NuovaCosenza.com
Google
su tutto il Web su NuovaCosenza
mail: info@nuovacosenza.com
Home . Cronaca . Politica . Area Urbana . Speciali . Video . Innovazione . Universtitą . Spettacoli . Sport . Calcio . Meteo .
 

      Condividi su Facebook

    Operazione dei CC tra Calabria, Roma e Firenze, 14 arresti

     

    Operazione CC tra Calabria, Roma e Firenze, 14 arresti. Indagini dopo intimidazioni Lanzetta

    20 ott 16 Una vasta operazione dei Carabinieri del Nucleo investigativo del Gruppo di Locri ha avuto corso nella provincia di Reggio Calabria - in particolare nell'area dell'alto Jonio reggino - e nelle province di Catanzaro, Roma e Firenze per l'esecuzione di un'ordinanza di custodia cautelare a carico di 14 persone ritenute responsabili di vari reati. Il provvedimento restrittivo é stato emesso dal gip del Tribunale di Reggio Calabria su richiesta della Dda e riguarda elementi della cosca di 'ndrangheta Ruga di Monasterace. I reati contestati alle persone destinatarie dell'ordinanza di custodia cautelare vanno dall'associazione per delinquere di tipo mafioso e dall'omicidio al favoreggiamento personale, danneggiamento, rapina, estorsione, detenzione e porto illegali di armi e detenzione e spaccio di sostanze stupefacenti.

    Boss uccise fratello. Tra gli arrestati dell'operazione "Confine 2", condotta stamattina dai carabinieri del Comando provinciale di Reggio Calabria, c'é anche il boss Giuseppe Cosimo Ruga, di 65 anni, che era libero dopo avere scontato una condanna a 26 anni. I particolari dell'accusa contestata al boss sono stati illustrati nel corso della conferenza stampa tenuta dal Procuratore della Repubblica, Federico Cafiero de Raho, e dal Comandante provinciale dei carabinieri, colonnello Giancarlo Scafuri. Ruga, in particolare, é accusato dell'omicidio del fratello Andrea, ucciso nel 2011 dal boss dopo che era tornato in libertà, per vendicarsi del fatto che aveva approfittato della sua detenzione per prenderne il posto a capo della cosca. Andrea Ruga, secondo quanto riferito dagli investigatori, venne soffocato con un cuscino dal fratello, che poi tentò di fare attribuire il decesso ad un malore. Per evitare di essere scoperto, tra l'altro, Giuseppe Cosimo Ruga fece sabotare il sistema di videosorveglianza della casa del fratello.

    Indagini partite dopo intimidazione a Lanzetta. Hanno preso spunto anche dall'attentato incendiario che fu compiuto nel giugno del 2011 ai danni della farmacia dell'allora sindaco di Monasterace, Maria Carmela Lanzetta, successivamente nominata ministro degli Affari regionali, Maria Carmela Lanzetta, le indagini che hanno portato stamattina all'arresto da parte dei carabinieri del Comando provinciale di Reggio Calabria di 14 presunti esponenti della cosca Ruga della 'ndrangheta. Al centro dell'attività investigativa anche un'altra intimidazione messa in atto ai danni di Maria Carmela Lanzetta: i colpi di pistola che furono sparati il 29 marzo del 2012 contro la sua automobile. Le indagini dei carabinieri del Nucleo Investigativo del Gruppo di Locri hanno consentito di ricostruire l'organigramma della cosca "Ruga-Gallace-Leuzzi". L'operazione é stata condotta con l'ausilio di tutte le articolazioni territoriali dipendenti, dell'ottavo Nucleo elicotteri carabinieri, dello Squadrone eliportato Cacciatori "Calabria" e del Nucleo cinofili di Vibo Valentia. Le indagini dei carabinieri si sono protratte dal gennaio del 2011 al marzo di quest'anno ed hanno consentito di individuare il mandante dell'assassinio di Andrea Ruga, rivelando anche, riferiscono i carabinieri, "la violenza criminale della cosca ed il livello di assoggettamento e sottomissione in cui era costretta a vivere la gente del posto".

    Non contestate intimidazioni a Lanezetta. Le intimidazioni commesse ai danni dell'ex ministro Maria Carmela Lanzetta, all'epoca in cui era sindaco di Monasterace, pur rientrando nell'indagine che ha portato stamattina all'arresto di 14 persone accusate di avere fatto parte della cosca di 'ndrangheta dei Ruga, non vengono contestate formalmente alle persone coinvolte nell'operazione. "Le indagini sugli episodi ai danni dell'ex ministro Lanzetta - ha detto in conferenza stampa il Procuratore della Repubblica di Reggio Calabria, Federico Cafiero de Raho - sono state stralciate da questa operazione ed affidate per il prosieguo alla Procura della Repubblica di Locri". Secondo quanto reso noto dai carabinieri, Giuseppe Cosimo Ruga, nell'intercettazione ambientale di un colloquio con la moglie, Maria Rosa Piromalli, si lamentava del clamore sollevato dalla Lanzetta per le intimidazioni subite. "Possiamo dire - ha detto ancora il Procuratore - che Ruga esprimeva un forte risentimento per Maria Carmela Lanzetta, ma gli elementi raccolti non sono a tutt'oggi sufficienti per poterlo ritenere coinvolto nella vicenda".

    Lanzetta ringrazia. "Ho sempre avuto fiducia nelle forze dell'ordine e nella magistratura: a loro va tutto il mio ringraziamento e la mia gratitudine per la brillante operazione contro la cosca Ruga-Gallace-Leuzzi condotta dall'Arma dei Carabinieri, coordinata dalla Dda e dal Gip di Reggio Calabria". Lo afferma, in una dichiarazione, Maria Carmela Lanzetta, ex Ministro per gli Affari regionali ed ex sindaco di Monasterace. "Li ringrazio a maggior ragione - aggiunge - per la grande convinzione e professionalità con la quale affrontano ogni giorno la criminalità organizzata in ogni parte d'Italia, nonostante le difficoltà di personale e di mezzi. Criminalità mafiosa-'ndranghetista che ha sempre impedito, e ancora impedisce, il normale sviluppo socio-economico soprattutto nella provincia reggina. In particolare voglio ringraziare l'Arma dei Carabinieri, i ragazzi della scorta e la Prefettura di Reggio Calabria che mi hanno sempre aiutata a superare i tanti momenti difficili che ho dovuto affrontare in questi anni". "Spero che l'operazione possa consentire a Monasterace e a tutto il suo comprensorio - dice ancora l'ex ministro Lanzetta - di vivere nel presente e nel futuro in libertà, senza cappe di piombo criminali, dando modo ai cittadini di esprimere tutte le loro potenzialità positive e invitandoli ad avere coraggio e fiducia nello Stato. Infatti, senza l'apporto concreto della società civile, l'azione dello Stato, per quanto possa essere continua ed efficace, sarà, per forza di cose, sempre insufficiente".

    Boss risolveva "problemi privati". Cosimo Giuseppe Ruga, il boss della 'ndrangheta arrestato stamattina dai carabinieri del Comando provinciale di Reggio Calabria nell'operazione "Confine 2", era una sorta di "padrino" a cui molti cittadini di Monasterace si rivolgevano anche per fargli dirimere questioni di carattere privato. É quanto é stato riferito dai magistrati della Dda reggina e dai carabinieri. Ruga riceveva le persone nel locale riservato di un supermercato di Monasterace, cittadina che considerava come un suo "feudo", e interveniva per risolvere le questioni più svariate, comprese quelle legate a vicende sentimentali. In un caso, tra l'altro, si era interessato del caso di un ragazzo picchiato gravemente da alcuni elementi della cosca Ruga perché non si rassegnava alla fine del rapporto sentimentale con una giovane. Il boss avrebbe anche tentato di condizionare la gestione del Comune di Monasterace all'epoca in cui era sindaco l'ex ministro Maria Carmela Lanzetta.

    "L'operazione della Dda di Reggio Calabria, con gli arresti compiuti dai Carabinieri di Locri degli esponenti della cosca "Ruga-Gallace-Leuzzi", sono un ulteriore passo per restituire il territorio dell'alto Jonio calabrese ai cittadini, agli imprenditori ed alle istituzioni locali. Lo dichiara l'on.Rosy Bindi, presidente della Commissione Parlamentare Antimafia. "Con questa indagine si è fatta finalmente luce sulle minacce e gli attentati contro Maria Carmela Lanzetta, all'epoca sindaco di Monasterace ed ex ministro, e sulla catena di violenze che hanno pesantemente condizionato la vita civile, economica e sociale di quel territorio". Domani la Commissione sarà a Reggio Calabria "anche per riaffermare, con sempre maggiore forza, il diritto dei calabresi a vivere e crescere finalmente liberi dalla 'ndrangheta".

    © RIPRODUZIONE RISERVATA

    Cerca con nell'intero giornale:

    -- >Guarda l'indice delle notizie su: "Cronaca e Attualità "

     

     
Pubblicità
Elezioni


    Facebook
 Ultime
 

Multimedia


 

Web TV -  Video

 

 
Home . Cronaca . Politica . Area Urbana . Speciali . Video . Innovazione . Universtitą . Spettacoli . Sport . Calcio . Meteo .

Copyright © 2017 Nuova Cosenza. Quotidiano di informazione. Registrazione Tribunale Cosenza n.713 del 28/01/2004 - Direttore Responsabile: Pippo Gatto
Dati e immagini presenti sul giornale sono tutelati dalla legge sul copyright. Il loro uso e' consentito solo previa autorizzazione scritta dell'editore