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    Operazione Aspromonte della Gdf ad Ancona, 13 calabresi denunciati

     

     

    Operazione Aspromonte della Gdf ad Ancona, 13 calabresi denunciati

    15 lug 14 Tredici persone, tutte calabresi, sono state denunciate dal Gico del Nucleo di polizia tributaria di Ancona per trasferimento fraudolento di valori e usura. Perquisizioni sono tuttora in corso nelle Marche, in Emilia Romagna e in Calabria. L'operazione, denominata 'Aspromonte', è stata illustrata in una conferenza stampa dal comandante del Nucleo Gianluca Filippi e del Gico col. Gianfranco Lucignano. Sono state sottoposte a sequestro preventivo 12 unità immobiliari e quattro società, le 'casseforti' di famiglia, dove sono confluiti altri 19 immobili e terreni riferibili agli indagati, per un valore di diversi milioni di euro. Le indagini dei finanzieri sono partite da una serie di controlli su un 47enne di Melicucco (Reggio Calabria), I.G., da tempo residente nel Fanese, con svariati precedenti penali per droga, usura, truffe, estorsioni e stalking. Accertamenti bancari sui suoi conti hanno evidenziato una serie di transazioni per oltre 54 milioni di euro in due anni, di cui 2,5 movimentati esclusivamente in contanti. Un giro di denaro assolutamente incompatibile con le condizioni economiche 'ufficiali' dell'uomo, che svolgeva lavoretti saltuari in campo edile. Da qui gli uomini del Gico sono risaliti a un gruppo di conterranei dell'uomo, anch'essi residenti nel Fanese, che, secondo l'accusa, avrebbero concesso prestiti a tassi usurai (tra il 95 e il 183%) a imprenditori della zona in difficoltà. Tra le vittime, anche un operaio che aveva chiesto 40mila euro e che in un anno si è visto lievitare il prestito fino a 110mila euro. I.G., considerato il 'dominus', con la complicità degli altri, avrebbe creato società fittizie intestate a prestanome per investire, con il ricavato dei prestiti a usura, in immobili. Oggi il sequestro dell'ingente patrimonio: 6 appartamenti, 6 garage e altri 19 immobili e terreni riconducibili alle società. E' una delle prime volte che nelle Marche vengono sequestrati beni immobili in base alle misure antimafia. Tra gli indagati figurano anche la moglie e la figlia del 47enne e Michele Auddino, arrestato pochi giorni fa su ordine del gip di Palmi per usura.

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