|
||||
Home | . | Cronaca | . | Politica | . | Area Urbana | . | Speciali | . | Video | . | Innovazione | . | Universtitą | . | Spettacoli | . | Sport | . | Calcio | . | Meteo | . |
Consiglio regionale riunito per eleggere Presidente, è Nicola Irto
Consiglio regionale riunito per eleggere Presidente, è Nicola Irto 28 lug 15 Sono iniziati a Reggio i lavori del Consiglio regionale. All'ordine del giorno la presa d'atto delle dimissioni del presidente Antonio Scalzo, a seguito del suo coinvolgimento nell'inchiesta "Rimborsopoli" della Procura della Repubblica di Reggo Calabria. Seguirà, subito dopo, l'elezione del nuovo massimo esponente dell'Assemblea. Secondo il regolamento del Consiglio, l'elezione del presidente del Consiglio regionale prevede, nelle prime due votazioni, una maggioranza qualificata dei 2/3. In aula per la prima volta sono presenti, i nuovi assessori regionali nominati dal presidente della Giunta, Mario Oliverio a seguito dell'azzeramento dell'esecutivo. Nell'ufficializzare le due dimissioni il presidente uscente Antonio Scalzo è intervenuto per spiegare le motivazioni della sua decisione gesto e per fare un bilancio dell'attività alla guida della massima Assemblea elettiva calabrese. Nella riunione prima del Consiglio il centrosinistra è convenuto sulla nomina del renziano Nicola Irto. Irto eletto presidente. Nicola Irto, del Pd, è il nuovo presidente del Consiglio regionale della Calabria. Irto è stato eletto alla prima votazione con 23 voti sui 21 richiesti. Il nuovo presidente subentra ad Antonio Scalzo, eletto lo scorso 7 gennaio, che si è dimesso dopo il suo coinvolgimento nell'inchiesta, denominata "Rimborsopoli", sull'utilizzo dei fondi dei gruppi regionali condotta dalla Procura della Repubblica di Reggio Calabria. Al voto che ha portato all'elezione di Irto hanno partecipato tutti i 31 consiglieri eletti. Sette sono state le schede bianche e una nulla. A favore di Irto, che ha 33 anni ed è laureato in architettura, oltre ai consiglieri del centrosinistra si sono espressi anche i tre eletti di Ncd. Irto è stato consigliere comunale a Reggio Calabria ed ha ricoperto la carica di vice segretario regionale del Pd. Nicola Irto è stato eletto consigliere regionale nella circoscrizione sud per il Partito Democratico con 12.025 preferenze. E' alla prima legislatura e ha ricoperto, fino ad oggi, il ruolo di presidente della IV Commissione consiliare "Assetto, Utilizzazione del territorio e Protezione dell'ambiente". Nato a Reggio Calabria il 5 gennaio del 1982, conseguita la maturità scientifica, si iscrive alla Facoltà di Architettura dell'Università Mediterranea dove viene eletto al consiglio di Facoltà nel settembre 2002 e nel marzo 2004 viene eletto unico rappresentante degli studenti in Senato Accademico. Conseguito il titolo di studio nel 2006 si dedica all'attività di ricerca scientifica e nel 2008 diventa dottorando di ricerca in Pianificazione Territoriale. Nel triennio del dottorato, ha svolto attività di ricerca anche all'estero, ed in particolare a Boston, Barcellona e Bilbao. Nel giugno 2009 risulta il primo eletto nel consiglio della scuola di dottorato dell'Università Mediterranea. Iscritto alla Margherita, è stato il più giovane delegato della Calabria al Congresso regionale del 2003. Successivamente iscritto al Pd, nel dicembre 2010 è stato nominato componente del Coordinamento provinciale di Reggio Calabria del partito. Ha fatto parte della commissione nazionale di garanzia dei Giovani Democratici e della commissione regionale di garanzia del Pd. Impegno per rilancio Calabria. Il nuovo presidente del Consiglio regionale Nicola Irto, nel suo discorso d'insediamento, ha rivolto un saluto "per esprimere solidarietà a tutti i calabresi che soffrono e lottano per la salute nei nostri ospedali e in altri presidi sanitari per i quali questo Consiglio dovrà lavorare. Rivolgo un pensiero analogo alle famiglie che al proprio interno vivono, spesso in terribili difficoltà, il dramma dell'handicap e della solitudine. Penso ai calabresi non più giovanissimi che hanno perduto il lavoro e vivono un'umiliazione che attenta alla loro dignità di persona. Ai giovani che non hanno, non hanno mai avuto un lavoro e sono afflitti dal pensiero disperato di non trovarlo più. Alle donne della Calabria, oltre la metà del nostro popolo, che pagano per prime e più di tutti la crisi epocale dentro cui ci troviamo, col rischio di un restringimento dei diritti che con tanta fatica anche loro hanno rivendicato e conquistato. Ai precari la cui esistenza è scandita dall'incertezza e dal rischio di perdere ciò che hanno ogni giorno". "Pochi minuti fa il presidente Oliverio - ha detto ancora Irto - mi ha informato dell'inserimento nel maxiemendamento al Decreto sugli enti locali in esame al Senato della norma che salva i circa cinquemila precari Lsu-Lpu calabresi. Sarà possibile, dunque recuperare il testo che permette di utilizzare i 38 milioni di euro stanziati dalla Regione per la loro contrattualizzazione presso i comuni del nostro territorio. È una buona notizia, per i lavoratori e le loro famiglie. E' a partire dagli ultimi, dai più deboli, dai luoghi e dai territori dove la sofferenza è più acuta, che questa Assemblea, che tutta insieme incarna la sovranità della Calabria, dovrà guardare impegnandosi ad affrontare un problema di dimensione storica: lavoro, modernizzazione, rinnovamento, riduzione delle diseguaglianze nella nostra regione, uguaglianza di opportunità, valorizzazione del merito". "La Calabria deve diventare fino in fondo - ha sostenuto Irto - una regione autonoma. Questo serve. E può essere autonoma solo una terra che crea e produce in modo crescente le risorse necessarie a soddisfare per intero i propri bisogni. Per riuscirci, a partire da questa Assemblea, bisogna compiere tutte le scelte necessarie per cancellare dal nostro orizzonte futuro contraddizioni, arretratezza, privilegi, sprechi, illegalità, l'handicap terribile della 'ndrangheta. Deve diventare una terra normale, la Calabria. Una terra dove l'interesse generale, senza l'umiliazione di nessun'altro interesse perseguito in modo legittimo, regolamentato e trasparente, sia finalmente al centro dell'attività delle istituzioni, della politica, delle forze e delle organizzazioni sociali, della cultura, dell'informazione. Alla Chiesa, che in Calabria ha grande peso e prestigio,anche con l'affermazione del messaggio di Papa Francesco, chiediamo di continuare e intensificare l'impegno di rinnovamento e di aiuto di cui abbiamo avuto segni anche recenti". Irto ha poi ringraziato Antonio Scalzo "già da me votato con convinzione per la presidenza della nostra Assemblea. Le autonome scelte politiche e istituzionali da lui fatte, tutte non dovute e perseguite con personale generosità e disinteresse e con lo sguardo attento ai bisogni della Calabria - ha detto - sono state il frutto di una visione lucida che ha aiutato ad affrontare questa congiuntura istituzionale". "Siamo consapevoli - ha sostenuto ancora - come lo è stato il presidente Oliverio parlando più volte in quest'aula, di essere chiamati a un compito gigantesco e inedito. La Calabria ha smesso da troppo tempo di andare avanti e di crescere. Ma questa affermazione è ancora insufficiente a raccontare la nostra regione. Il dato con cui dobbiamo fare i conti è sotto gli occhi di tutti: la Calabria, nel suo complesso, sta paurosamente arretrando. Sono molti, direi troppi, le ragazze e i ragazzi della mia generazione che non incontro più da tanto tempo, sono stati in realtà scacciati e cancellati dalla Calabria, alla ricerca di altre accettabili condizioni di vita. Il lavoro, che è la misura della dignità, già così scarso in Calabria, diminuisce. Il Consiglio regionale della Calabria ha il compito di lavorare e impegnarsi per rovesciare le tendenze, i processi, il degrado che si sono affermati". Per il neo presidente del Consiglio regionale "oggi serve uno sforzo strategico perché oggi non è più rinviabile la scelta del rinnovamento della Calabria. Le strade precedenti ci hanno portato a questo punto: la Calabria viene distaccata dal resto del paese e anche da gran parte del Mezzogiorno. E' incapace di reagire e schierare energie interne contro una crisi che ha esasperato tutte le nostre debolezze. Serve una terapia d'urto". "Servono discussioni nel merito dei problemi, la definizione di leggi e regolamenti capaci di rinnovare tutto a partire da questa nostra istituzione e dal suo funzionamento. Come presidente del Consiglio sarò garante rigoroso delle prerogative e dei diritti di ogni singolo consigliere, dei gruppi, dei regolamenti del Consiglio e della sua funzionalità. La salvaguardia dei diritti dei consiglieri è la condizione per assolvere al loro compito fondamentale: assicurare in maniera crescente il rispetto dei diritti di ogni singolo calabrese. Parte dalla trasparenza di quest'aula il recupero dell'autonomia e del prestigio della politica da parte dei calabresi, valori senza i quali nessuno riuscirà a spostare la Calabria dall'angolo in cui si trova. Voglio ricordare a tutti che nella Calabria che dobbiamo costruire non c'è posto per la 'ndrangheta e l'illegalità". Un pensiero, quindi, alla memoria di Francesco Fortugno "ucciso dieci anni fa - ha detto Irto - per spezzare la sua attività politica a favore della Calabria e per bloccarne il suo rinnovamento. Sono sicuro che tutti terremo fermo l'impegno a non far mai diventare inutile il suo sacrificio". Oliverio: Fase impegnativa. Intervenendo prima della chiusura dei lavori il presidente della Giunta, Mario Oliverio, ha subito formulato i propri auguri e quelli dell'esecutivo al nuovo massimo rappresentante del Consiglio regionale, Nicola Irto. "Auguri di buon lavoro - ha detto Oliverio - in questo momento impegnativo ed importante della vita della nostra regione". Oliverio ha espresso parole di apprezzamento anche al presidente uscente Antonio Scalzo, "per il lavoro svolto con grande equilibrio alla guida della massima assemblea elettiva calabrese". "Un atto di grande valore quello di Scalzo - ha detto Oliverio - assunto con consapevolezza, in piena autonomia per affrontare con maggiore determinazione e speditezza i problemi della regione". Poi, rivolgendosi ai banchi della minoranza ha sottolineato che "ha capito poco chi in malafede o senza capirne i veri motivi ha affermato che nella formazione di questa giunta ci sia una scelta che divarica dalla politica. E' esattamente l'opposto. Credo - ha aggiunto il presidente della Regione - che in questo momento sia la scelta più saggia per rilanciare e ridare un ruolo centrale alla politica. Non per sminuire o mortificare il ruolo del Consiglio regionale, ma per esaltarne la funzione. Una scelta fatta per contrastare l'antipolitica montante, che deve essere affrontata con azioni conseguenti". "Non si è trattato di una scelta fatta a cuor leggero - ha spiegato Oliverio - per i rapporti umani che si erano instaurati in questi mesi, con persone del livello di Ciconte e Guccione, persone di specchiata moralità, che sono certo riusciranno a chiarire la loro posizione considerando l'irrisorietà dei rilievi loro mossi. Il Consiglio regionale da questa scelta deve trarre motivo di rafforzamento e di garanzia. La modifica dello Statuto è il frutto di una intuizione importante. La Giunta si misurerà sul campo, per realizzare i profondi obiettivi di riforma di questa terra. Una terra oppressa da un groviglio di situazioni, alcune anche molto antiche, che nel corso degli ultimi anni hanno avuto un colpo mortale ed un ulteriore aggravamento". "Tra le parole e i comportamenti - ha sostenuto ancora il Governatore - bisogna recuperare coerenza rispetto alle condizioni che vive la Calabria. Serve consapevolezza che non si salva la politica se non si cambia passo, se non si cambia registro". Il dibattito. Dopo l'intervento del presidente dimissionario Antonio Scalzo, ha preso la parola il consigliere Fausto Orsomarso (Misto) che, richiamandosi alle richieste avanzate in Conferenza dei capigruppo, ha ribadito la richiesta di un breve dibattito. Nel ringraziare il presidente Scalzo "per il lavoro fin qui fatto", Orsomarso ha sottolineato la necessità di dibattere "sulla situazione che ha portato a tutto ciò. Ancora oggi il Pd come ieri - ha proseguito - fa le proprie scelte fuori dalla Calabria. Una regione commissariata in diversi campi, ed anche lei - ha aggiunto rivolto al presidente Oliverio - è commissariato rispetto alla debolezza della sua politica per non avere il coraggio di difendere le sue scelte. Mi auguro - rivolto sempre al presidente Oliverio - che lei non riceva mai un avviso di garanzia, altrimenti con il precedente che si è creato sarà costretto immediatamente a dimettersi dal suo incarico". Scalzo: Dimissioni dovute per rispetto istituzioni. "La decisione di lasciare la Presidenza, incarico a cui i colleghi mi hanno designato nel gennaio scorso, è scaturita da una riflessione sul delicato momento che la Calabria sta attraversando. Ho scelto di dimettermi per rispetto delle istituzioni ma soprattutto per senso di responsabilità politica". E' uno dei passaggi dell'intervento, in Consiglio regionale, con il quale il presidente dell'assemblea, Antonio Scalzo, ha comunicato la decisione di dimettersi dalla carica. "È vero che, da presidente del Consiglio regionale, ho assunto un ruolo di 'arbitro super partes' nelle attività assembleari - ha aggiunto Scalzo - ma è altrettanto vero che per entrare in Consiglio ho ricevuto un'ampia investitura democratica legata a un progetto politico, quello del Partito Democratico e del centrosinistra, di cui sono espressione. Era dunque doveroso, da parte mia, che ogni decisione non fosse frutto di un calcolo personale ma tenesse conto delle superiori esigenze del progetto di governo della Regione che ho condiviso e che ho intenzione di portare avanti sotto la presidenza di Mario Oliverio". "Nessuno, nelle sedi politiche del mio partito di appartenenza - ha sostenuto Scalzo - ha chiesto le mie dimissioni. Ma non avrei mai potuto consentire di essere considerato di ostacolo al rilancio dell'azione di buon governo, di cui questa comunità ha bisogno per far fronte alla difficoltà socio-economica in cui essa versa. Sono un uomo di partito e, prima ancora, un cittadino calabrese che, essendo chiamato a svolgere un ruolo pubblico, non può abdicare al senso di responsabilità che proprio da quel ruolo discende. Dedicherò poche parole all'indagine della Procura della Repubblica presso il Tribunale di Reggio che ha riguardato la passata legislatura e che è stata ribattezzata 'Rimborsopoli'. Ogni cittadino e, a maggior ragione, ogni rappresentante delle istituzioni deve rispettare il lavoro della magistratura, che bene ha fatto ad avviare un approfondito esame sull'utilizzo dei finanziamenti ai Gruppi consiliari, in relazione ai quali sono emerse svariate anomalie. Alcune vicende, come quella che ha coinvolto il sottoscritto, ruotano attorno alla necessità di chiarire i criteri di spesa di somme esigue, per conto del gruppo, in ordine ad attività che riguardavano il gruppo stesso e che sono state rendicontate in maniera puntuale, nel rispetto della legge vigente e del regolamento interno al gruppo del Pd. Da molte parti la mia posizione in questa indagine è stata definita marginale e, ne sono convinto, sarà chiarita fino in fondo. Tuttavia, quanto più alto è il ruolo che si occupa in seno alle istituzioni democratiche, tanto maggiore deve essere la sensibilità politica. Ed è questo l'altro fondamentale motivo che mi spinge oggi a comunicarvi la mia volontà di rimettere il mandato, ribadendo che il problema del finanziamento dei gruppi consiliari va affrontato seriamente dalla politica e non solo per via giudiziaria". "La disponibilità di somme di denaro e la discrezionalità nel loro utilizzo concessa dalla legge - ha sottolineato Scalzo - ha generato fatti, fotografati dall'indagine della Procura reggina, che non possono essere archiviati in fretta. Se a questo si aggiunge lo stato di profonda e generale crisi economica che colpisce la Calabria, terra in cui la povertà è un male ormai quasi endemico, si coglie la gravità di vicende che finiscono per delegittimare tutte le istituzioni e segnare una frattura sempre più profonda nel rapporto tra cittadini ed eletti. Al contempo, sono fermamente convinto, e lo sono fin dalle origini della mia formazione politica e culturale, che la politica non possa e non debba essere un'attività riservata solo ai ricchi. Ecco perché, nel profondo e radicale processo di riforma già predisposto, che dovrà riguardare il finanziamento dei Gruppi consiliari, sarà fondamentale saper distinguere i costi di funzionamento della democrazia dai cosiddetti "costi della politica", su cui certamente occorre incidere con misure draconiane. Tengo a sottolineare come queste valutazioni non siano nate solo dopo l'indagine su 'Rimborsopoli', ma nascano da una visione condivisa da tempo con l'Ufficio di Presidenza, che ringrazio per il proficuo lavoro svolto in questi mesi. La nostra parola d'ordine è stata 'sobrietà'. Una linea che abbiamo portato avanti senza ostentazioni, nella convinzione che le rinunce non debbano essere necessariamente di pubblico dominio. Adesso, però, proprio per la peculiare situazione nella quale ci troviamo, è giusto ricordare il venir meno di benefit per i consiglieri regionali". Il presidente dimissionario, nel suo intervento, ha ricordato poi "la notevole riduzione dei costi per le missioni, l'abbattimento del 70% delle spese di rappresentanza e della metà di quelle per patrocini e contributi. Una 'cura dimagrante' attuata con il nostro primo bilancio di previsione. Il Consiglio regionale, tra gestione e manutenzione del palazzo, personale, vitalizi e indennità, ha drasticamente ridotto il proprio budget che quest'anno a consuntivo si attesterà attorno ai 59 milioni di euro. Abbiamo inoltre avviato la rotazione dei dirigenti, non solo per rispettare le disposizioni in materia di anticorruzione, ma anche per evitare il cristallizzarsi delle posizioni dei dipendenti apicali di questa amministrazione". Scalzo ha quindi parlato di una "'rivoluzione' che non si fermerà, ma che, ne sono certo, sarà attuata fino in fondo da chi raccoglierà il testimone della Presidenza del Consiglio regionale" Irto presidente: i commenti.
© RIPRODUZIONE RISERVATA Cerca con nell'intero giornale: -- >Guarda l'indice delle notizie su: "Cronaca e Attualità "
|
|
|
Home | . | Cronaca | . | Politica | . | Area Urbana | . | Speciali | . | Video | . | Innovazione | . | Universtitą | . | Spettacoli | . | Sport | . | Calcio | . | Meteo | . |
Copyright
© 2017 Nuova Cosenza. Quotidiano di informazione. Registrazione Tribunale Cosenza n.713
del 28/01/2004 - Direttore Responsabile: Pippo Gatto |