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    Approvate dalla Giunta di Cosenza le linee guida per il Piano Strutturale comunale

     

     

    Approvate dalla Giunta di Cosenza le linee guida per il Piano Strutturale comunale

    28 apr 10 «Abbiamo compiuto un ulteriore, importante passo in avanti verso la redazione di quel fondamentale strumento urbanistico che è il Piano Strutturale Comunale», ha detto il Sindaco di Cosenza Salvatore Perugini esprimendo la propria soddisfazione dopo l’approvazione, da parte della Giunta Municipale, delle “Linee guida generali di indirizzo per la redazione del Piano Strutturale Comunale (PSC) e del relativo Regolamento Edilizio Urbano (REU)”. Il documento, proposto dall’Assessore all’Urbanistica Domenico Genise, contiene gli indirizzi espressi dall’Amministrazione Comunale necessari ad orientare l’attività del gruppo affidatario del lavoro di redazione del PSC e del REU. «Il PSC – sottolinea il Sindaco – è un atto politico di programmazione dell’Amministrazione. È lo strumento regolatore dell’assetto urbanistico e territoriale che inciderà sulle strategie dello sviluppo socio-economico di Cosenza, in una visione allargata a tutta l’area urbana e ai comuni della cintura, tenendo conto del Piano Strategico Cosenza Rende e del Piano Urbano della Mobilità Cosenza Rende e Area Urbana che sarà approvato a breve. Nei quindici anni che ci separano dall’approvazione della Variante al Piano Regolatore Generale sono avvenuti cambiamenti importanti e di questo si deve tenere conto guardando al futuro. Sarebbe stato preferibile lavorare anche alla redazione del PSC in forma associata tra comuni; la prospettiva di uno sviluppo che guarda alla complementarietà tra i territori rimane, comunque, decisiva. Il PSC dovrà guardare al recupero del ruolo di Cosenza come centro urbano di eccellenza, luogo di servizi per il vasto territorio che ad essa fa riferimento, città portale di accesso ai parchi della Sila e del Pollino, al mare Ionio e al Tirreno. Le Linee guida approvate saranno fondamentali per il processo di elaborazione del PSC che dovrà avvenire in forma partecipata, coinvolgendo tutti i soggetti rappresentativi della realtà sociale cosentina». «Secondo le Linee guida – afferma a sua volta l’Assessore Genise – il procedimento di elaborazione del PSC dovrà puntare a rafforzare la coesione sociale, alla conservazione delle risorse territoriali, alla sostenibilità sociale, ambientale ed economica assunta come cardine dello sviluppo possibile, alla riqualificazione dell’esistente e alla valorizzazione delle vocazioni del territorio. Sintetizzando, possiamo dire che qualità, efficienza e coesione sono i principi e le idee portanti su cui innestare i contenuti del futuro PSC». Tra le finalità indicate, l’accrescimento della qualità di vita delle persone e delle famiglie, che è anche la qualità dei luoghi che esse abitano, una qualità che favorisca le relazioni interpersonali; l’accrescimento dell’attrattività e della competitività del territorio cosentino nella prospettiva delineata dal Piano Strategico Cosenza Rende, dal Piano della Mobilità e dai Progetti Integrati di Sviluppo Urbano, strumenti di programmazione e di accordo con la Regione. Cosenza dovrà essere, valorizzando le complementarietà esistenti sul territorio più vasto, città dei servizi a servizio dell’area urbana e della provincia. Le strategie che il PSC adotterà dovranno segnare il punto di svolta tra il vecchio e il nuovo modello di sviluppo per una città che valorizza il patrimonio edilizio esistente attraverso interventi di riqualificazione e rifunzionalizzazione che interesseranno l’intero impianto urbano, a partire dal centro storico, dai grandi quartieri di via Popilia, San Vito e via degli Stadi, dalle aree di S. Antonio dell’Orto e Gergeri, dagli spazi dismessi dell’area delle Ferrovie della Calabria (con il nuovo grande auditorium che vi sorgerà grazie all’accordo di programma già sottoscritto con la Regione) e della stazione ferroviaria di Vaglio Lise, dalle grandi arterie di via Busento e via Crati, dalle aree periurbane e dalle colline di S.Ippolito, Donnici, Tenimento, Guarassano. L’orientamento è quello che dal 2006 l’Amministrazione Comunale ha scelto di seguire: un approccio paesistico che permetta di valorizzare la struttura storica del territorio e di promuovere azioni volte a ristabilire un rapporto equilibrato e virtuoso tra sistema del verde, sistema delle acque e sistema insediativo. Il futuro PSC dovrà tenere conto di alcuni luoghi individuati come poli di eccellenza nel progetto della struttura territoriale: la città storica, il Museo all’Aperto Bilotti, il viale Giacomo Mancini, la via Popilia, le vie Busento e Crati, il polo Ospedaliero, il polo Sportivo e Fieristico di San Vito, la Città dei Ragazzi, le piazze urbane (Bilotti, Sganga, Riforma, Europa, ecc.), il Vallone di Rovito, i fiumi urbani, i nuclei rurali, le colline periurbane, le aree da dismettere (Caserma Settino, Casa Circondariale, Ospedale Civile). L’elaborazione porterà a un disegno di lunga durata in grado di perseguire i fondamentali obiettivi di promozione e sviluppo locale, tutela e valorizzazione del paesaggio e delle risorse naturali, delle aree periurbane, rurali e del patrimonio architettonico rurale, accessibilità globale e mobilità sostenibile, potenziamento dei servizi innovativi e innalzamento della qualità dei servizi e delle attrezzature pubbliche, ricostruzione dell’identità ambientale degli spazi urbani e rivitalizzazione di quelli collettivi, promozione delle filiere turistiche, valorizzazione del centro storico e del patrimonio storico-culturale, protezione dai rischi naturali (rischio idrogeologico, innevamento, sismico, ecc.), risparmio energetico. Sarà necessario, inoltre, attuare una puntuale verifica delle aree sature e di maggiore urbanizzazione, analizzare la nuova composizione sociale della città affinché i diritti di cittadinanza siano garantiti al singolo e alla comunità di individui, inserire il centro storico tra le aree di riqualificazione urbana a maggiore priorità con riduzione del degrado socio-economico e architettonico individuando interventi appropriati come l’incentivazione al reinserimento delle attività commerciali e di servizio, la semplificazione delle regole per i recuperi edilizi e i cambi d’uso.

     

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