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Maxi blitz dei CC contro la cosca Muto: 58 arresti
Maxi blitz dei CC contro la cosca Muto: 58 arresti 19 lug 16 I Carabinieri del Ros e del Comando provinciale di Cosenza stanno eseguendo, nelle province di Cosenza e Salerno e in altre località italiane, un'ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa su richiesta della Dda di Catanzaro, nei confronti di 58 persone indagate, tra l'altro, per associazione di tipo mafioso, traffico di stupefacenti, estorsione e rapina. Al centro delle indagini del Ros una delle più pericolose e violente cosche della 'ndrangheta, con a capo Francesco Muto, di Cetraro, detto il "Re del pesce", che, secondo gli investigatori, ha monopolizzato per oltre 30 anni le risorse economiche del territorio curando fino al dettaglio la commercializzazione dei prodotti ittici, in un'area a forte impatto turistico, dei servizi di lavanderia delle strutture alberghiere e della vigilanza in favore dei locali d'intrattenimento della fascia tirrenica cosentina e del basso Cilento. Parallelamente le indagini del comando provinciale di Cosenza hanno documentato un importate traffico di stupefacenti che, sotto il controllo del clan muto, inondava di cocaina, hashish e marijuana le principali localita’ balneari della costa tirrenica calabrese, tra cui Diamante, Scalea e Praia a mare. Contestualmente sono stati sottoposti a sequestro beni per circa 7 milioni di euro. --- Blitz cosca Muto: 58 arresti (VIDEO arresti) --- Clan Muto gestiva mercato della pesca, droga e guardianie --- Arresti cosca Muto, conferenza --- Governale su clan Muto-- DDA su clan Muto
Gli arrestati: 1) Antonio Abbruzzese, detto “Tonino Banana”, nato e residente a Cosenza il 27 marzo del 1975 (detenuto) 2) Carlo Antonuccio, nato a Cetraro, residente a Piacenza il 28 luglio del 1979 (detenuto) 3) Gianluca Arlia, nato e residente a Paola il 13 gennaio del 1993 4) Pierpaolo Bilotta, nato e residente a Praia a Mare il 29 novembre del 1975 5) Agostino Bufanio nato e residente a Cetraro il 15 aprile del 1972 6) Giulio Caccamo nato a Epinal (Ee) il 27 febbraio del 1974 7) Giuseppe Calabria nato a Paola il 17 febbraio del 1980 8) Pietro Calabria nato a Paola il 28 giugno del 1986 9) Vincenzo Campagna nato a Praia a Mare il 7 ottobre del 1981 10) Giuseppe Candente nato a Cetraro il 17 giugno del 1977 11) Gino Caloprese, detto “Lo Sghincio”, nato a Belvedere Marittimo il 6 gennaio del 1980 12) Enzo Casale nato a Polla (Sa) il 19 agosto del 1970 13) Angelo Casella, detto “O’ Passariello” nato a Buonvicino il 6 giugno del 1948 14) Simone Chiappetta nato a Praia a Mare il 17 maggio del 1974 15) Fedele Cipolla nato a Cetraro l’11 novembre del 1987 16) Franco Cipolla, detto “Tabacco”, nato a Cetraro il 10 ottobre del 1961 17) Alessandro De Pasquale nato a Cosenza l’1 ottobre del 1981 18) Antonio Di Pietromica, detto “Tonino”, nato a Belvedere Marittimo il 25 luglio del 1967 19) Gianfranco Di Santo, detto “Pulicino”, nato a San Nicola Arcella il 25 agosto del 1970 20) Giuseppe Natale Esposito, nato a San Mango d’Aquino il 23 dicembre del 1953 21) Gaetano Favaro nato a Belvedere Marittimo il 23 maggio del 1985 22) Giuseppe Fiore nato a Rose il 17 settembre 1972 23) Piermatteo Forestiero nato a Belvedere Marittimo il 21 settembre 1973 24) Amedeo Fullin nato a Praia a Mare il 3 dicembre del 1992 25) Antonietta Galliano nata a Cetraro il 13 giugno del 1963 26) Cono Gallo nato a Polla (Sa) il 15 novembre del 1980 27) Vito Gallo nato a Sala Consilina (Sa) il 14 marzo del 1956 28) Agostino Iacovo nato a Cetraro il 24 ottobre del 1986 29) Maria Iacovo nata a Fiumefreddo Bruzio il 15 novembre del 1962 30) Simone Iannotti nato a Praia a Mare il 12 febbraio 1983 31) Emanuel La Scaleia, detto “Bacheca”, nato a Praia a Mare il 27 novembre 1978 32) Guido Maccari, detto Mazzaruni, nato a Cetraro il 22 novembre del 1982 33) Alessandra Magnelli nata a Cosenza il 3 novembre del 1980 34) Antonio Mandariti nato a Paola il 18 giugno del 1957 35) Filippo Matellicani nato a Praia a Mare il 3 agosto del 1984 36) Francesco Muto, detto Franco soprannominato “Re del Pesce” e “O’ Luongo” nato a Cosenza il 13 maggio del 1940 37) Luigi Muto nato ad Acquappesa il 10 agosto del 1962 38) Mary Muto, detta Mara, nata a Cetraro il 21 gennaio del 1973 39) Carmine Occhiuzzi, detto “Minuccio” nato a Cetraro il 15 luglio del 1955 40) Luca Occhiuzzi nato a Cetraro il 14 maggio del 1988 41) Andrea Orsino nato a Cetraro il 3 aprile del 1970 42) Alfredo Palermo nato a Paola il 25 maggio del 1983 43) Valentino Palermo nato a Paola il 27 gennaio del 1990 44) Sara Pascariello nata Cetraro il 27 febbraio del 1995 45) Antonio Pignataro, detto “Cicchitella” nato a Cetraro il 10 aprile del 1963 (detenuto) 46) Sabrina Silvana Raimondi, nata a Milano il 17 gennaio del 1975 47) Maurizio Rango nato a Cosenza il 6 agosto del 1976 (detenuto) 48) Vittorio Reale nato in Germania il 9 febbraio del 1984 49) Andrea Ricci nato a Praia a Mare il 3 luglio del 1984 50) Simona Maria Assunta Russo nata a Belvedere Marittimo il 15 agosto del 1976 51) Luigi Sarmiento detto “Gino Fish” nato a Belvedere Marittimo l’11 febbraio del 1966 52) Giuseppe Scornaienchi, detto “Pino O’ Cunfiett” nato a Cetraro il 30 giugno del 1990 53) Salvatore Sinicropi, nato a Maratea (Pz) il 22 aprile del 1976 54) Mariangela Tommaselli nata a Cetraro il 18 novembre del 1980 55) Eupremio Rocco Trazza nato a Belvedere Marittimo il 4 gennaio del 1975 56) Alexander Tufo, detto Alex, nato a Cetraro l’1 febbraio del 1988 57) Pietro Valente nato a Belvedere Marittimo il 29 giugno del 1968 (detenuto) 58) Fabrizio Vitale nato a Lagonegro (Pz) il 9 giugno del 1976 I 68 indagati dalla DDA: • Abbruzzese Antonio detto "Tonino Banana", nato a Cosenza il 27.03.1975, ivi residente via Reggio Calabria; attualmente detenuto presso la Casa Circondariale di Milano – Opera "I. C. R."; Operazione partita da omicidio Vassallo. Sono partite da un troncone dell'inchiesta sull'omicidio di Angelo Vassallo, il sindaco-pescatore di Pollica (Salerno) ucciso nel 2010, le indagini dirette dalla Dda di Catanzaro sulla cosca Muto della 'ndrangheta che hanno portato all'operazione "Frontiera", con l'arresto da parte dei carabinieri di 58 persone. É quanto é emerso dalla conferenza stampa svoltasi a Cosenza per illustrare i particolari dell'operazione. Vassallo denunciò, tra l'altro, un traffico di stupefacenti nel territorio di Pollica che poi si é scoperto era gestito proprio dai Muto. "Pensiamo - ha detto il Procuratore della Dda di Catanzaro, Nicola Gratteri - di aver toccato i vertici della 'ndrangheta sul territorio dell'alto tirreno cosentino. E quindi, se la gente vuole, adesso può anche ribellarsi per evitare che i pescatori vengano vessati con ulteriori richieste estorsive". "I Muto - ha aggiunto Gratteri - rappresentano una cosca antica della 'ndrangheta, ma allo stesso tempo moderna". Un gruppo criminale, é stato riferito nel corso dell'incontro, tra i più violenti e pericolosi e che avrebbe monopolizzato, per oltre 30 anni, le risorse economiche del territorio curando al dettaglio la commercializzazione dei prodotti ittici e, in un'area tra l'altro a forte impatto turistico, i servizi di lavanderia industriale delle strutture alberghiere e della vigilanza nei locali d'intrattenimento della fascia tirrenica cosentina e del basso cilento. "Una cosca antica - ha detto ancora il procuratore Gratteri - perché sotto l'aspetto giudiziario è riconosciuta da decenni come associazione mafiosa. Ma anche moderna perché ha diversificato le proprie attività criminose come una multinazionale". Dalle indagini è emerso, in particolare, che la cosca Muto gestiva tutto il pescato dell'alto tirreno e anche la distribuzione del prodotto nella rete commerciale. Il pm della Dda Vincenzo Luberto ha fatto specifico riferimento alla Conad, "che non si é assoggettata - ha detto - all'imposizione della gestione della pescheria all'interno del supermercato, subendo per questo motivo un attentato ad un punto vendita di Sant'Arsenio, nei pressi di Sala Consilina. I Muto hanno fatto del mare un latifondo per assicurare la soddisfazione economica di pochissimi". Tra gli indagati anche quattro curatori fallimentari, nei confronti dei quali la Dda ipotizza l'accusa di avere favorito gli interessi della cosca omettendo di denunciare le ingerenze nella gestione delle imprese dei Muto e avvisandoli di indagini in corso da parte della Dda di Catanzaro. Per i curatori fallimentari, però, il gip non ha concesso l'interdittiva. "A tale proposito - ha detto il procuratore aggiunto della Dda Giovanni Bombardieri - abbiamo già preparato il ricorso perché proprio i curatori fallimentari hanno avuto una condotta gravissima, consentendo, tra l'altro, ai Muto di mantenere la gestione di un bene confiscato".
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