NuovaCosenza.com
Google
su tutto il Web su NuovaCosenza
mail: info@nuovacosenza.com
Home . Cronaca . Politica . AreaUrbana . Video . Spettacoli . Sport . Calcio . Meteo .
 

      Condividi su Facebook

      Qualità della vità, il Sud in coda, Calabria in fondo

       

       

      Qualità della vità, Sud in coda, Calabria nel fondo

      27 nov 17 E' Belluno la capitale d'Italia per qualità della vita, seguita in classifica da Aosta, che lo scorso anno era in vetta, e Sondrio. In coda il Sud con Caserta, preceduta da Taranto e Reggio Calabria, cenerentola. E' quanto rileva il Sole 24 Ore nella sua annuale indagine nelle 110 province italiane, pubblicata oggi in prima pagina. Arretrano le grandi aree urbane, con Milano che scende dalla seconda alla ottava posizione. Roma, che ne perde undici, è ora ventiquattresima. Per individuare la provincia dove si vive meglio, quest'anno sono stati inseriti sei nuovi indicatori (acquisti online, gap retributivo, spesa in farmaci, consumo di suolo, anni di studio, indice di litigiosità) e sono state realizzate sei grandi "fotografie", con 42 scatti e più di 4.600 "dettagli" sotto osservazione.

      La Calabria è tutta in coda. La migliore delle cinque province calabresei è quella di Crotone che si piazza all'85' posto, ben 21 posizioni in più rispetto alla classifica del 2016. Seguono la provincia di Catanzaro al 90' posto e Cosenza al 91' posto, entrambe in salita rispetto all'anno scorso con, rispettivamente, più 5 e più 10 posizioni. Dati più o meno simili alla stessa inchista pubblicata ieri da Italia Oggi che però invertiva le posizioni di Cosenza e Catanzaro, rispettivamente 87' e 92'. Migliora, si fa per dire, la sua posizione anche Vibo Valentia che perà è al 98' posto, 12 in più dell'ultima rilevazione, mentre Reggio Calabria è terz'ultima cenerentola al 108' posto migliorando solo di una posizione i dati raccolti nello scorso anno. Insomma una debacle totale per la nostra regione anche se rispetto alle rilevazioni fatte nello scorso anno tutte le città sono in miglioramento, secono i dati del Sole 24 ore.

      In Calabria anche dati positivi. Dallo studio emerge così che Crotone è al decimo posto nazionale nel macro settore "giustizia e sicurezza" - e che anche le altre calabresi non se la passano male tra le 100 province italiane, con Vibo 28ma, Catanzaro 43ma, Cosenza 47ma e Reggio 69ma - e che Vibo è sì 77ma in Italia per "ricchezza e consumi" ma precede Catanzaro (86), Cosenza (91), Reggio (92) e Crotone (94). Male le province calabresi nella macro area "Lavoro e innovazione" con Reggio all'ultimo posto e le altre poco più avanti: Vibo 92ma, Crotone 96ma, Catanzaro 98ma e Cosenza 106ma. Diversificati i risultati delle calabresi per "ambiente e servizi", con Cosenza e Crotone, rispettivamente, al 26mo e 33mo posto nazionale, distanziando nettamente Catanzaro (71), Vibo (82) e Reggio (83). Nella macro area "Demografia e società" è Reggio la prima provincia calabrese (64ma a livello nazionale), seguita da Cosenza (86), Crotone (92), Catanzaro (93) e Vibo (109). In fondo alla graduatoria, invece, le province calabresi per "Cultura e tempo libero". Dopo Catanzaro 87ma, troviamo Cosenza (101), Reggio (105), Vibo (107) e Crotone ultima al 110 posto. Entrando nel dettaglio delle varie macro aree, dalla ricerca del Sole emerge che nel settore "ricchezza e consumi" Vibo è al quinto posto nazionale per gli affitti meno cari - con le altre calabresi nella parte alta della classifica - ed al 20mo per acquisti on-line. Vanno male le calabresi per il pil procapite (dall'80mo posto di Catanzaro al 106mo di Cosenza), per l'importo medio mensile delle pensioni (dal 91mo di Reggio al 110mo di Catanzaro), per i depositi bancari (con Reggio, Vibo e Crotone negli ultimi tre posti, Catanzaro 97ma e Cosenza 105mo). Nell'ambito di "lavoro e innovazione" bene le calabresi per il gap retributivo tra uomini e donne con Vibo addirittura seconda, Crotone 7ma e Cosenza 19ma, mentre le province calabresi segnano il passo per numero di imprese registrate, tasso di occupazione - con Reggio ultima con una percentuale di appena il 37,1% di occupati - impieghi sui depositi (con la sola Crotone che si eleva al 34mo posto), quota di export sul pil tasso di disoccupazione giovanile dove, ad eccezione di Catanzaro (81ma) le altre 4 province occupano dal 104mo al 108mo posto con percentuali di disoccupazione variabili dal 51 al 57%. Meglio nel settore start up innovative, con Catanzaro 29ma). Per "ambiente e servizi", province calabresi sugli scudi per la percentuale di popolazione coperta dalla banda larga, con Crotone, Cosenza e Vibo tra le prime dieci seguite da Reggio (13) e Catanzaro (25). Bene Cosenza (13) per l'ecosistema urbano e Crotone per la bassa spesa per farmaci e per il consumo di suolo, classifica, quest'ultima, in cui le altre calabresi si collocano nella parte alta della classifica. Male invece le classifiche sull'emigrazione sanitaria, la spesa sociale procapite e i pos attivi, con le cinque province agli ultimi posti. Nell'ambito di "demografia e società" bene le graduatorie per tasso di natalità, indice di vecchiaia e laureati per provincia di residenza (con Crotone sugli scudi per i primi due e Reggio per il terzo), male invece per il saldo migratorio interno, l'acquisizione di cittadinanza degli stranieri ed il numero medio di anni di studio. Le province calabresi occupano la metà classifica per la densità demografica. Nel settore "giustizia e sicurezza", buoni risultati le province calabresi le ottengono per numero di rapine, truffe e frodi informatiche, scippi (Crotone è prima con il numero più basso e Vibo terza) e furti in abitazioni. Male invece per i furti di auto, le cause che durarno più di tre anni ed il tasso di litigiosità. Anche nel settore "cultura e tempo libero" risultai altalenanti. Dalla graduatoria del Sole emerge che a Catanzaro, Vibo e Reggio ci sono più librerie che a Milano e che a Cosenza, Vibo, Crotone e Catanzaro, ci sono più bar e ristoranti che a Firenze. Però, le province calabresi sono nella parte bassa della classifica per numero di sale cinematografiche e numero di spettacoli oltre che per indice di sportività, denaro speso da viaggiatori stranieri e per numero di onlus. In quest'ultima categoria solo Catanzaro fa registrare il 36mo posto, mentre le altre sono dal 74m0 a seguire.

      Tornando alla situazione delle città italiane Torino perde cinque posti ed è quarantesima. Crolla di ben 21 posizioni Genova, che è ora 48sima. Cambia poco a Palermo (97esima, guadagna due posti) e Napoli (stabile al 107esimo posto), già nelle parti basse delle classifica. L'indagine viene realizzata misurando ricchezza e consumi, lavoro, ambiente e servi, demografia, giustizia e sicurezza e cultura. Da quest'anno vengono presi in esame parametri nuovi come acquisti online, gap retributivo di genere, spesa in farmaci, consumo di suolo, anni di studio degli over 25 e indice della litigiosità nei tribunali. Vien fuori che sono le Alpi il comun denominatore del buon vivere, visto che i primi sette posti della classifica sono occupati da province di montagna. E anche che il divario tra Nord e Sud tende sempre più ad ampliarsi, tanto che per trovare la prima provincia meridionale bisogna scendere fino al 52esimo posto di Oristano. Le aree centro-settentrionali, infatti, non solo ribadiscono i loro primati storici negli indicatori economici, dalla ricchezza al lavoro, ma guadagnano spazio anche in ranking, come demografia e tempo libero, un tempo appannaggio dei territori del Sud. Milano resta al top per ricchezza e consumi, conquistando il primato nel Pil pro-capite, nell'importo medio delle pensioni e nei depositi bancari. I voti migliori per il consumo di suolo e l'emigrazione ospedaliera vanno invece a Sondrio, che guadagna il podio dell'area ambiente e servizi. Aosta è la provincia dove si sta meglio quanto a densità abitativa, mentre la provincia più sicura è Verbano Cusio Ossola. Firenze supera Roma e si aggiudica il primo posto per cultura e tempo Libero. Ma la grande sorpresa del 2017 è Ascoli Piceno, che nel ranking generale guadagna 27 posizioni, risalendo al 15esimo posto, e vince la medaglia d'oro nella categoria Lavoro e Innovazione.

      La classifica di Italia Oggi pubblicata ieri

      © RIPRODUZIONE RISERVATA

      Cerca con Google nell'intero giornale:

      -- >Guarda l'indice delle notizie su: "Cronaca e Attualità "

     

     
Pubblicità


Copyright © 2017 Nuova Cosenza. Quotidiano di informazione.
Registrazione Tribunale Cosenza n.713 del 28/01/2004 - Direttore Responsabile: Pippo Gatto
Dati e immagini presenti sul giornale sono tutelati dalla legge sul copyright. Il loro uso non e' consentito