord quindi le spese dovrebbero essere ripartite in maniera proporzionale in tema di federalismo. Il neo assessore regionale Michele Trematerra ritiene che non si può dire di no in assoluto al nucleare, bisogna educare al risparmio energetico con un diverso approccio. Segue l’intervento dell’assessore alla mobilità di Cosenza Agostino Conforti che ha rilanciato il progetto per avere Cosenza come centro regionale per lo scambio merci, idea che è stata raccolta da Tommasi come presidente Asi, e che verrà rilanciata con un protocollo d’intesa. Conclude i lavori sull’ambiente Franco Bruno: oggi la green economy vive di un fascino contingente, non si può guardare all’ambiente solo con dei parametri economici. Si tratta di un problema etico da affrontare. La produzione di energia in Calabria è di molto superiore al proprio consumo il resto viene esportata al resto dell’Italia e se la regione aumentasse il costo dell’energia esportata, la Calabria triplicherebbe il proprio PIL. Il modello culturale che si impone è dovuto alle distorsione del mercato è il modello culturale del consumismo e del consumare. Quello attuale invece è un modello che dispone di grandi mezzi di persuasione, costa di più il superfluo dell’essenziale. La seconda tavola rotonda sul ruolo dei cattolici e il Mezzogiorno ha visto gli interventi di Ninni Urso, Egidio Chiarella Sergio Principe che è intervenuto sui giovani e l’ importanza del lavoro, Pietro Perugini ritiene che l’esperienza del passato può valorizzare il futuro, Mario Maiolo sull’associazionismo, Salvatore Audia sull’ impegno dei cattolici negli enti locali, ha concluso l’on.le Linda Lanzillotta nel suo ruolo istituzionale di membro della commissione sul federalismo illustrando i guasti di questa impostazione della legge. Intanto è improponibile per la distorsione per il rapporto tra mezzogiorno e nord Italia e irrealizzabile per i costi.

     

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