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      Ecco i vincitori del Premio Sila '49, il 25 le premiazioni

       

      Michele Cascella per Premio Sila '49

       

      Ecco i vincitori del Premio Sila '49, il 25 le premiazioni

      10 nov 17 Cosenza si prepara ad accogliere la 6a edizione del Premio Sila ’49, in programma dal 24 al 25 novembre nelle sale di Palazzo Arnone. La Giuria ha annunciato oggi i vincitori nelle sezioni Letteratura, Economia e Società e Sguardo da lontano.

      È la scrittrice pugliese Antonella Lattanzi ad aggiudicarsi il Premio Letteratura della 6a edizione del Premio Sila ’49. Motivazione: “Una storia nera di Antonella Lattanzi è un romanzo intenso e sorprendente, che conferma la qualità rara della prosa di questa scrittrice ancora giovane, ma ormai capace di conseguire risultati sempre più maturi e consapevoli. Notevole è la capacità dell'autrice, in quest'ultimo romanzo, di sfruttare gli espedienti narrativi del noir e del mistero senza per questo piegarsi alle regole della narrativa di genere. "Una storia nera", infatti, è un libro imperniato su un mistero, ma nello stesso tempo è un'impietosa anatomia della famiglia e delle sue forme segrete di violenza, la denuncia di un'ipocrisia che contagia e paralizza un'intera società, un'indagine serrata sul rapporto accidentato tra le parole e le cose.”

      Allo storico Angelo d’Orsi, per la sua biografia Gramsci, e all’antropologo Vito Teti, per il suo saggio Quel che resta, va ex aequo il Premio Economia e Società. Motivazione per Angelo d’Orsi: “Angelo D’Orsi che ha lungamente frequentato le opere e le vicende politiche di Antonio Gramsci, a 80 anni dalla morte ci consegna il frutto più importante dei suoi studi con una biografia destinata ad arricchire il complesso profilo del grande pensatore sardo. Merito non secondario di questa opera, che si aggiunge alla letteratura ormai sterminata su Gramsci, è di tenere in sapiente equilibrio le vicende biografiche del personaggio, osservato talora nelle sue pieghe più intime e la formazione ed evoluzione del suo pensiero, che indaga e illumina la propria drammatica epoca con gli strumenti teorici del rivoluzionario.” Motivazione per Vito Teti: “Il libro di Vito Teti è il denso, coltissimo e appassionato manifesto di un altro modo di intendere il rapporto tra passato e presente, tra centro e periferie, tra comunità locali e Stato, tra Mezzogiorno e nazione italiana. È un libro urgente: politico nel senso più alto e più letterale, perché è un libro che forgia strumenti nuovi per ripensare la città e la comunità. È anche un testo profondamente poetico, una sorta di celebrazione del valore costruttivo della nostalgia. Ha scritto Platone che «il passato è come una divinità che, quando è presente tra gli uomini, salva tutto ciò che esiste». Ecco, il libro di Vito Teti ci spiega come questo può ancora accadere.” Venerdì 24 novembre, alle 17, Angelo d’Orsi parlerà del suo libro con Ida Dominijanni. A seguire, alle 18, Vito Teti dialogherà con Tomaso Montanari.

      A John Dickie, accademico e storico britannico, va il riconoscimento Sguardo da lontano per il suo volume Una catastrofe patriottica. 1908: il terremoto di Messina. Motivazione: “Il terremoto che il 28 dicembre 1908 colpì le coste dello Stretto di Messina è probabilmente la peggiore catastrofe naturale nella storia della penisola italiana. Il terribile evento fu seguito da una mobilitazione straordinaria di solidarietà da tutte le parti del paese. Mentre il ‘terremoto di Messina e Reggio’ è stato ampiamente studiato dalla storiografia italiana, lo sguardo da lontano chi vi getta lo storico britannico John Dickie in Una catastrofe patriottica. 1908: il terremoto di Messina ne svela i caratteri inattesi, di costruzione della allora giovanissima identità nazionale e del patriottismo pan-italiano.”

      Il Premio speciale alla carriera, conferito nel 2016 allo storico e professore di Storia delle culture europee Carlo Ginzburg, è attribuito in questa edizione a Gustavo Zagrebelsky, giurista, professore emerito di Diritto Costituzionale all’Università di Torino e presidente della Corte Costituzionale nel 2004. Collabora con il quotidiano La Repubblica. Il suo nuovo libro è Il legno storto della giustizia (con Gherardo Colombo, Garzanti, in uscita il 16 novembre). Motivazione: “Tra i massimi giuristi italiani, insigne costituzionalista e presidente emerito della Corte Costituzionale, Gustavo Zagrebelsky è un protagonista del discorso pubblico italiano, una delle pochissime voci che riescono a coniugare il rigore della ricerca e la determinazione a schierarsi contro il potere e i suoi abusi. Nel suo pensiero le ragioni del diritto sono indissolubilmente legate a quelle dell’umanità: ed ogni suo libro è un nutrimento prezioso per l’umanità di noi tutti.” La Lectio Magistralis, Immagini della giustizia, avrà luogo sabato 25, alle ore 11.30.

      La cerimonia conclusiva di premiazione è in programma sabato 25 novembre, alle ore 18, e sarà condotta da Ritanna Armeni.

      La giuria
      Presidente di Giuria Amedeo Di Maio (Economista, Università L’Orientale di Napoli)
      Piero Bevilacqua (Storico, Università La Sapienza)
      Francesco Maria Greco (Ambasciatore)
      Renato Greco (Magistrato)
      Romano Luperini (Critico letterario, Università di Siena)
      Tomaso Montanari (Storico dell'Arte – Università di Napoli Federico II)
      Marta Petrusewicz (Storica, Università della Calabria)
      Anna Salvo (Scrittrice, Università della Calabria)
      Emanuele Trevi (Scrittore, critico letterario)
      Massimo Veltri (Ingegnere, Università della Calabria)

      Il Premio Sila ’49, la storia
      Nato nel 1949 a Cosenza, è uno dei più antichi premi letterari italiani. A presiedere la Giuria della prima edizione fu Leonida Répaci che lavorò alla costruzione di una giuria di altissimo valore intellettuale: Carlo Levi, Concetto Marchesi, Corrado Alvaro, Luigi Russo. Sin dal suo esordio il Premio Sila ha prodotto eventi significativi come la storica conferenza di Giacomo De Benedetti su Alfieri e quella di Carlo Muscetta su Padula. Nell’arco di molti decenni, il Sila ha coinvolto nelle sue Giurie varie personalità del mondo letterario, fra cui Giuseppe Ungaretti, Carlo Bo, Walter Pedullà, Geno Pampaloni, Angelo Guglielmi, Rosario Villari, Angelo Maria Ripellino, Enzo Siciliano, e ha contribuito alla scoperta di molti talenti: Luigi Malerba, Rossana Ombres, Franco Cordelli, Franco Basaglia, Vincenzo Cerami, Giuseppe Pontiggia, Vittorio Sermonti, Ottiero Ottieri, Leonardo Sciascia, Mario Tobino, Giorgio Bocca, Ignazio Silone, Michele Prisco. Erede di un passato di considerevole valore intellettuale, il Premio è rinato nel 2012 con il nome di Premio Sila ‘49 per riprendere le fila di un discorso interrotto. Oggi, come allora, si avverte la necessità di stimolare, valorizzare e ridisegnare le mappe della nostra storia letteraria con uno sguardo attento e sensibile che riaffermi il valore etico della cultura e l’esercizio dello spirito critico. Nel maggio 2010, per iniziativa dell’avvocato Enzo Paolini, di Banca Carime nella persona del suo presidente Andrea Pisani Massamormile e dell’arcivescovo di Cosenza Mons. Salvatore Nunnari, è stata costituita la Fondazione Premio Sila allo scopo di far rinascere il premio che vide le sue ultime edizioni negli anni novanta.

      Nelle prime cinque edizioni, il Sila '49 si è affermato per l’impegno a promuovere le opere di rilievo civile, l’analisi e la critica sociale. Tra i premiati ricordiamo Valeria Parrella, Alessandro Perissinotto, Sandro Bonvissuto, Giorgio Falco, Leonardo Colombati e Vitaliano Trevisan per la sezione letteratura; Roberta Carlini, Domenico Losurdo, Lucy Riall, Jean-Paul Fitoussi, John Davis, Chiara Saraceno, Jason Pine e Luciana Castellina per le altre sezioni. Salvatore Settis, Stefano Rodotà e Carlo Ginzburg sono i Premi alla carriera 2014, 2015 e 2016.

      Il Premio Sila ’49 oggi
      Diretto da Gemma Cestari, il Premio Sila ’49 è promosso dalla Fondazione Premio Sila, ed è diviso in due sezioni: la sezione Letteratura e la sezione Economia e Società. La Giuria si riserva di anno in anno la facoltà di assegnare premi speciali alla carriera e all’opera complessiva di autori che abbiano un’attinenza significativa con i valori promossi dal Premio. Il Premio è sostenuto da UBI Banca, con il patrocinio della Camera di Commercio di Cosenza, del Comune di Rende, di Confindustria Cosenza, del Polo Museale della Calabria e il contributo di Sifin Factor e del Gruppo Giomi. È realizzato in collaborazione con la Libreria Ubik e la libreria Mondadori di Cosenza nella promozione della lettura e con la selezione di un comitato di lettori che ha orientato la Giuria per individuare la rosa dei cinque titoli della sezione Letteratura che concorrono al premio finale. Il Premio Sila '49 ha un rapporto di partnership con la Onlus Flying Angels Foundation.

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