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    Intimidazione a giornalista di Lamezia Terme

     

    Intimidazione a giornalista di Lamezia Terme

    10 gen 16 L'automobile di un giornalista, Pasqualino Rettura, é stata incendiata a Lamezia Terme. A dare notizia dell'intimidazione é "il Quotidiano del Sud", il giornale per il quale Rettura lavora. Secondo quanto ha riferito la polizia, che conduce le indagini, la vettura incendiata é in uso alla moglie di Rettura e l'incendio risale alla notte tra il 5 e 6 gennaio scorsi. I danni, comunque, sono lievi perchè un parente di Rettura é intervenuto subito spegnendo le fiamme.

    Il gesto intimidatorio di cui è stato vittima il giornalista Pasqualino Rettura de 'Il Quotidiano del Sud' rappresenta l'ultimo tentativo, in ordine di tempo, di limitare e condizionare la libera attività di chi, per lavoro, si occupa di cronaca e di informazione". Lo sostiene, in una nota, il presidente dell'Ordine dei giornalisti della Calabria, Giuseppe Soluri. "L'episodio - dice ancora Soluri - si aggiunge ad un ormai lungo elenco di intimidazioni perpetrate ai danni di giornalisti calabresi particolarmente impegnati sul terreno della cronaca nera e giudiziaria. La reazione e la solidarietà espressa a Pasqualino Rettura dai colleghi, dalla società civile e dalle Istituzioni confermano che la violenza e le intimidazioni non possono in alcun modo raggiungere il loro scopo ed anzi ottengono l'effetto contrario dando più forza a chi, come Rettura, ogni giorno si limita a fare onestamente e correttamente il proprio lavoro di cronista". "Nell'esprimere a Pasqualino Rettura ed al suo direttore Rocco Valenti la solidarietà più piena e forte dell'Ordine dei giornalisti della Calabria - conclude - sono certo che magistratura e forze dell'ordine sapranno presto fare luce sul gesto vigliacco e criminale subito dal nostro collega".

    "L'ennesimo atto intimidatorio nei confronti di un altro giornalista calabrese indica una escalation criminale che non può più essere tollerata". E' quanto afferma, in una nota, il Presidente della Regione Calabria Mario Oliverio, che esprime "forte e ferma condanna" per quanto è avvenuto ai danni del cronista lametino del Quotidiano del Sud Pasqualino Rettura, al quale è stata incendiata l'auto. "Di fronte a simili, vili atti intimidatori - prosegue Oliverio - non basta più la solidarietà delle istituzioni. Occorre alzare il tiro e colpire con ogni mezzo e attraverso tutti gli strumenti a disposizione gli autori di tali episodi, individuandoli e assicurandoli alle autorità competenti. Le minacce alla libertà di stampa e nei confronti di chi decide di raccontare con verità ed onestà ciò che accade nella nostra regione, rappresentano un vero e proprio attentato alla libertà di tutti e alla democrazia nella nostra regione. Occorre reagire con tempestività, compattezza e fermezza evitando in ogni modo che questo ennesimo episodio criminale passi senza l'individuazione degli autori". "A Pasqualino Rettura e alla sua famiglia - dice ancora il Governatore della Calabria - esprimo solidarietà e vicinanza. A lui come a tutti i suoi colleghi che hanno subito minacce ed intimidazioni, chiedo di non mollare, di non gettare la spugna. La loro testimonianza a favore della verità, della libertà e della democrazia è preziosa e serve alla Calabria intera e ai calabresi onesti per trovare le giuste motivazioni e continuare la difficile, ma esaltante battaglia contro ogni tipo di prevaricazione e di violenza".

    "L'escalation di episodi di violenza, minacce e danneggiamenti ai danni dei giornalisti calabresi limita ormai in maniera drammatica il libero esercizio del diritto di cronaca nella nostra regione. Anche su questo fronte viviamo una situazione di emergenza che si aggrava giorno dopo giorno". Lo afferma il presidente del Consiglio regionale, Nicola Irto, in una dichiarazione diramata dal portavoce. "L'ultimo grave atto intimidatorio, in ordine di tempo - aggiunge - e' stato l'incendio dell'auto del cronista lametino de 'Il Quotidiano del Sud', Pasqualino Rettura. Un fatto che viene ricondotto in maniera univoca all'attivita' professionale del giornalista, a conferma dell'aggressione ormai sistematicamente portata avanti nei confronti di chi viene 'punito' per il fatto di svolgere il proprio lavoro e di raccontare quanto avviene in una terra difficile come la nostra". Il presidente Irto auspica "un immediato accertamento delle responsabilita' da parte degli inquirenti" e rivolge "a Rettura e al Quotidiano la solidarieta' dell'intero Consiglio regionale".

    "Esprimo la mia vicinanza al giornalista del Quotidiano del Sud Pasqualino Rettura e alla sua famiglia per il deprecabile atto vandalico che ha portato all'incendio della sua autovettura e dura condanna verso tale ignobile episodio. Invito Pasqualino Rettura a continuare la sua opera al servizio della collettività con l'auspicio che le forze inquirenti riescano ad individuare i responsabili. Non è più accettabile, infatti, assistere a simili gesti che vanno assolutamente stigmatizzati poiché mortificano un'intera comunità". Lo afferma, in una dichiarazione, il deputato Giuseppe Galati, del gruppo Ala.

    La segreteria provinciale di Catanzaro del Partito democratico, guidata dal segretario Enzo Bruno, esprime la propria solidarietà al giornalista de "Il Quotidiano del Sud", Pasqualino Rettura, "per il vile atto intimidatorio subito. Siamo certi - si aggiunge in una nota - che gli organi inquirenti faranno piena luce in breve tempo sull'incendio dell'auto del giornalista che si occupa con serietà e la passione di vicende molto delicate che riguardano la città di Lamezia ed in particolare l'azione delle organizzazioni criminali che con prepotenza ostacolano lo sviluppo sociale ed economico del comprensorio. Siamo certi che l'impegno di Rettura, che con coscienza svolge quotidianamente il proprio dovere, non sarà certamente incrinato da episodi deplorevoli come questo, che condanniamo senza appello. Al validissimo giornalista del Quotidiano assicuriamo sostegno e vicinanza".

    "Esprimiamo al direttore del Quotidiano del Sud, Rocco Valenti, la nostra solidarietà più sincera per il grave atto intimidatorio subito dal giornalista Pasqualino Rettura". Lo afferma, in un comunicato, la Cgil della Calabria. "Cogliamo l'occasione - aggiunge - per estendere i sentimenti di vicinanza e di concreto sostegno anche a tutti i giornalisti e agli operatori della informazione che nell'esercizio delle loro importanti funzioni difendono quotidianamente uno dei diritti portanti della nostra democrazia, la libertà di stampa. Stiamo vivendo una stagione impegnativa per la Calabria, che vuole cambiare. Notiamo però una recrudescenza della violenza, delle intimidazioni e degli attentati: in questi ultimi mesi, una serie di atti gravi hanno colpito amministratori, giornalisti, sindacalisti, imprenditori impegnati. Si tratta, in sostanza, di una ondata di intimidazioni che il potere criminale ha inteso scatenare contro coloro che, nella costruzione di una società libera, sono l'espressione più autentica della volontà di cambiamento. E condividiamo anche il senso di isolamento che attanaglia una persona colpita, anche se inondata da tanti attestati di solidarietà: la solitudine resta e fa male. Ma la solitudine si sconfigge contrastando e battendo i criminali, chi nel buio colpisce per intimorire, piegare, intimidire, impedire il libero dispiegarsi delle idee e del pensiero. Ed allora ci permettiamo di lanciare una proposta: mettiamo assieme tutte le vittime delle intimidazioni, costruiamo un 'Forum' non solo per esprimere solidarietà, ma soprattutto per dare voce a quella Calabria combattiva che non si piega, che vuole fare impresa senza pagare il pizzo, che intende fare informazione libera perché così si rafforza la democrazia, che vuole mantenere ed estendere i diritti nel lavoro, che pensa che tutte le donne e gli uomini sono uguali a prescindere dal colore della pelle e del credo religioso".

    "Condanniamo l'atto intimidatorio condotto ai danni di un onesto cittadino e padre di famiglia". Lo afferma, in una nota, Domenico Furgiuele, coordinatore regionale di "Noi con Salvini". "Un atto oltremodo vile - aggiunge - perchè colpisce un giornalista probabilmente nel tentativo di imbavagliare chi non ha mai avuto paura di raccontare, senza condizionamenti, la storia del nostro territorio. Episodi di violenze simili non sono accettabili. Crediamo che sia importante, in questo particolare momento, che tutte le forze politiche pongano l'accento sull'importanza dell'avere una stampa libera, indipendente e che abbia la capacità e la volontà di scavare, controllare e indagare tutto quello che riguarda il territorio in tutti gli ambiti. La Calabria ha bisogno di giornalisti come Rettura che abbiano la volontà di esercitare la propria professione con senso di responsabilità, soprattutto verso i cittadini. Pasqualino e tanti altri suoi colleghi sono fondamentali per rendere la città, non solo informata, ma anche consapevole della sua vita amministrativa, politica e sociale".

    "Massima solidarietà al giornalista Pasqualino Rettura ed alla sua famiglia per le deprecabili azioni intimidatorie subite" viene espressa, in una nota, dal deputato Sebastiano Barbanti. "Iniziamo il nuovo anno - aggiunge - con una nuova intimidazione ai danni di un giornalista lametino. Temo ormai anche una certa propensione all'abituarsi a tali gesti vigliacchi, che hanno come solo obbiettivo, l'isolamento dell'uomo, il terrore della famiglia e la mitigazione del giornalista, cosa che io mi rifiuto a fare nella maniera più assoluta. Quindi come atto concreto di vicinanza al giornalista del Quotidiano ed alla sua famiglia, mi rendo subito disponibile a portare in Parlamento qualsiasi azione volta a dare luce a chi viene ingiustamente e vigliaccamente preso di mira per avere fatto il proprio lavoro onestamente".

    "Esprimo solidarieta' al giornalista lametino de Il Quotidiano, Pasqualino Rettura, destinatario di un grave atto intimidatorio. L'incendio di una delle automobili della sua famiglia e' un chiaro tentativo di condizionare la sua attività professionale, operato da chi spera di impedire ai giornalisti di lavorare liberamente per informare l'opinione pubblica lametina e calabrese". Lo afferma il consigliere regionale Antonio Scalzo (Pd). Per l'esponente politico democrat, "oggi la stampa eè esposta a rischi sempre più gravi. Negli ultimi tempi sono stati numerosi e allarmanti gli episodi ai danni di rappresentanti di questa categoria. Tutto ciò ci preoccupa fortemente. Colpire i giornalisti significa indebolire la tenuta stessa del sistema democratico della nostra regione e depotenziarlo nella difficile lotta al malaffare e alla criminalità. La Calabria non può più accettare tutto questo. Siamo vicini alla famiglia di Pasqualino Rettura - conclude Scalzo - al quale chiediamo di andare avanti con determinazione nel suo lavoro".

    "Il gesto compiuto nei confronti del giornalista Pasqualino Rettura, che allunga l'elenco dei tanti professionisti del settore impegnati in questa nostra regione a raccontare una difficile quotidianità, riempie di amarezza e rabbia perché si tratta dell'ennesimo tentativo di imbavagliare la libertà di cronaca e di informazione di cui una sana democrazia si alimenta". E' quanto afferma il segretario regionale del Partito democratico, l'on. Ernesto Magorno che esprime la propria solidarietà e la vicinanza dell'intero Pd calabrese al giornalista de "Il Quotidiano del Sud". "Siamo certi che le forze dell'ordine faranno luce sull'incendio dell'auto di Rettura, il quale non si farà certo condizionare dall'arroganza del gesto di chi vorrebbe manipolare l'informazione usando il linguaggio della prepotenza - afferma ancora Magorno - ma le istituzioni, i partiti, le associazioni, il mondo della cultura e delle professioni devono essere vigili, dimostrare tutta la loro vicinanza a chi come Rettura svolge il proprio lavoro con passione, impegno, serietà e trasparenza per fare da scudo ad ogni tentativo di mettere il bavaglio con la forza alla voce della verità, in ogni settore".

    "Desidero esprimere la mia vicinanza e solidarietà al giornalista Pasqualino Rettura e alla sua famiglia per il grave atto di cui sono stati oggetto nelle scorse ore, un gesto inqualificabile che ferisce profondamente tutta la comunità lametina e il mondo dell'informazione calabrese". Lo afferma, in una dichiarazione, Gianni Speranza, responsabile nazionale "Politiche per il Mezzogiorno" di Sel. "Di fronte alla realtà realtà drammatica dei giornalisti calabresi vittime quotidianamente di atti intimidatori e di diverse forme di condizionamenti, compresi quelle del lavoro precario e del lavoro sottopagato - aggiunge Speranza - occorre mobilitare tutte le forze sane della società calabrese per garantire alla nostra terra un'informazione libera, professionale, per consentire ai giornalisti di svolgere nella massima serenità una professione essenziale per la vita democratica. Mentre rinnovo il mio sostegno a Pasqualino Rettura e a tutti i giornalisti calabresi vittime di intimidazioni e sopraffazioni, faccio mio l'appello del direttore del Quotidiano del Sud Rocco Valenti a una solidarietà concreta, perché nessuno osi fermare quel "racconto "di verità dell' informazione libera di cui la nostra Calabria ha bisogno per riscattarsi e cambiare davvero.

    L'Udc di Lamzia Terme, in un comunicato, esprime "solidarietà al giornalista Pasqualino Rettura per il vile atto subito. Si tratta di un fatto - si aggiunge - davvero gravissimo perché coinvolge direttamente una categoria, quella giornalistica, che a Lamezia Terme ed in Calabria ha sempre rappresentato un baluardo fondamentale nella lotta al malaffare, alla criminalità organizzata ed alle illegalità, permettendo una crescita democratica e culturale importante per la nostra terra. Sappiamo, che tale atto non fermerà la penna di Pasqualino Rettura, ma anzi sarà un ulteriore incentivo e stimolo per tutti i giornalisti e per noi collettività ad andare avanti con la schiena dritta e con la consapevolezza, sempre maggiore, che la verità va tutelata sempre e comunque, mentre l'illegalità va combattuta sempre e comunque in ogni dove, da qualunque posizione in sui si opera ed agisce agisce".

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