Buongiorno Cosenza "La guerra fredda cosentina" - Nuova Cosenza Quotidiano d'informazione della Calabria

Buongiorno Cosenza "La guerra fredda cosentina"

16 mar 11 I grandi eserciti stanno per scendere in campo. Dai salotti buoni a quelli del ceto popolare è tutto un sussurrare e un bisbigliare indiscrezioni e scommesse su chi vincerà. La metafora militare calza a pennello, l’ordine è perentorio: strategia. Strategia di alleanze, strategia per escludere, strategia di spartizione di voti come se gli elettori altro non sono che dei soldatini da spostare a piacimento. Il panorama è desolante: si usano potenti nomi come specchietto per le allodole, grandi esclusi che minacciano candidature autonome in liste civiche e mai, dico mai, che si sentano proposte concrete, programmi di lavoro che aiutino la città e i cittadini. E’ “politica” nel senso più distorto del termine. Il vero significato della parola è un altro. Politica è identificare e perseguire idee e programmi che possano essere al servizio del cittadino, è trasparenza ed è onestà. Non a caso, per Aristotele, politica era amministrazione della "polis" per il bene di tutti. Invece, assistiamo impotenti a giochi di potere spesso difficili da capire; le riunioni notturne e il filo diretto con Roma sono alcuni degli esempi più evidenti. Non demoralizziamoci! La reazione più diretta sarebbe quella di non andare a votare. Invece, bisogna farlo. E’ l’unica arma che abbiamo per stravolgere queste spartizioni e fare sentire la nostra voce, che è quella di un popolo che non intende sottomettersi a nessuno, che sceglie con cognizione di causa senza costrizioni e senza accettare, supinamente, ricatti di nessun genere. Solo così non saremo pedine di una scacchiera militare e riusciremo ad opporci, in modo indipendente, ad un futuro ormai già segnato. Cambiare è possibile, dipende solo da noi trasformare questi “grandi” partiti in colossi dai piedi d’argilla. Lo afferma Lidia Chiodo Responsabile Pari Opportunità Buongiorno Cosenza