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La BCC Mediocrati acquisisce un’opera di Maria Credidio
La BCC Mediocrati acquisisce un’opera di Maria Credidio 28 nov 17 Il Progetto Bancartis, attraverso il quale, con cadenza annuale, l’istituto bancario BCC Mediocrati arricchisce la propria collezione di opere d’arte, all’undicesima edizione apre le sue porte all’artista Maria Credidio (Terranova da Sibari, 1957). Nel 2007, la banca ha intrapreso un’importante iniziativa di sostegno e valorizzazione dell’arte e della cultura Made in Calabria, dando vita a una collezione di opere d’arte e artigianato artistico di primissimo rilievo, con l’intento di raccogliere un corpus in grado di testimoniare il grande fermento e l’intensa vitalità della scena artistica di un territorio particolarmente fecondo di creatività e arte, dalla seconda metà del Novecento a oggi. Lunedì 4 dicembre 2017, dalle ore 17, presso la Sala De Cardona del Centro Direzionale BCC Mediocrati di Via Alfieri, a Rende, verrà presentata la nuova opera d’arte, realizzata dall’artista Maria Credidio, che entrerà a far parte della sempre più importante Collezione Bancartis, che già conta lavori di alcuni degli artisti di origini calabresi più importanti della scena contemporanea: Francesco Guerrieri, Cesare Berlingeri e Silvio Vigliaturo, tra gli altri. Artista poliedrica e di ricerca, Maria Credidio conduce, sin dai primi anni 80, un’intensa e apprezzata attività di sperimentazione artistica, partecipando a rassegne espositive sia a livello nazionale che Europeo. Espone in gallerie private e istituzioni pubbliche con mostre personali e collettive. La sua opera, sia grafica che pittorica, segue negli anni un percorso coerente in sintonia con le espressioni dell’arte del ‘900. Alcune sue opere si trovano esposte in permanenza presso importanti collezioni pubbliche e private, quali: “SpazioThetis” Arsenale di Venezia; Museo MAON di Rende; Museo Civico di Praia a Mare; Museo Civico Parisi – Valle di Maccagno; Museo dell’Erotismo Bari; MUSEO LIMEN d’Arte di Vibo Valentia; World Museum di Cesano Maderno (Mi). STP-01, questo il titolo del quadro che entra a far parte della collezione, è un’opera emblematica di un percorso artistico teso alla sperimentazione dei materiali e al superamento delle barriere che separano i media artistici tradizionali. Nell’opera, la superficie piana della tela si trasforma in spazio tridimensionale, accogliendo nove cubi, in un gioco di rimandi geometrici che cancella il confine tra la pittura e la scultura. Come di consueto, nella prossima stagione primaverile, a Maria Credidio sarà dedicata una mostra personale antologica presso il Museo MACA di Acri
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