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Deteneva immagini di minori abusati, Procura Reggio ordina arresti
Deteneva immagini di minori abusati, Procura Reggio ordina arresti 14 mar 17 Un uomo di 32 anni è stato arrestato dalla Polizia di Stato, a Napoli, l'accusa di avere detenuto e divulgato sul web, condividendola con altre persone, una notevole quantità di materiale pornografico con immagini di minori, alcuni dei quali vittime di suoi abusi. L'arresto è stato fatto in esecuzione dell'ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa dal gip del Tribunale di Reggio Calabria su richiesta della Procura reggina. Secondo quanto accertato nel corso delle indagini congiunte svolte dai Compartimenti della Polizia Postale e delle Comunicazioni di Reggio Calabria e Napoli, alcuni minori presenti nelle immagini sequestrate sono anche stati vittime di abusi sessuali compiuti personalmente dal giovane operaio, celibe ed incensurato. In particolare, al 32enne, è stato sequestrato uno smartphone dotato di specifiche applicazioni che gli consentivano di nascondere in cartelle invisibili il materiale pedopornografico detenuto. "Esprimo il mio più vivo ringraziamento agli uomini della Polizia Postale e delle Comunicazioni di Reggio Calabria, per avere contribuito, insieme ai colleghi di Napoli, a stanare un uomo dedito alla pedopornografia e ad abusi sessuali personalmente perpetrati a danno di minori". E' quanto dichiara il sociologo Antonio Marziale, Garante per l'Infanzia e l'Adolescenza della Regione Calabria. "Sono amareggiato, però - prosegue Marziale - per il rischio più che concreto conseguente al decreto ministeriale che prevede la soppressione di 74 sezioni della Polposta attualmente presenti sul territorio nazionale. In nome e per conto della spending review l'Italia deve privarsi di una delle istituzioni più importanti nella lotta al crimine pedopornografico, alla cui esperienza attingono le forze inquirenti di tutto il mondo. Con un solo colpo di spugna si vuol ridimensionare un'attività specifica e altamente specializzata nella prevenzione, nel contrasto e nella repressione di tutti quei reati che vengono consumati avvalendosi delle tecnologie informatiche, come la pedofilia online". "In questi anni - sostiene ancora il Garante - la Polizia Postale ha arrestato, talvolta in flagranza di reato, più di seimila predatori di bambini, ha bloccato la diffusione di milioni di immagini e video che fruttano alle organizzazioni pedofili milioni di euro all'anno sulla pelle di creature anche in tenera età e lo Stato, per risparmiare, razionalizza proprio questo servizio. È proprio vero che al peggio non c'è mai fine"
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