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      Stroncato dai ROS narcotraffico tra Italia e Spagna: regia calabrese

       

       

      Stroncato dai ROS narcotraffico tra Italia e Spagna: regia calabrese

      22 nov 17 Stroncata dai carabinieri del Ros un'organizzazione criminale legata alla 'ndrangheta dedita al traffico internazionale di stupefacenti: 12 gli arresti, eseguiti in Italia e in Spagna al termine di una lunga indagine coordinata dalla Procura distrettuale antimafia di Torino. In manette anche due latitanti che si erano rifugiati nella Costa del Sol. Le ordinanze di custodia cautelare, disposte dal gip del capoluogo piemontese sono state eseguite in queste ore nella provincia di Torino, in altre località del territorio nazionale e in Spagna. I reati ipotizzati sono quelli di associazione per delinquere finalizzata al traffico internazionale di droga e detenzione illecita di armi. Gli arresti giungono al termine di una articolata indagine nei confronti di un gruppo criminale legato alla ndrangheta "dedito stabilmente - affermano i carabinieri - al traffico di ingenti quantitativi di cocaina e hashish dalla Spagna all'Italia". Le indagini, in particolare, hanno consentito di individuare i canali di approvvigionamento, le modalità di trasporto e la rete di distribuzione dello stupefacente ed anche di localizzare e catturare a Malaga, con la collaborazione della polizia spagnola, due "pericolosi latitanti" dediti al narcotraffico.

      Regia calabrese: Ruota attorno a Rocco Piscioneri, noto narcotrafficante morto lo scorso marzo dopo essere stato scarcerato ed estradato dalla Spagna all'Italia per le sue gravi condizioni di salute, l'operazione 'Bellavita' che ha portato i carabinieri del Ros a smantellare una organizzazione criminale legata alla 'Ndrangheta e dedita al traffico internazionale di droga. L'indagine, coordinata dalla Direzione Distrettuale Antimafia di Torino, era scattata nel 2012 e ha permesso agli investigatori dell'Arma di stabilire con certezza il coinvolgimento di Piscionieri, che all'epoca risiedeva da oltre vent'anni in Spagna, dove era già stato arrestato negli anni Novanta nell'ambito dell'indagine Elianto, conclusasi col sequestro nel Torinese di circa duecento chili di cocaina. Nella stessa operazione era stato arrestato Giuseppe Belfiore, fratello di Domenico, condannato come mandante dell'omicidio di Bruno Caccia, il procuratore di Torino ucciso in un agguato nel giugno 1983. Arrestato nel giugno 2014 in una clinica di Torremolinos, dove si era presentato sotto mentite spoglie, di Piscioneri i carabinieri del Ros ricordano anche l'amicizia di vecchia data con Rocco Schirripa, arrestato nel 2015 e condannato lo scorso luglio all'ergastolo come esecutore materiale dell'omicidio Caccia.

      Droga da Spagna in camione auto. Cocaina e hashish, in ingenti quantità, acquistato in Marocco e importato dalla Spagna all'Italia per essere commercializzato in prevalenza a Torino. Parla di questo l'indagine dei carabinieri del Ros che nelle scorse ore hanno eseguito dodici arresti, tra Italia e Spagna. Lo stupefacente arrivava in Italia nascosto in doppi fondi ricavati all'interno di autocarri o auto noleggiate o intestate a prestanome. A capo dell'organizzazione criminale legata alla 'ndrangheta c'era Rocco (rpt Rocco) Piscioneri, trapiantato in Spagna e latitante. E' stato arrestato in esecuzione di un mandato di arresto europeo. I carabinieri del Ros lo hanno fermato, in collaborazione con la polizia spagnola, a Malaga con il suo uomo di fiducia, Mario Antonio Di Giacomo, anch'egli latitante. L'operazione 'Bellavita' ha permesso ai carabinieri del Ros anche di accertare la disponibilità di armi da parte dell'organizzazione criminale.

      In manette broker della droga. Erano 'broker' della droga, specializzati nel mantenere i rapporti con i narcos e la 'Ndrangheta, i dodici arrestati questa mattina dai carabinieri del Ros nell'ambito dell'operazione 'Bellavita'. Le indagini hanno preso il via da una attività di osservazione nei confronti di Franco Pannozzo e Natale Lupia, nomi noti nel panorama criminale torinese, che viaggiavano in continuazione tra l'Italia e la Spagna (a Huelva e Malaga) e partecipavano a incontri riservatissimi tra il Piemonte, la Lombardia, la Liguria e la Calabria. Con loro volti vicini alla criminalità organizzata calabrese, come Mario Contró, Luigi Trisolino, Bruno Trunfio (ex assessore di Chivasso già condannato nel processo Minotauro sulle infiltrazioni della 'Ndrangheta al Nord), Antonio Squillace (trasferitosi dalla Locride proprio per occuparsi dei traffici), e due fratelli. I carabinieri del Ros hanno ripreso Pannozzo e Lupia proprio quando si sono recati nella lussuosa villa a Huelva di Rocco Piscioneri, noto narcotrafficante e figura chiave dell'inchiesta coordinata dalla Direzione Distrettuale Antimafia di Torino.

      Traffico milionario. "È un'importante operazione che da il riscontro di un ambiente di legami che non tramontano mai". Così il comandante dei Ros di Torino Michele Lorusso, commenta i dodici arresti per traffico internazionale di stupefacenti legato alla 'Ndrangheta. "È stato stroncato un traffico milionario che gestiva tonnellate di droga".

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