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      Metro e nuovo ospedale Cosenza, 20 indagati Procura Catanzaro tra loro Oliverio, Adamo e Occhiuto

       

       

      Metro e nuovo ospedale Cosenza, 20 indagati Procura Catanzaro tra loro Oliverio, Adamo e Occhiuto

      07 mag 19 Il presidente della regione Calabria Mario Oliverio, il sindaco di Cosenza Mario Occhiuto e l'ex consigliere regionale del Pd Nicola Adamo, hanno ricevuto, insieme ad altre 17 persone, un avviso di conclusione indagini della Procura di Catanzaro in cui si ipotizzano, a vario titolo, i reati di associazione a delinquere, frode nelle pubbliche forniture, turbative d'asta e corruzione. L'inchiesta riguarda la metropolitana leggera e il nuovo ospedale di Cosenza.

      Link corelati:

      -- Oliverio "Mi contestano reati su condotte di natura politica"

      -- Occhiuto "Atti leciti il danneggiato sono io"

      Oliverio indagato anche per caduta Giunta Cosenza

      Il presidente della Regione Calabria Mario Oliverio e Nicola Adamo sono indagati, insieme all'ex consigliere regionale Luigi Incarnato, attuale commissario liquidatore della Sorical, la società mista per la gestione degli acquedotti calabresi, per traffico di influenze illecite per la vicenda che portò alla caduta della prima giunta comunale di Cosenza a guida Mario Occhiuto, sfiduciato dai suoi stessi consiglieri comunali. Secondo l'accusa, Incarnato, "sfruttando le sue relazioni politiche con i consiglieri del Comune di Cosenza", avrebbe propiziato la sfiducia facendosi promettere "e poi dare", da Adamo e Oliverio, "un vantaggio patrimoniale rappresentato dalla possibilità di ricoprire incarichi pubblici e/o istituzionali come prezzo della propria mediazione illecita". Adamo e Oliverio, poi, avrebbero remunerato indebitamente Incarnato, secondo i pm, "designando o comunque agevolando la nomina dello stesso a commissario liquidatore della Sorical". In questa parte di inchiesta è indagato anche, per corruzione, Luca Morrone, all'epoca presidente del Consiglio comunale di Cosenza, figlio del consigliere regionale Ennio, che, per "sottoscrivere" le dimissioni avrebbe ottenuto la promessa di diventare vicesindaco "in seno alla compagine politica eventualmente vincitrice nelle successive elezioni comunali di Cosenza o comunque un incarico di ingegnere presso la Regione Calabria".

      Intercettazioni e sequestri

      L'avviso di conclusione indagini notificato al presidente della Regione Calabria Mario Oliverio, all'ex consigliere regionale Nicola Adamo, entrambi del Pd, al sindaco di Cosenza Mario Occhiuto, di Fi, e ad altre 17 persone è giunto al termine di un'indagine portata avanti dai carabinieri del Comando per la tutela ambiente Sezione operativa centrale di Roma nonché, in ultima parte, dai finanzieri del Nucleo di polizia economica e finanziaria di Catanzaro. L'inchiesta é stata condotta dal pm Vito Valerio, con il coordinamento del procuratore aggiunto Vincenzo Capomolla e del procuratore della Repubblica Nicola Gratteri. Le attività sono state condotte con intercettazioni telefoniche e ambientali, l'acquisizione di documentazione e l'esecuzione di consulenze tecnico-specialistiche di professionisti incaricati dal pm di valutare analiticamente le procedure di gara di appalti pubblici e di nomina di posizioni dirigenziali apicali. In particolare, sono stati vagliati i bandi di gara relativi al collegamento metropolitano Cosenza-Rende-Unical, alla riqualificazione del collegamento ferroviario Cosenza-Catanzaro, alla realizzazione del nuovo ospedale di Cosenza, al ripristino della tratta ferroviaria turistica della Sila, alla realizzazione del museo di Alarico ed alla nomina del direttore generale di Calabria lavoro. Gli accertamenti svolti hanno portato gli investigatori, secondo quanto si è appreso, ad ipotizzare la sussistenza di un gruppo organizzato di soggetti che, nei rispettivi ruoli politici, amministrativi, istituzionali ed imprenditoriali, si muovono nell'interesse di orientare, in proprio favore, tutte le attività connesse alla realizzazione di opere pubbliche in ambito regionale ed all'individuazione illecita di persone da nominare in ruoli amministrativi strategici. Gli indagati, per l'accusa, si muovono nella direzione di individuare e determinare le scelte strategiche di interesse regionale, quindi, di mantenere il controllo sulle procedure di aggiudicazione delle opere e di favorire la realizzazione attraverso il coinvolgimento di imprese intranee o comunque sponsorizzate dagli indagati, nonché di indirizzare le nomine in ruoli amministrativi e/o istituzionali in capo a soggetti ritenuti favorevoli ai desiderata del gruppo.

      Due indagati sospesi da pubblici uffici

      Due degli indagati nell'inchiesta denominata "Passepartout", nella quale sono coinvolti anche il presidente della Regione Mario Oliverio ed il sindaco di Cosenza, Mario Occhiuto, hanno ricevuto un'ordinanza di sospensione dall'esercizio del pubblico ufficio emessa dal gip di Catanzaro su richiesta della Procura. Il provvedimento è stato notificato dai militari del Nucleo di polizia economico-finanziaria della Guardia di finanza di Catanzaro al dirigente generale della Regione Calabria Fortunato Varone ed al direttore generale dell'azienda Calabria lavoro Giovanni Forciniti. I due, insieme a Oliverio, sono indagati per abuso in atti d'ufficio in relazione alla nomina di Forciniti a dg di Calabria lavoro. Secondo l'accusa, la procedura era stata viziata da irregolarità in quanto erano stati riaperti i termini per la presentazione delle domande o l'integrazione di quelle già presentate "al fine - è scritto nell'avviso conclusione indagini - di consentire a Forciniti, in istruttoria già dichiarato non ammesso dalla Commissione tecnica di valutazione perché privo dell'attestazione di conoscenza della lingua inglese, di entrare in possesso dell'attestazione di conoscenza della lingua inglese e, quindi, di essere nominato direttore generale".

      Il governatore Mario Oliverio e Nicola Adamo sono promotori di un'associazione per delinquere finalizzata a "commettere una serie di delitti contro la Pa". É quanto si legge nell'avviso di conclusione indagini. Oliverio è ritenuto "il referente politico istituzionale degli associati, nonché degli amministratori pubblici e degli imprenditori in ordine agli sviluppi delle procedure di gara pubbliche bandite dalla Regione e di interesse dell'associazione, nonché alle vicende politiche ed istituzionali correlate alle stesse". Il presidente della Regione insieme all'altro promotore dell'associazione, individuato dalla Procura della Repubblica di Catanzaro in Nicola Adamo - che esercita "la propria esclusiva influenza su Oliverio del quale è consigliere di fatto e suggeritore delle principali strategie" - al dirigente del dipartimento Infrastrutture della Regione Luigi Giuseppe Zinno ed al direttore generale delle Ferrovie della Calabria, Giuseppe Lo Feudo, avrebbero favorito l'aggiudicazione dell'appalto per la realizzazione della metropolitana leggera di superficie tra Cosenza, Rende e l'Università della Calabria, in favore del raggruppamento di imprese costituito dalla Cmc (Cooperativa muratori e cementisti) e dalla Caf (Construcciones y Auxiliar de Ferrocarriles) in avvalimento con la Francesco Ventura Costruzioni ferroviarie. Il rappresentante di quest'ultima società, Pietro Ventura, è a sua volta indagato in quanto ritenuto il "contraente privilegiato e beneficiario delle principali commesse in ambito ferroviario".

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