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    Arrestato in Brasile latitante Macrì, capo della cosca Commisso

     

    Arrestato in Brasile latitante Macrì, capo della cosca Commisso

    10 giu 17 E' stato arrestato a San Paolo, in Brasile il latitante della 'ndrangheta calabrese Vincenzo Macrì, figlio del noto Antonio, leader carismatico. L'arresto è avvenuto al termine di articolate indagini coordinate dalla Procura Distrettuale Antimafia di Reggio Calabria e condotte dal Servizio Centrale Operativo della Polizia di Stato e dalla Squadra Mobile di Reggio Calabria in collaborazione con il Servizio per la Cooperazione Internazionale di Polizia e dalla rete dell'Interpol. A localizzare e catturare Macrì sono stati gli agenti della polizia brasiliana. Nato a Siderno (Reggio Calabria) nel gennaio del 1965, esponente apicale della potente cosca della 'ndrangheta COMMISSO operante a Siderno, Vincenzo Macrì era già stato proposto per l'inserimento nell'elenco dei latitanti pericolosi stilato dal Ministero dell'Interno. L'arrestato è figlio del noto Antonio Macrì, leader carismatico, soprannominato per la sua caratura criminale "boss dei due mondi", particolarmente influente anche oltreoceano (Canada e Stati Uniti), ucciso in un agguato a Siderno il 20 gennaio 1975, nell'ambito della prima guerra di 'ndrangheta. Vincenzo Macrì, che negli ultimi anni si era stabilito ad Aalsmeer (Olanda), dove - riferisce ancora la Polizia - gestiva gli interessi illeciti del sodalizio mafioso di riferimento, è stato rintracciato all'aeroporto di San Paolo del Brasile, diretto nella capitale del Venezuela, Caracas, dove viveva da qualche tempo utilizzando una falsa identità individuata proprio dagli investigatori della Squadra Mobile reggina e dello SCO. É considerato un esponente apicale della cosca Commisso di Siderno, Vincenzo Macrì, di 52 anni, il latitante della 'ndrangheta arrestato nell'aeroporto di San Paolo, in Brasile. Nel momento in cui é stato bloccato Macrì si accingeva ad imbarcarsi su un volo diretto a Caracas, dove viveva da qualche tempo utilizzando una falsa identità scoperta dagli investigatori della Squadra mobile di Reggio Calabria e dello Sco. L'arresto é frutto della collaborazione tra lo Sco, l'Fbi e l'Homeland Security. Ai fini della cattura di Vincenzo Macrì si é rivelato decisivo anche lo scambio di informazioni, attivato tramite il Servizio cooperazione internazionale di Polizia, tra le Polizie del Venezuela e del Brasile, in un'ampia cornice di collaborazione tra l'Italia ed i Paesi del Sud-America interessati. L'inserimento di Macrì nella cosca Commisso di Siderno è dimostrato dalle risultanze probatorie dell'operazione "Acero-Krupy Connection" della Dda di Reggio Calabria, condotta congiuntamente dalla Polizia e dai carabinieri il 28 settembre del 2015. A Vincenzo Macrì, in quell'occasione, vennero contestati i reati di associazione mafiosa e traffico internazionale di sostanze stupefacenti, con l'aggravante della transnazionalità.

    Il Prefetto di Reggio Calabria, Michele di Bari, "ha rivolto un messaggio di vivo apprezzamento e sincero compiacimento - é detto in un comunicato della Prefettura - al Procuratore distrettuale, al Questore e alle donne e agli uomini impegnati nell'attività operativa e di indagine, per lo straordinario risultato conseguito, con l'arresto di Vincenzo Macrì, esponente di spicco della nota cosca Commisso operante in Siderno". "Con l'arresto del Macrì - ha commentato il Prefetto di Reggio Calabria - è stato inferto un ulteriore, duro colpo alla 'ndrangheta, a dimostrazione che la tenace e puntuale attività investigativa e di intelligence condotta con determinazione e penetrante capacità di intervento dalle forze di polizia, sotto la sapiente regia della magistratura, consente allo Stato di ottenere brillanti risultati nella lotta alla criminalità organizzata".

    Il ministro dell'interno, Marco Minniti, ha telefonato al Capo della Polizia, Franco Gabrielli per complimentarsi dell'operazione, coordinata dalla Procura Antimafia di Reggio Calabria ed eseguita dal Servizio Centrale Operativo della Polizia di Stato, dalla Squadra Mobile di Reggio Calabria e dalla Polizia brasiliana con il raccordo del Servizio per la Cooperazione Internazionale di Polizia e dall'Interpol , che ha portato all'arresto, in Brasile, di Vincenzo Macrì, esponente di spicco della cosca della 'ndrangheta Commisso, operante a Siderno, e inserito nell'elenco dei latitanti più pericolosi. "L'arresto di Vincenzo Macrì - ha commentato il ministro Minniti - è un'altra importantissima operazione contro la 'Ndrangheta che si aggiunge agli arresti di altri pericolosi latitanti operati di recente dal lavoro straordinario delle Forze di Polizia".

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