Comando Provinciale CC Reggio Calabria traccia bilancio 2015 con la stampa - Nuova Cosenza Quotidiano d'informazione della Calabria

Comando Provinciale CC Reggio Calabria traccia bilancio 2015 con la stampa

29 dic 15 "Il lavoro sinergico tra le forze di polizia, coordinato dal Procuratore della Repubblica Federico Cafiero de Raho e dal prefetto Claudio Sammartino, non solo esalta le singole specializzazioni, ma erge un muro di notevole spessore contro la ndrangheta ed i suoi complici". Lo ha detto il comandante provinciale di Reggio Calabria dei carabinieri, colonnello Lorenzo Falferi, incontrando i giornalisti per illustrare le attività svolte dall'Arma nel corso del 2015. Falferi, nel suo intervento, ha sottolineato, tra l'altro, il ruolo dei collaboratori di giustizia, "il cui apporto - ha affermato - potrà rendere più chiari quei risultati e quelle indagini su cui da tempo comunque stiamo lavorando. Io non voglio indicare limiti temporali sulla fine del fenomeno ndrangheta, ma posso ragionevolmente affermare che molte cose potrebbero cambiare nell'immediato futuro. Sono comunque fiducioso". Il colonnello Falferi non ha comunque sottovalutato il dato di "preoccupazione per la sicurezza dei cittadini a causa di una criminalità cosiddetta comune che, seppure di minore entità rispetto alla 'ndrangheta, è connotata da pericolose caratteristiche di aggressività che incutono timore nella collettività stessa. Per tale ragione sono stati incrementati i servizi di prevenzione e controllo del territorio avvalendosi dell'analisi operativa, valutando cioè le ricorrenze dei reati predatori o alcuni indicatori delle attività mafiose, come i danneggiamenti, le intimidazioni o richieste estorsive, o episodi di violenza in generale. Un'impostazione di lavoro che ha fornito efficaci risultati e che intendiamo mantenere per il prossimo futuro". Il comandante provinciale dei carabinieri ha illustrato il lungo elenco delle attività di polizia giudiziaria svolte dai carabinieri sul territorio: dal numero delle persone controllate (oltre 223 mila), ai risultati delle operazioni Tnt2, Reale 6, Confine, Jamaica, Eclissi 2, Rheinbrucke, Confisca musolino, Gambling, Iamonte, Saggio compagno e Atlantide, fino al recente ritrovamento nel cimitero di Sinopoli di un autentico arsenale di armi da guerra, tra cui un bazooka innescato e pronto a colpire.