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      Presentata la notte dei ricercatori all'Unical

       

       

      Presentata la notte dei ricercatori all'Unical

      14 giu 18 Il 28 settembre 2018, all'Università della Calabria, in contemporanea con altre 300 università europee, si svolgerà la "Notte dei Ricercatori", l'evento dedicato a esperimenti 'hands-on', incontri con i ricercatori, conferenze a tema, presentazioni di libri e diverse attività culturali collaterali. Un modo per avvicinarsi e conoscere il mondo della ricerca e i ricercatori, persone ordinarie con un lavoro straordinario. "SuperScienceMe: Research in your Reach" è il titolo del progetto finanziato dalla Commissione Europea attraverso la call "European Researchers' Night" alla quale, dopo quattro edizioni di successo, l'Università della Calabria (coordinatore del progetto) ha partecipato in partnership con Università Magna Graecia, Università Mediterranea, CNR e Regione. "Il progetto calabrese - ha commentato il responsabile, Mario Ferraro - è stato selezionato tra i 128 presentati a livello europeo e scelto tra i 55 finanziati. Questo dimostra che si tratta di un buon progetto ed è un ottimo risultato per noi, che avremo a disposizione circa 200 mila euro". Alla conferenza stampa di presentazione del progetto erano presenti, tra gli altri, il Rettore, Gino Mirocle Crisci, e il presidente della Regione, Mario Oliverio. "Sono felice che la rete universitaria calabrese - ha detto il rettore Crisci - funzioni e quella di oggi ne è un'ulteriore conferma. Spero che i nostri studenti capiscano che anche in Calabria c'è la possibilità di specializzarsi e partecipare a progetti di ricerca di rilievo europeo".

      "La 'Notte dei Ricercatori' è un'occasione di festa, ma anche la proiezione di un percorso; le strutture di ricerca, le università come sedi della ricerca stessa, proiettano all'esterno, agli studenti, ed anche alle comunità, i risultati di un impegno scientifico e di un investimento rilevante. Questo significa mettere i semi di una consapevolezza più diffusa rispetto a quella che è l'importanza strategica dell'investimento nell'utilizzazione delle risorse in direzione della ricerca". Lo ha detto il presidente della Regione, Mario Oliverio, nel corso della conferenza stampa di presentazione della "Notte dei Ricercatori", in programma il 28 settembre. A precedere la Notte dei Ricercatori una serie di eventi tra i quali, il 2 settembre, "Discover Museums", che, in occasione dell'Anno Europeo del Patrimonio Culturale, avrà l'obiettivo di far scoprire le risorse storico-culturali della Calabria. "Nella costruzione del sistema universitario in Calabria - ha detto Oliverio - ci sono risultati importanti che si stanno realizzando, così come nel sistema della ricerca e nel rapporto fecondo con le istituzioni. Un fatto che non va minimizzato, come nel passato, quando c'era una separazione tra istituzioni e sistema universitario che ha comportato minore efficacia, minori risultati e ritardi. Nel mio programma ho assunto l'impegno di sostenere la ricerca ed il sistema universitario e di fare in modo che i nostri giovani potessero avere la possibilità di accedere agli studi universitari. In tre anni siamo passati dal 35% delle borse di studio al 100% perché abbiamo investito risorse destinate alla Calabria. Una scelta, questa, che ha portato non solo questo risultato ma, innestando un circuito virtuoso, un maggiore peso nel riparto del fondo nazionale". "Abbiamo investito anche nel settore della ricerca - ha detto ancora Oliverio - per consentire ai nostri giovani laureati di avere opportunità nella propria terra, evitare la fuga di intelligenze e competenze, ed in questa direzione stiamo lavorando. Di recente ho avuto un incontro con i vertici del Cnr per definire un nuovo accordo per gli investimenti. Ieri sono stato a Napoli, per un incontro tra i presidenti delle Regioni del Sud ed in quella sede ho posto la necessità di mettersi insieme per costruire un progetto positivo sul quale aprire un confronto con il resto del Paese, con il Governo e con le istituzioni comunitarie. Abbiamo deciso di definire un documento al quale lavoreremo, articolato su dieci punti. Uno fra questi riguarda il sistema universitario e la ricerca sul quale noi riteniamo che il sud e le sue università, i suoi centri di ricerca devono trovare un punto di sintesi, per costruire una proposta, attuare una sinergia per fare in modo che le risorse scientifiche, umane possano avere più peso, possano avere la considerazione che meritano a livello nazionale ed europeo. Divisi siamo una debolezza, ma uniti siamo una potenza". "Il fatto che già in Calabria sia stato realizzato il risultato di mettere insieme il sistema universitario, di mettere la marcia giusta al rapporto con le istituzioni, a partire dalla Regione che ha un ruolo di primo piano nella programmazione delle risorse, è significativo, positivo, e mostra i risultati" ha detto ancora il presidente della Regione, "che ad Arcavacata - é detto in un comunicato - ha voluto ancora una volta rimarcare i segni di una inversione di trend in atto, citando, fra l'altro, i dati del primo trimestre sulle esportazioni, che segnano per la Calabria un +34%". "Questa è la via - ha proseguito Oliverio - per costruire condizioni di crescita, perché stiamo puntando all'internazionalizzazione, stiamo sostenendo le imprese per la internazionalizzazione dei loro prodotti, come nel turismo" ha affermato ancora Oliverio, che ha parlato dei maggiori tour operator tedeschi che stanno investendo in Calabria, anche in questo caso invertendo la tendenza degli anni passati. "Lo sviluppo - ha sostenuto il Governatore - non si costruisce con la bacchetta magica, ma attraverso un percorso faticoso. Per noi più faticoso rispetto a quello di altre realtà perché dobbiamo, in più, sconfiggere stereotipi che hanno costituito un macigno che ha pesato e continua a pesare. La credibilità, per ridurre questo macigno è fondamentale. Oggi la stampa ha pubblicato i dati della spesa dei fondi comunitari delle regioni italiane: la Calabria è al quarto posto, al primo, rispetto alle altre regioni del sud. Siamo dunque sulla strada giusta e su questa bisogna insistere. Il sistema universitario e la ricerca in questa via hanno un ruolo fondamentale: senza la conoscenza, senza la proiezione sulla frontiera della scoperta attraverso la ricerca di sistemi più avanzati, di opportunità che possono essere utilizzate per la crescita e una migliore vita, non si va avanti".

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