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    Riuniti i Vescovi calabresi "La politica sia servizo di carità. Coraggio della denuncia"

     

     

    Riuniti i Vescovi calabresi "La politica sia servizo di carità. Coraggio della denuncia contro le mafie"

    09 apr 14 "Avvertiamo il bisogno, in questa stagione delicata della vita politico sociale dell'Italia intera e della nostra Calabria in particolare, di richiamare il valore di una 'politica' che prenda davvero a cuore, ed esclusivamente, la lotta per il 'bene comune'". E' quanto si afferma in un documento della Conferenza episcopale Calabra. "Chi - prosegue il documento - entra in politica, o 'scende, come suol dirsi, nell'agone politico' - e i Vescovi pensano che i Laici cristiani debbano prendere in seria ed urgente considerazione il diritto-dovere di farlo - deve avere la consapevolezza che si pone sulla frontiera dell'atto di carità più grande. E che lì dove il politico cristiano opera, rende presente, in qualche modo, con il suo impegno, la Chiesa stessa. Per questo i Vescovi calabresi pensano che, quella politica, sia in qualche modo, una scelta di 'distacco'. Distacco, del politico cristiano, da ogni interesse personale, o dei propri amici, o dei contesti esclusivi delle proprie conoscenze: nella ricerca, sempre e incondizionatamente, del bene comune di tutti. Solo uno stile nuovo, così impostato, che aiuti la politica a prendere decisioni che tocchino in concreto la vita della gente, ne aiutino lo sviluppo, ne tutelino i diritti, ne facilitino la crescita, attraverso l'impegno e la competenza di laici cristiani, in coerente e feconda collaborazione con gli altri, aprirà una stagione nuova nella storia della Calabria. Quella stagione, appunto, che i Vescovi calabresi stanno descrivendo e auspicano; e che condurrà i cittadini ad avere finalmente fiducia nella politica; a non avvertire la presenza dello Stato come un 'peso' intollerabile; e ad esercitare, da qui in avanti, la responsabilità del proprio voto in una maniera finalmente libera e verace". I Vescovi della Calabria dichiarano, infine, di essere convinti che una politica, così immaginata e realizzata, sarà l'arma più efficace nella distruzione, sia della "mentalità" mafiosa, sia del concreto, intollerabile, quotidiano "predominio" della malavita organizzata".

    Coraggio della denuncia per combattere la ndrangheta. "Con l'eco nel cuore del recente appello di Papa Francesco ricordiamo a tutti i calabresi un duplice ineludibile dovere: quello del 'coraggio della denuncia' e quello della 'fuga da ogni omertà'". E' quanto si afferma, in materia di contrasto alla 'ndrangheta, in un documento della Conferenza episcopale calabra. "I vescovi calabresi - prosegue il documento - ribadiscono, anzitutto, l'inderogabile importanza di un 'cammino educativo' che coinvolga i ragazzi fin dai primi anni della loro vita, incentrato sulla frontiera della 'legalità', indispensabile per una crescita autenticamente umana, oltre che civile e sociale della nostra terra e della vera libertà. In tale contesto, i Vescovi richiamano l'impegno, ormai quarantennale, delle Chiese di Calabria su questo tema decisivo e scottante. Risale infatti al lontano 1975 il 'punto di svolta' delle Chiese di Calabria nella condanna al crimine organizzato. Dopo di allora e fino ad oggi sempre i Vescovi calabresi, sia singolarmente, sia collegialmente, hanno, da una parte, rinnovato la condanna più dura, non solo contro i delitti e gli attentati, ma anche contro lo stile delle organizzazioni malavitose nel rapportarsi con le istituzioni e la gente comune; e, dall'altra, hanno lanciato, con ancora più forza, l'invito straziante e paterno alla conversione dei cuori".

    Commemorato Mons. Agostino. Nei giorni 7 e 8 aprile nel Seminario Regionale di Catanzaro si è riunita la Conferenza Episcopale Calabra. Presenti i Vescovi residenziali, gli Amministratori di Rossano - Cariati e Locri - Gerace e i Vescovi emeriti Vittorio Mondello, Vincenzo Rimedio, Antonio Cantisani. Ha presieduto Mons. Salvatore Nunnari, Arcivescovo metropolita di Cosenza - Bisignano. La Conferenza ha commemorato mons. Giuseppe Agostino scomparso di recente, ricordando la sua personalità, cultura e impegno pastorale. "Ai vescovi è stato comunicato che il Papa verrà a Cassano il prossimo 21 giugno - riporta una nota - ma non si conosce ancora il programma. Mons. Luigi Renzo ha informato sui lavori preparatori del prossimo Convegno Ecclesiale di Firenze. Annamaria Iembo ha relazionato sulla pastorale scolastica e sul prossimo appuntamento del 10 maggio a Roma per l'incontro con il Papa. Il Rettore del Seminario di Catanzaro ha letto la sua relazione economica e disciplinare sul Seminario stesso. I Direttori dell'Istituto Teologico Calabro e della Biblioteca dello stesso Istituto hanno evidenziato la necessità di trasferire la biblioteca dell'Istituto in luogo più idoneo, a seguito della inagibilità degli attuali locali. Mons. Oliverio ha annunciato un convegno sull'Ecumenismo nel prossimo mese di ottobre, con la partecipazione di rappresentanti di alto livello della Chiesa ortodossa". "Sono state approvate, inoltre - prosegue la nota - alcune correzioni dello Statuto del Centro Ecclesiale Regionale (CER), proposte da mons. Luigi Renzo, per rendere più incisiva la presenza dei laici. Don Pino Straface ha presentato il bilancio consuntivo (2012-2013) e quello preventivo (2013-2014) del Cer, che sono stati approvati. Mons. Francesco Milito ha illustrato l'ordinamento dell'archivio dell'ex Facite, che è stato approvato. È stata sollecitata l'iscrizione all'Associazione Bibliotecari Ecclesiastici Italiani (Abei). Analogamente mons. Renzo ha suggerito l'adesione all'Associazione degli archivisti e dei musei ecclesiastici. Don Giovanni Maurello, con i rappresentanti della Consulta Regionale di Pastorale Giovanile, hanno illustrato alcune proposte di pastorale giovanile, soprattutto l'evangelizzazione di strada. Don Fortunato Morrone (arcidiocesi di Crotone - S. Severina) è stato nominato assistente unitario regionale di Azione Cattolica mentre don Ivan Rauti (arcidiocesi di Catanzaro - Squillace), è assistente regionale per i giovani di Azione cattolica. Don Mino Ciano (diocesi di Oppido-Palmi), si occuperà degli adulti Ac e Angelo Cerra (diocesi di Lamezia Terme) Assistente regionale per l'AC ragazzi.

    Inflessibili contro colpevoli di pedofilia. "Quello della pedofilia, è un problema che, lungo il tempo, ha interessato, purtroppo, alcune volte, anche qualche ecclesiastico delle nostre chiese: da una parte le vittime innocenti, dall'altra quei pochi che, in maniera riprovevole e talora patologica, ne hanno abusato". E' quanto si afferma in un documento della Conferenza episcopale calabra. "I Vescovi calabresi - prosegue il testo - richiamano le parole, che non hanno bisogno di commento del Vangelo: 'Chi scandalizzerà uno di questi piccoli, meglio per lui che gli fosse messa una macina al collo e fosse gettato nel mare' (Mt.18,6). Parole durissime, volte a fare emergere la gravità abissale di questo e di altri problemi. Ma parole, che non vogliono, certo, rendere impossibile lo scenario del perdono: perché il cuore del Padre accoglie chiunque, finalmente consapevole e sinceramente pentito degli orrori commessi, si rivolge, con cuore contrito e con il desiderio di cambiare vita, al Dio della Misericordia". "A tale riguardo, i Vescovi delle Chiese calabresi - è scritto ancora nel testo - in conformità allo stile della Chiesa italiana ed universale, privilegiano anzitutto, secondo le indicazioni, in ogni campo, del diritto e della prassi secolare, il dovere dell'accertamento della verità, per evitare che la calunnia schiacci la vita di chiunque; si rendono, poi, paternamente e doverosamente vicini alla vita, alle necessità e al cammino di recupero delle persone vittime di abusi; e diventano, insieme, solleciti ed inflessibili nel prendere, nei confronti dei colpevoli, come hanno già fatto in casi dolorosamente accertati, le decisioni necessarie, anche estreme ed amare". Ai responsabili della comunicazione ricordano "che, accanto al dovere della denuncia di qualsiasi misfatto, c'è anche quello della serietà di tali denunce, che (specialmente nel contesto di problemi delicati come questo) non possono né devono rispondere ad altre esigenze, che non siano quelle del rispetto della verità dei fatti accertati e della dignità di ogni persona".

    Nei Siminari corsi per studiare la ndrangheta. Nei seminari teologici della Calabria si studierà la 'ndrangheta. Lo ha deciso la Conferenza episcopale Calabra al termine del seminario regionale che si è svolto a Catanzaro. I Vescovi, è scritto nel documento finale, ''hanno approvato una dichiarazione su alcuni temi che riguardano la vita della Chiesa in Calabria: legalità, pedofilia, impegno politico dei cattolici, riservandosi di approfondire prossimamente in una sessione straordinaria il tema dell'azione pastorale della Chiesa contro la 'ndrangheta in vista di un impegno più specifico". "È stato approvato, inoltre - è scritto nel documento - che nei nostri Istituti teologici venga introdotto un corso sul tema 'Chiesa-'ndrangheta'"

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