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Rubavano i soldi direttamente dai conti correnti, 27 arresti della Gdf nel reggino
Rubavano i soldi direttamente dai conti correnti, truffa da 1 mln, 27 arresti della Gdf nel reggino 14 apr 16 Ammonta ad oltre un milione di euro la truffa scoperta dalla Guardia di finanza di Reggio Calabria che stamane ha arrestato 27 persone nell'ambito dell'inchiesta chiamata 'Piscatores'. Le indagini dei finanzieri hanno avuto inizio dopo la denuncia del titolare di un conto corrente online al quale è stata sottratta la somma di 90 mila euro. Alle persone arrestate è stata notificata una ordinanza di custodia cautelare emessa dal giudice per le indagini preliminari del tribunale di Reggio Calabria che ha accolto la richiesta della Procura della Repubblica. Sedici persone sono state arrestate e portate in carcere, tre sono ai domiciliari ed altre otto sono state sottoposte all'obbligo di presentazione alla polizia giudiziaria. Nell'inchiesta sono indagate altre 23 persone nei confronti delle quali i finanzieri hanno eseguito alcune perquisizioni. I 27 destinatari dell'ordinanza di custodia cautelare sono accusati a vario titolo di associazione per delinquere, truffa, riciclaggio, accesso abusivo ad un sistema informatico o telematico, detenzione e diffusione abusiva di codici di accesso o sistemi informatici o telematici, sostituzione di persona, possesso e fabbricazione di documenti di identificazione falsi. L'organizzazione, secondo gli investigatori, operava nella zona della Locride e, in particolare, a Grotteria, Gioiosa Jonica, Marina di Gioiosa Jonica e Siderno. Nel corso delle indagini sulla sottrazione dei 90 mila euro i finanzieri hanno ricevuto dalla Procura di Bologna una seconda segnalazione relativa ad un correntista dello stesso Istituto di credito il quale aveva denunciato la sottrazione di oltre 420 mila euro. Dagli accertamenti dei finanzieri, anche attraverso la collaborazione fornita dall'istituto di credito, è emerso il coinvolgimento di una serie di persone residenti nella zona della Locride beneficiari delle somme illecitamente distratte dai conti di numerosi correntisti residenti su tutto il territorio italiano, per un importo di oltre un milione di euro. In brevissimo tempo gli autori della truffa, attraverso l'appropriazione illecita delle credenziali di accesso ai conti correnti online, trasferivano le somme con bonifici per poi prelevare il denaro contante. Le persone coinvolte: Un crimine raffinato. "Un'associazione che si muoveva comunque in un contesto mafioso come la ionica reggina, seppure le indagini, finora, non hanno permesso l'ipotesi di associazione mafiosa". Lo ha detto il Procuratore della Repubblica di Reggio Calabria, Federico Cafiero de Raho, nel corso della conferenza stampa per illustrare l'operazione della Guardia di finanza che ha portato all'arresto di 27 persone per truffa. "Il gruppo criminale - ha aggiunto - agiva su tutto il territorio nazionale con una tecnica quasi ufficiale, riuscendo a far passare un loro complice come agente finanziario della multinazionale olandese ING Direct, che ha immediatamente collaborato con noi per svelare il sistema truffaldino messo in piedi da persone senza scrupoli che in due sole operazioni hanno sottratto circa 600 mila euro ai legittimi proprietari del danaro". Il procuratore aggiunto Gaetano Paci ha affermato che "l'indagine può definirsi un prototipo della specie che denota la raffinatezza raggiunta dal crimine organizzato, in grado con la tecnica del 'fishing', ovvero, dell'adescamento, di accreditarsi con forte credibilità attraverso mail e siti con loghi molto simili all'istituto finanziario coinvolto nella truffa, fino a convincere i malcapitati di turno a farsi consegnare i codici Pin per l'accesso alle operazioni bancarie". Il Comandante del reparto di Locri della Guardia di finanza, ten.col. William Vinci, ha affermato che "dopo le varie denuncie abbiamo scoperto che molte delle persone intestatarie che utilizzavano i bancomat per i prelievi truffaldini non esistevano. Poi, attraverso la nostra banca dati abbiamo scoperto che il denaro prelevato finiva puntualmente sui conti on line di persone senza alcun reddito o attività economica". Alla conferenza stampa erano presenti il comandante regionale, gen. Gianluigi Miglioli, ed il comandante provinciale della Guarda di Finanza, col. Alessandro Barbera. L'operazione Piscatores è stata portata a termine fal Comando provinciale di Reggio Calabria della Guardia di Finanza che ha eseguito le 27 ordinanze di custodia cautelare nei confronti dei presunti componenti di un'organizzazione criminale responsabile di una maxi truffa online commessa attraverso l'accesso abusivo a sistemi informatici. Le indagini, coordinate dalla Procura della Repubblica di Reggio Calabria, hanno consentito di appurare che l'organizzazione criminale, operante nel territorio della Locride, metteva in atto le truffe attraverso l'illecita acquisizione dei codici di accesso di ignari correntisti di un istituto di credito operante sul web per effettuare operazioni di trasferimento di ingenti somme di denaro in conti correnti intestati fittiziamente a persone inesistenti e, di fatto, riconducibili ai promotori dell'organizzazione criminale che é stata sgominata con l'operazione. La Guardia di finanza, nell'ambito dell'operazione, ha eseguito una serie di perquisizioni nei confronti di persone che risultano indagate nell'inchiesta. Alle persone coinvolte nell'operazione sono stati contestati i reati di associazione a delinquere, truffa, riciclaggio, accesso abusivo ad un sistema informatico o telematico, detenzione e diffusione abusiva di codici di accesso o sistemi informatici o telematici, falsità in scrittura privata, sostituzione di persona, possesso e fabbricazione di documenti di identificazione falsi.
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del 28/01/2004 - Direttore Responsabile: Pippo Gatto |