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    Terminata fase acuta alluvione, ora stima danni

     

    Terminata fase acuta alluvione, ora stima danni. Termini risarcimenti non perentori

    16 ago 15 "L'emergenza acuta è finita ma molte cose restano ancora da fare e lo Stato continuerà ad esserci". Lo ha detto il prefetto di Cosenza, Gianfranco Tomao, annunciando che il 19 agosto prossimo, in Prefettura a Cosenza, è in programma una riunione, aperta ai comuni colpiti, per fare una prima stima concreta dei danni provocati dal nubifragio che mercoledì scorso si è abbattuto sulla fascia ionica cosentina. Tomao ha incontrato i giornalisti insieme al presidente della Regione Mario Oliverio, al sindaco di Rossano Giuseppe Antoniotti, all'arcivescovo mons. Giuseppe Satriano ed al consigliere regionale Giuseppe Graziano. Il Prefetto, che si è commosso parlando dell'orgoglio dei calabresi, ha sottolineato come "lo Stato con tutti i suoi organi, la Prefettura, l'Esercito siano stati vicino alla Regione ed al Comune. Siamo stati in riunione quasi h24, in sinergia con tutte le istituzioni. Si è fatto uno sforzo enorme intervenendo dalle primissime ore. Siamo arrivati il più presto possibile con non poche difficoltà viste le condizioni delle strade e il tempo di reperire i fuoristrada. E' stato davvero un miracolo che non ci siano state vittime. L'attività di soccorso è stata effettuata senza interruzione alcuna. Le lamentele sui ritardi non sono giustificate perché bisognava coordinare 1700 persone in uno stato di estrema difficoltà e stabilendo delle priorità. E la priorità nelle prime ore era quella di essere sicuri non ci fossero persone in pericolo. Andando nei luoghi colpiti ho avuto la percezione della gratitudine dei cittadini". Oliverio ha evidenziato "la sinergia e la capacità di cooperazione tra chi è sceso in campo, senza guardare, come si fa di solito, a chi è il primo. La situazione era drammatica. Dobbiamo ringraziare Dio perché non ci sono state vittime. Nelle prime ore abbiamo acclarato che non c'erano vittime e poi siamo partiti con la seconda fase. Il ministro dell'ambiente Galletti, quando è stato sul posto, ha detto che quanto fatto era stato eccellente. Al momento si stanno rilevando i danni che stiamo verificando per evitare che qualcuno si inserisca nella richiesta di risarcimento". Il sindaco Antoniotti ha voluto ringraziare tutte le "autorità, le forze dell'ordine, le associazioni di volontariato, la Caritas e tutti coloro che non si sono risparmiati. Abbiamo istituito il Centro operativo misto immediatamente sin dalle prime segnalazioni e siamo stati vicino alla persone. Non ci siamo risparmiati. Il Governo deve aiutarci, soprattutto per sostenere chi ha perso tutto. Prevediamo un'ordinanza circoscritta di divieto di balneazione che riguarda una parte del lungomare, quella colpita dall'inondazione". Graziano, infine, ha sostenuto di essere presente "come cittadino e non come consigliere perché c'è il Presidente che rappresenta la Regione ma volevo ringraziare tutti per aver fatto il massimo. Ognuno ha messo a disposizione tutto ciò che poteva mettere in campo".

    Termini risarcimenti non perentori. Alluvione, il modulo per la richiesta di risarcimento danni causati dal violento nubifragio dello scorso 12 agosto potrà essere consegnato entro il prossimo martedì 18 agosto 2015 presso l’ufficio protocollo del Comune di Rossano a mano, per raccomandata con ricevuta di ritorno o per posta elettronica certificata. Tuttavia, il termine ultimo non è perentorio e, rispetto a quanto stabilito in un primo momento, non sono necessarie perizie tecniche né dichiarazioni asseverative. Basta solo compilare la domanda in ogni suo campo. Questa prima fase di ricognizione, infatti, servirà all’unità di crisi e alla Prefettura di Cosenza a stilare un report generale così da poter provvedere un quantizzazione dei danni. Solo successivamente, nel prossimo step, si provvederà all’accertamento tecnico e dettagliato dei singoli casi. È quanto fanno sapere gli uffici comunali che hanno chiarito rispetto all’esperimento della domanda per riconoscimento danni post alluvione. Tutte le condizioni di criticità stanno rientrando alla normalità. Nelle prossime ore si completerà la fase di pulizia delle strade in località Sant’Angelo. Nella sola giornata di ieri, insieme a volontari e a tutto il contingente interforze spiegato nell’emergenza, hanno operato a pieno organico uomini e mezzi di Calabria Verde e del Consorzio di Bonifica – Bacino alto Jonio, che hanno asportato dalla sola località Sant’Angelo ben 100mila metri cubi di fango e melma. Al momento, tecnici del Cnr, su incarico della Regione, stanno valutando la complessità della frana che ha provocato il cedimento di un tratto di via Minnicelli e sta mettendo a repentaglio la struttura del Seminario arcivescovile, nel Centro storico. I lavori di ripristino, in somma urgenza, dell’arteria stradale dovrebbero essere messi in cantiere nelle prossime ore. È stata, altresì, emessa in via precauzionale un’ordinanza di non balneabilità del tratto di mare prospiciente tra la foce del torrente Citrea e Fosso Pantano. È stato, inoltre, disostruito l’accesso, interessato da una frana, alle ultime abitazioni rimaste isolate, in contrada Foresta. Sul fronte sfollati, la situazione è rientrata alla normalità. Chiuso il centro di accoglienza di via Candiano. Restano quattro famiglie, al momento ospitate nelle strutture della Caritas diocesana e che a breve riceveranno una destinazione definitiva. La stessa chiesa diocesana, inoltre, in stretta collaborazione con il Comune di Rossano, ha attivato un centro di assistenza presso la Chiesa di Maria Stella del Mare a Sant’Angelo dove vengono distribuiti indumenti e beni di prima necessità. Inoltre, sempre la Chiesa – ha fatto sapere l’Arcivescovo Giuseppe Satriano – attraverso anche la collaborazione della Guardia di Finanza distribuirà dei buoni spesa di 50€ a quanti hanno reali esigenze. Intanto stamani si è svolta la conferenza stampa per fare il punto sulla situazione emergenziale e sul lavoro della macchina organizzativa, alla presenza del Governatore della Calabria, Mario Oliverio, del Prefetto di Cosenza, Gianfranco Tomao, del Sindaco di Rossano Giuseppe Antoniotti, del Consigliere regionale Giuseppe Graziano, e dei vertici della Protezione civile regionale, delle Forze dell’ordine e dei tecnici. Ai margini della conferenza stampa, il sindaco Antoniotti, ha voluto chiarire rispetto ad un fraintendimento sorto con il collega sindaco di Corigliano, Giuseppe Geraci, rispetto ad un post che un cittadino della città ausonica aveva pubblicato sulla bacheca del profilo Facebook personale del Primo cittadino di Rossano, complimentandosi con lo stesso per la reazione che aveva avuto la Città nell’affrontare il dramma dell’alluvione. Non è il momento delle polemiche, men che meno con la vicina Corigliano - dichiara Antoniotti – con la quale ci uniscono rapporti di fratellanza, convergenze programmatiche e medesimi problemi e virtù. Sono convinto che il qui pro quo sorto sia dovuto esclusivamente ad un macroscopico difetto di comunicazione che ha distorto, mi auguro non volutamente, la realtà dei fatti. Ho chiesto che la mia bacheca rimanesse aperta proprio per consentire ai cittadini di segnalarmi, in tempo reale, le criticità derivanti dall’emergenza in atto. All’amico e collega Geraci rinnovo l’invito fraterno, soprattutto in questo periodo in cui i Sindaci sono impegnati a tamponare un’imprevedibile emergenza, a non farsi ingannare da chi, anche con mezzi subdoli, vuole minare i rapporti di buon vicinato tra le due comunità. Attraverso il nostro ufficio stampa stiamo garantendo, quotidianamente, una comunicazione costante e chiara alla cittadinanza e ai media sull’evolversi del momento di crisi. Non credo sia opportuno creare strascichi in ulteriori polemiche. La gente di Rossano e Corigliano, del resto, conosce fatti e circostanze che sono alla luce del sole, anche grazie ai social network dove tutti i cittadini hanno accesso e libertà di esprimere sempre e comunque la loro opinione. Non c’è e non c’è stata alcuna polemica, solo lo sprone ad andare avanti e a ripartire

    Sindaci non competenti sui fiumi. "Gli argini del torrente si sono rotti. Se non fosse avvenuto non sarebbe accaduto il peggio. Ma i sindaci non hanno competenza sui fiumi". Lo ha detto il sindaco di Rossano Giuseppe Antoniotti in merito a quanto accaduto durante il nubifragio che ha colpito la sua città, durante il quale è esondato il torrente Citrea. "In passato - ha aggiunto - ho fatto diverse istanze per rimuovere il terreno che ostruisce i torrenti dicendo che me ne sarei occupato io a spese del Comune ma me lo hanno impedito". Il sindaco ha parlato anche della situazione del centro storico, dove i problemi sono stati causati dal nubifragio che ha provocato una frana che ha fatto crollare un tratto di strada nelle adiacenze del seminario e di alcune abitazioni che sono stati sgomberati. "La situazione - ha detto - è grave. Avevo chiesto tempo addietro al ministero dell'Ambiente 700 mila euro da investire per il dissesto idrogeologico proprio nella zona che mi era rimasta da sistemare, che è quella dove è crollata la strada. Stiamo intervenendo comunque per salvaguardare al momento la zona con una palificata per la messa in sicurezza del seminario per poi vedere di ricevere i famosi finanziamenti richiesti e risolvere il problema definitivamente"

    Presidente industriali Catanzaro a spalare fango. Il presidente di Confindustria Catanzaro Daniele Rossi, è da alcuni giorni a Rossano assieme ad alcuni giovani della sua associazione "La Calabria che rema", per aiutare le popolazioni colpite dal nubifragio. Rossi ha aiutato gli abitanti a spalare il fango dalla strade e dalle case.

    In un giorno runossi 100mila mc di fango. Centomila metri cubi: è la quantità di fango rimossa nella sola giornata di ieri dalla località di Sant'Angelo di Rossano dai volontari, dal contingente interforze e da personale di Calabria Verde e del Consorzio di bonifica Bacino alto Ionio. Il lavoro di pulizia, secondo le previsioni del Comune, sarà ultimato nelle prossime ore. I tecnici del Cnr, su incarico della Regione, intanto, stanno valutando la frana che ha provocato il cedimento di un tratto di via Minnicelli e sta mettendo a repentaglio la struttura del Seminario arcivescovile, nel Centro storico. I lavori di ripristino in somma urgenza dovrebbero essere messi in cantiere nelle prossime ore. Oggi è stata anche emessa, in via precauzionale, un'ordinanza di non balneabilità del tratto di mare prospiciente tra la foce del torrente Citrea e Fosso Pantano. Inoltre è stato disostruito l'accesso, interessato da una frana, alle ultime abitazioni rimaste isolate in contrada Foresta. Rientrata alla normalità la situazione degli sfollati. Il centro di accoglienza di via Candiano è stato chiuso. Restano quattro famiglie che al momento sono ospitate nelle strutture della Caritas diocesana e che a breve riceveranno una destinazione definitiva. La stessa chiesa diocesana, inoltre, in stretta collaborazione con il Comune, ha attivato un centro di assistenza nella Chiesa di Maria Stella del Mare a Sant'Angelo dove vengono distribuiti indumenti e beni di prima necessità. La Chiesa, inoltre, attraverso anche la collaborazione della Guardia di finanza distribuirà dei buoni spesa di 50 euro a quanti hanno reali esigenze.

    Solidarietà da Cei e Comunità ebraica. Il presidente della Conferenza episcopale italiana, cardinal Angelo Bagnasco, ha telefonato all'arcivescovo di Rossano-Cariati, mons. Giuseppe Satriano, per esprimere solidarietà dopo il nubifragio che ha colpito la città e congratulandosi per quanto fatto anche dai cittadini. Lo ha reso noto lo stesso mons. Satriano, nel corso della conferenza stampa delle autorità nel corso della quale è stato fatto il punto sulla situazione. Il presule ha anche ribadito che la Cei ha stanziato "un significativo contributo economico" del quale non ha quantificato l'ammontare "per evitare appetiti di vario genere". Un contributo per aiutare le popolazioni colpite è giunto anche dalla Comunità ebraica che ha stanziato 10 mila dollari.

    Vescovo: "Gardare al futuro". "Dobbiamo utilizzare i momenti drammatici come questo per riscoprire una Calabria che sa solcare momenti di luce. Scout ed esercito sin dai primi momenti hanno portato beni di prima necessità nelle zone più sperdute". A dirlo è stato l'arcivescovo di Rossano-Cariati, mons. Giuseppe Satriano. "In questo momento, per senso etico e civile - ha aggiunto - bisogna guardare ad un futuro immediato ed apprezzare quanto è stato fatto da tutti indistintamente". L'arcidiocesi e la Caritas diocesana, intanto, hanno attivato un conto corrente presso Banca Carime di Rossano intestato a Arcidiocesi Rossano-Cariati con Iban It66C0306780920000000010068 e causale "Alluvione Rossano".

    Oliverio: orgoglioso della reazione dei calabresi. "Esprimo una valutazione positiva per quanto fatto e sono orgoglioso, come presidente di Regione. Oltre 500 volontari da tutta la regione sono stati qui. Sono orgoglioso di essere il presidente di questi cittadini che hanno reagito con compostezza e dignità anche nelle prime ore di panico". A dirlo è stato il presidente della Regione Calabria Mario Oliverio. Dopo avere ringraziato "lo Stato per l'intervento del Presidente Mattarella e del Presidente del Consiglio dei ministri", Oliverio ha evidenziato come "questo è un territorio che per lungo periodo è stato disattento al dissesto idrogeologico. Un piano straordinario di pulizia fiumi sarà la prima cosa da fare dopo l'emergenza, definendo chi deve fare cosa. Abbiamo avuto risorse non utilizzate per 220 milioni di euro e sono stati fatti solo cinque interventi. Bisogna avere strumenti urbanistici per il rispetto del territorio". "Dobbiamo fare di questa vicenda un punto di ripartenza per una cultura nuova nel rispetto del territori" ha concluso Oliverio.

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