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    Di Natale rinnega se stesso, fu lui a volere lo Statuto che tiene Occhiuto in sella alla Provincia

     

    Di Natale rinnega se stesso, fu lui a volere lo Statuto che tiene Occhiuto in sella alla Provincia

    10 lug 16 Quando la politica sfiora il ridicolo pur di mantenere le direttive dei soliti notabili. Questa volta a dire la sua, sulle recenti dichiarazioni del consigliere provinciale Di Natale, che ambisce a diventare presidente senza elezioni, è il vice Presidente della Provincia di Cosenza, Franco Bruno che in una lunga nota svela come proprio Di Natale fu colui che chiese ed ottenne la norma statutaria a favore della permanenza in carica del Presidente e dei Consiglieri rieletti. Ora lo stesso Di Natale rinnega se stesso. Dopo la sentenza del Consiglio di Stato che, lo ricordiamo, si è espresso soltanto sulla decisione del Tar , lo stesso consigliere provinciale interpreta le norme a modo suo. Lo Statuto, come è chiaramente scritto nero su bianco, discusso, votato ed approvato dall'intera assemblea e quindi norma vigente, tiene Occhiuto, sindaco rieletto di Cosenza, Presidente della Provincia. Detta norma non è mai stata ne discussa ne appellata da alcun organo dello Stato. Adesso Di Natale tira fuori, etero diretto, un quesito formulato al Sottosegretario Bresso, collega del suo stesso partito, il PD, sulla decadenza del Presidente. Cioè chiede se la norma da lui stesso inserita sia valida o meno. Cose da 'oggi le comiche'. Vabbè, è una interpretazione politica. Così come è politica e senza alcuna validità giuridica la interpretazione che viene fatta della decisione del Consiglio di Stato che fa riferimento al periodo prima delle elezioni a Sindaco di Cosenza. Una questione dl lana caprina? Macchè. Un pasticcio da azzeccagarbugli di chi, senza aver mai avuto un consenso per farlo, vorrebbe attuare un golpe per occupare la presidenza della Provincia. Il limite della politica dei pasticci e delle arroganze. Di chi vorrrebbe conquistare il potere senza passare dal popolo. Un'esempio in piccolo di quanto già accaduto al Paese. Ricordiamo a noi e a chi sta continuando ad alimentare questa inutile polemica che il popolo, per quanto ci riguarda, ha già detto la sua e bocciato questo modo di fare riducendo i consensi, solo il 20%, a chi fino a ieri ne gestiva un 45%. Questo il testo integrale della nota del vicepresidnete della Provincia Bruno.

    "Esprimo il mio supporto al Presidente della Provincia di Cosenza Mario Occhiuto e alle forze di maggioranza presenti in Consiglio Provinciale, condividendo la posizione espressa dallo stesso Presidente e supportata dall’attestazione del Segretario Generale in merito alla disciplina statutaria derivante dal combinato disposto dagli artt. 32, co. 2, e 37, co. 4 dello Statuto della Provincia di Cosenza in forza del quale non si considera decaduto dalla carica di Presidente della Provincia il sindaco rieletto nel prima consultazione successiva allo scioglimento anticipato dell’ente di primo livello». È quanto dichiarato dal Consigliere provinciale delegato Franco Bruno, che afferma trattarsi di una norma – non in contrasto con la Delrio, ma anzi frutto di una interpretazione costituzionalmente conforme della medesima legge - fortemente voluta e proposta da quello stesso Consigliere Di Natale che oggi la osteggia, nella qualità di membro della Commissione Statuto, poi votata all’unanimità dalla Commissione, dal Consiglio Provinciale e dalla Conferenza dei Sindaci. Una norma – osserva Bruno – proposta da Graziano Di Natale al fine di meglio specificare la normativa della Legge Delrio. Detto questo, Franco Bruno precisa che la Sentenza del TAR Calabria – della quale il Consiglio di Stato ha al momento solo negato la sospensiva, ma non trattata nel merito – si occupa soltanto della nomina del Vice Presidente in quel preciso momento storico, ma da nessuna parte cita Di Natale quale reggente dell’Ente Provincia e anzi leggendone il testo il Consigliere anziano sembrerebbe essere Pino Capalbo. Del resto, a voler ragionare in punto di diritto né la Legge Delrio né lo Statuto della Provincia prevedono la figura del Consigliere anziano. Una figura che per essere ritrovata occorre risalire al vecchio regolamento, naturalmente non più in vigore, laddove era previsto che a presiedere la prima riunione del Consiglio neo-eletto doveva essere il Consigliere anziano. Ma stiamo parlando dell’epoca, preistorica, in cui non c’era ancora l’elezione diretta dei Sindaci e dei Presidenti di Provincia e comunque valeva esclusivamente per la prima seduta del Consiglio Provinciale. Nella denegata ipotesi di decadenza del Presidente della Provincia – continua Bruno – occorrerebbe quindi trovare all’interno del TUEL (Testo Unico Enti Locali) una similitudine che può rinvenirsi solo nella figura dell’Assessore Anziano delle vecchie Giunte, persona dunque di fiducia del Presidente e facente parte della maggioranza consiliare. Ma vi è di più. Per affidare l’incarico di Presidente f.f. la ricerca deve essere necessariamente circoscritta a Consiglieri Provinciali Sindaci, quindi giammai Graziano Di Natale che Sindaco non è. Gli unici Consiglieri che allo stato attuale potrebbero essere chiamati a farlo, dunque, secondo il Consigliere delegato Bruno sarebbero i due Sindaci Pasquale Lamboglia e Gianfranco Ramundo, espressione fiduciaria del Presidente Occhiuto e anche Sindaci. "È a tutti chiaro – conclude Franco Bruno – che il Consigliere Di Natale tenta di andare oltre la sentenza ai propri fini".

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