Strage masseria Filandari: processo da rifare - Nuova Cosenza Quotidiano d'informazione della Calabria

Strage masseria Filandari: processo da rifare

12 feb 15 E' da rifare il processo d'appello ai fratelli Ercole e Francesco Saverio Vangeli, al figlio di quest'ultimo Pietro e al cognato Gianni Mazzitello condannati per la strage della masseria di Filandari in cui, nel 2010, furono uccisi Domenico Fontana ed i figli Pasquale, Pietro, Emilio e Giovanni. La Cassazione, riconoscendo la provocazione, ha annullato con rinvio le condanne all'ergastolo per Ercole e Francesco Saverio Vangeli ed a 15 anni e 2 mesi per Pietro Vangeli e Mazzitello. I giudici hanno annullato con rinvio in punto di prova le posizioni di Mazzitello e Pietro Vangeli e per i fratelli Ercole e Francesco Saverio Vangeli ha annullato la sentenza escludendo l'aggravante della premeditazione e dei futili motivi, riconoscendo il fattore della provocazione da parte delle vittime. I giudici della Cassazione hanno così accolto le richieste dei legali degli imputati, gli avvocati Domenico Talotta, Nicola Riso, Valerio Mangone, Giancarlo Pittelli. Lo stesso sostituto procuratore generale Massimo Galli aveva chiesto l'annullamento con rinvio del verdetto d'appello evidenziando l'attenuante della provocazione. La strage fu portata termine la sera del 27 dicembre nella masseria delle vittime. Secondo la ricostruzione fatta all'epoca dalla Procura della Repubblica di Vibo Valentia, Ercole Vangeli e gli altri tre attesero l'arrivo delle vittime e quando i componenti la famiglia Fontana arrivarono alla masseria cominciarono a sparare. Nello spiazzo antistante la struttura furono uccisi Domenico Fontana ed i figli Pietro e Giovanni. All'interno del locale, invece, furono assassinati Emilio e Pasquale Fontana. Secondo l'accusa la strage fu pianificata il giorno di Natale precedente quando la famiglia Vangeli si ritrovò a casa per la festa. Gli imputati, sin dal primo momento, hanno sostenuto di avere agito per "punire" Domenico Fontana ed i figli per una serie di soprusi compiuti ai danni della famiglia Vangeli in relazione a contrasti in materia di pascolo e delimitazione di confini di terreni. I funerali delle vittime furono celebrati all'alba del 31 dicembre per decisione del Comitato provinciale per l'ordine pubblico per motivi di sicurezza, in forma privata e senza corteo funebre.