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      I BoCS Art oggetto di studio di un istituto scolastico di Cosenza

       

       

      I BoCS Art oggetto di studio di un istituto scolastico di Cosenza

      18 mar 19 "Il progetto BoCS Art del Comune di Cosenza rappresenta un caso di eccellenza che continua a suscitare molto interesse". E' quanto si afferma in una nota del Comune di Cosenza. "Dopo il Premio Smau del 2015 e l'attenzione di autorevoli testate specializzate - è detto nel comunicato - un ulteriore riconoscimento al progetto che ha consentito la realizzazione a Cosenza di 27 residenze per artisti provenienti da tutto il mondo per rendere vitale lo scambio tra arte, architettura, paesaggio e cultura, riqualificando il territorio, è venuto dal mondo della scuola e, in particolare, dall'istituto tecnico industriale 'Antonio Monaco' di Cosenza. Nell'ambito del più ampio progetto di didattica sperimentale Asoc (A Scuola di Open Coesione), rivolto alle scuole secondarie superiori e che promuove la cittadinanza attiva e consapevole favorendo la realizzazione, all'interno delle scuole, di attività di ricerca e monitoraggio civico dei finanziamenti pubblici attraverso l'uso dei dati in formato aperto, l'istituto Monaco ha attivato un team di studenti che ha svolto un attento lavoro di analisi e di sviluppo di senso critico, scavando all'interno della storia del progetto monitorato, per capire se i fondi con i quali l'opera è stata finanziata erano stati spesi in modo razionale e trasparente, con il risultato di far diventare i giovani cittadini coinvolti, attenti, attivi e responsabili". "L'attività svolta dal team di studenti del 'Monaco', coordinata dalla prof. Antonella Iannone e confluita nel progetto Riversaid 'BoCS Art', nome nato dall'incontro tra il termine inglese 'Riverside" (Lungofiume, il luogo dove si trovano i BoCS art) e la parola 'Aid' che significa 'aiuto' per indicare che sia il fiume Crati che l'area circostante hanno ancora bisogno di aiuto e di attenzione - si afferma ancora nella nota - è stata illustrata nel corso di un incontro tenutosi nell'aula magna dell'Istituto, nell'ambito della giornata nazionale della Pubblica Amministrazione, alla presenza del dirigente scolastico Giancarlo Florio, dell'assessore alla riqualificazione urbana del Comune di Cosenza, Francesco Caruso, del direttore dei lavori dei 'BoCS Art' Maddalena Fioriello e del dirigente del settore Cultura di Palazzo dei Bruzi Giampaolo Calabrese. L'incontro, cui ha partecipato anche Katia Bruno di 'Amici di Asoc', è stato moderato dagli stessi ragazzi del team". "Studiando e analizzando il progetto BoCs Art - é detto inoltre nella nota - gli studenti del 'Monaco' sono arrivati alla conclusione che quelle 'strane scatole' che si popolano di artisti hanno un grandissimo valore per il futuro della città, dal punto di vista culturale oltre che artistico, ma anche per incrementare il turismo e il relativo indotto. Non a caso le residenze artistiche sul Lungofiume sono state definite, nel corso dell'incontro, 'una vera scatola delle meraviglie'. "Con stupore e interesse - hanno affermato i ragazzi che hanno partecipato all'iniziativa - abbiamo potuto apprezzare il valore e l'innovatività del progetto. I BoCS Art sono un ottimo pretesto per far parlare nuovamente di Cosenza anche come città d'arte, anzi, come 'città per l'arte', dove i cittadini possono fruirne liberamente e respirarne la bellezza e la creatività. Durante l'incontro il team di studenti 'Riversaid' ha diffuso anche altri dati significativi. I progetti conclusi in Italia sono il 53%, in Calabria il 75% ed a Cosenza l'81%".

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