Cisl "Dalla Regione nessuna risposta su Sviuppo Italia Calabria" - Nuova Cosenza Quotidiano d'informazione della Calabria

Cisl "Dalla Regione nessuna risposta su Sviuppo Italia Calabria"

28 lug 10 ''La Cisl e la Fiba Calabria, unitamente alle Rsa Fiba Cisl di Sviluppo Italia Calabria, sono costrette a prendere atto dell'assenza di risposta da parte del Governo regionale, benche' piu' volte sollecitato, riguardo le prospettive per i 140 lavoratori di Sviluppo Italia Calabria''. Lo affermano, in una nota congiunta, il segretario generale della Cisl Calabria, Paolo Tramonti; il segretario regionale, Rosy Perrone; il segretario generale della Fiba-Cisl, Calabria Angelo Missineo e quello della Rsa Fiba Cisl, Luigi Galizia. ''Non va dimenticato, inoltre - si aggiunge nel comunicato - che 12 lavoratori con contratto a tempo determinato hanno purtroppo visto non rinnovato il loro rapporto di lavoro. Nonostante la proroga concessa fino al 31 dicembre prossimo, infatti, si denuncia un preoccupante silenzio istituzionale, rotto solo da estemporanee dichiarazioni rilasciate a mezzo stampa, ma che al momento non hanno trovato riscontro in un tavolo di concertazione. A questo punto e' necessario che la Regione esprima chiaramente le proprie intenzioni, e, soprattutto, convochi le organizzazioni sindacali per arrivare ad una definizione condivisa della vertenza. Non e' piu' plausibile continuare a procrastinare una vicenda che dura da anni, con grave disagio da parte dei lavoratori, e con ricadute negative anche per gli utenti di Sviluppo Italia Calabria. e', infatti, giunto il tempo che in Calabria si mettano in atto politiche in grado di rilanciare lo sviluppo e l'occupazione. In quest'ottica non e' possibile rischiare che si disperda un patrimonio di professionalita', un know-how collaudato e consolidato, che possono essere proficuamente utilizzate in ambito di sviluppo territoriale e locale, come gia' avvenuto in passato''. ''Non vanno dimenticate, inoltre - sostengono ancora gli esponenti della Cisl - le responsabilita' esistenti a livello di Governo nazionale, che finora si e' limitato ad un atteggiamento 'pilatesco', con continui rinvii e senza affrontare direttamente ed in maniera risolutiva la problematica. Anche il socio di maggioranza, Invitalia, ha le sue responsabilita', non essendo ancora riuscito a dare attuazione al piano di riordino, perdurando nella sua incertezza gestionale e strategica e non trovando di meglio che addossare ai lavoratori la propria incapacita' di dialogare proficuamente con gli enti istituzionali''.