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    Chiusura centri prelievo, assemblea sindaci distretto sanitario di Rende

     

     

    Chiusura centri prelievo, assemblea sindaci distretto sanitario di Rende

    15 apr 11 I Sindaci del Distretto Sanitario di Rende si sono riuniti questa mattina presso la sede Municipale del Comune, invitati dal primo cittadino, Umberto Bernaudo per discutere della disattivazione dei Punti Prelievi Ematici dei Centri Sanitari di Castiglione Cosentino, Rose, Rende, San Fili, Castolibero. Alla riunione, oltre al sindaco di Rende, erano presenti: il Sindaco di Castiglione, Cosentino, Antonio Russo; l’Assessore del Comune di Marano Marchesato, Annunziato Tenuta; l’’Assessore del Comune di Castrolibero, Francesco Azzato; il Sindaco di San Vincenzo La Costa, Vincenzo Leonetti; l’Assessore del Comune di Marano Principato, Angelo Roberto Bilotto; il Sindaco di Rose, Stefano Leone. Tutti i sindaci e delegati hanno espresso vivo disappunto sul provvedimento adottato dal Distretto Sanitario perchè <lede profondamente il diritto di tutti i cittadini a ricevere un adeguato sostegno sanitario senza essere obbligati a spostarsi>. Il Sindaco di Rende ha contestato anche quanto indicato dal Distretto Sanitario per giustificare la chiusura di tali centri. Nella nota a firma del Direttore del Distretto Sanitario Dott. Pietro Filippo, infatti, si faceva riferimento alla mancanza di “requisiti minimi strutturali, organizzativi e tecnologici e di distanza chilometrica”. Dall’incontro è emerso che i comuni non sono stati preventivamente coinvolti ed informati. Se così fosse stato <avremmo potuto intervenire per adeguare le strutture e scongiurarne la disattivazione - hanno sostenuto. Invece – è stato detto – ci troviamo di fronte un provvedimento definitivo e grave per la sua incidenza sulla popolazione interessata>. Perplessità è stata espressa dai sindaci e delegati anche sugli interventi domiciliari per i soggetti deboli, individuati dal Distretto Sanitario, ma – è stato rilevato – senza alcuna regolamentazione nè indicazione sul metodo da utilizzare per la loro individuazione. Tutti i sindaci e i rappresentanti dei comuni si sono trovati concordi nel rimarcare il danno sociale che questa decisione provocherà alle comunità interessate ed alle fasce più deboli di cittadini. <E’ incomprensibile questa strategia politica, che prevede la disattivazione di un servizio effettivamente concreto, che viene svolto da anni in modo efficiente> - è stato detto. A conclusione della riunione, i sindaci e gli assessori intervenuti hanno inviato un documento al Direttore del Distretto Sanitario Dott. Pietro Filippo, al Responsabile Pro-Tempore dell’ASP di Cosenza e per conoscenza anche al Presidente della Regione Calabria, Giuseppe Scopelliti in cui si invita il Distretto Sanitario <ad adottare tutte le decisioni idonee ed opportune al fine che il suddetto provvedimento venga sospeso e posta in essere una corretta attività di collaborazione con gli Enti interessati>.

     

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