Aveva scippato donna e cadendo si era rotto la spalla, uomo arrestato dalla Mobile a Cosenza - Nuova Cosenza Quotidiano d'informazione della Calabria

Aveva scippato donna e cadendo si era rotto la spalla, uomo arrestato dalla Mobile a Cosenza

11 apr 16 Agenti della terza sezioned ella Squadra Mobile della Questura di Cosenza hanno arrestato Carmine Longo, 39 anni di Crotone ma residente a Cosenza per il reato di tentata rapina. Longo, censito penalmente per reati contro il patrimonio, la ricevuto la misura richiesta dal P.M. Domenico Frascino emessa dal G.I.P. Giuseppa Ferrucci della Procura della Repubblica di Cosenza. L'uomo, lo scorso 2 aprile, in piazza Bilotti, prima ha seguito una signora e poi, nel tentativo di scipparle la borsa, l'ha fatta cadere rovinosamente a terra trascinandola per qualche metro. La resistenza opposta dalla donna ha causato la rottura del manico della borsa che, a causa del contraccolpo, ha fatto cadere rovinosamente lo scippatore sull'asfalto battendo violentemente la spalla sinistra. La donna, soccorsa da alcuni passanti e da un agente della Polizia Municipale libero dal servizio, è stata medicata in ospedale per una contusione al gomito e altre lesioni cutanee, con prognosi di giorni sette. Le immediate indagini avviate e condotte dagli uomini della 3' Sezione della Squadra Mobile, hanno consentito, grazie anche all'apporto dell'agente della Municipale, di individuare il soggetto nei pressi della sua abitazione, Infatti Longo era da poco ritornato dall'ospedale dove era stato medicato per una frattura all'omero e la lussazione della spalla sinistra, lesioni provocate dalal caduta sull'asfalto nel corso del tentativo di rapina. La vittima, che aveva visto bene in viso il suo aggressore e l'abbigliamento che indossava, in sede di denuncia ha riconosciuto senza alcuna esitazione il Longo, del quale aveva dettagliatamente descritto le fattezze fisiche e gli abiti che indossava. Gli indizi e le prove testimoniali raccolti dagli uomini della Squadra Mobile, hanno consentito al P.M. di richiedere al G.I.P. e di ottenere la misura cautelare degli arresti domiciliari nei confronti dell'indagato.