NuovaCosenza.com
Dom 29 Dicembre 2024
Google
su tutto il Web su NuovaCosenza
mail: info@nuovacosenza.com
Home . Cronaca . Politica . Area Urbana . Speciali . Video . Innovazione . Universtità . Spettacoli . Sport . Calcio . Meteo .
 

      Condividi su Facebook

    In Calabria aumentano Irap e Irpef per colmare debito sanità

     

     

    In Calabria aumentano Irap e Irpef per colmare debito sanità

    27 set 13 Irpef e Irap ai massimi per il rientro dei deficit sanitari in Calabria e Molise. Lo ha deciso il Ministero del Tesoro constatando che nel 2012 le due Regioni non hanno raggiunto gli obiettivi fissati per i rispettivi piani di rientro. Pertanto, per l'anno di imposta 2013, in queste regioni si conferma l'applicazione automatica della maggiorazione dell'addizionale Irpef e dell'aliquota Irap. La maggiorazione dell'aliquota Irap è pari allo 0,15% mentre quella dell'addizionale regionale Irpef è dello 0,30%. L'Agenzia delle Entrate comunicherà le modalità di calcolo dell'acconto IRAP da effettuarsi nel 2013 tenendo conto della maggiorazione, nonché le modalità applicative dell'incremento dell'addizionale regionale IRPEF per l'anno d'imposta 2013.

    Guccione fallimento Scopelliti pagato a caro prezzo. "Il fallimento della gestione del Piano di Rientro da parte del Presidente della Giunta regionale Scopelliti, nella sua qualità di Commissario ad Acta per il rientro dal debito sanitario, continua ad essere pagato a caro prezzo dai cittadini calabresi". E' quanto afferma, in una nota, il consigliere regionale del Pd Carlo Guccione. "Dopo tre anni di gestione disastrosa del Piano da parte di Scopelliti - prosegue Guccione - i calabresi sono stati privati dei livelli minimi di assistenza e tartassati con il massimo delle tasse (Irap ed Irpef hanno subito aumenti vertiginosi) e dei ticket sanitari. La Calabria, insieme al Molise, è la regione in cui, anche per l'anno d'imposta 2013, si verificherà una ulteriore maggiorazione dell'Irap dello 0,15% e del 30% dell'addizionale Irpef. Siamo ormai la regione più tartassata d'Italia in cui, invece di tagliare gli sprechi, continuano ad aumentare le tasse e vengono ulteriormente ridotti i servizi ospedalieri e territoriali. Oggi più che mai il Governo nazionale non può più lasciare la Calabria nelle mani del Commissario Scopelliti, ma deve applicare la legge che prevede, di fronte al conclamato fallimento e al mancato raggiungimento degli obiettivi, la rimozione dell'attuale commissario, che è il vero responsabile di questa gravissima situazione, e nominare un'autorità competente con il compito di garantire servizi e prestazioni sanitarie adeguate, tagliare gli sprechi e razionalizzare la spesa del Sistema Sanitario calabrese".

    Pacenza: Scaricabarile centrosinistra è paradossale. ''Nessuno ha mai avuto la presunzione di pensare che, in soli tre anni, il commissario avrebbe potuto portare a compimento il Piano di rientro dal debito sanitario. Ma che il centrosinistra ora scarichi tutto quanto sulle spalle di Scopelliti è davvero paradossale in quanto, l'eccessivo accumulo di disavanzo, è stato prodotto e poi ereditato proprio quando a governare era la giunta Loiero''. Ad affermarlo, in una nota, è il presidente della Commissione Sanità Salvatore Pacenza, ''in merito alla decisione operata dal ministero del Tesoro - rileva una nota - di aumentare ai massimi l'addizionale Irpef e Irap in Calabria e Molise per non aver raggiunto nel 2012 gli obiettivi fissati per i rispettivi Piani di rientro''. ''La decisione - sostiene Pacenza -è automatica e fra l'altro già annunciata dal ministero nella seduta del Tavolo Massicci dello scorso aprile. Nel verbale di quella riunione, infatti, era già contenuta tale previsione di aumento. Oggi il ministero del Tesoro ha semplicemente deciso di applicare l'aumento delle addizionali, prendendo atto di quella indicazione effettuata dal tavolo di verifica. Ma in quel verbale c'era anche scritto che: 'sulla base delle analisi condotte in relazione al debito 2007 non coperto, al disavanzo 2008 e 2009, al risultato di gestione 2011 e 2012, si stima il permanere di un debito non coperto di 198,940 mln di euro, scontando le risorse Fas per 578 milioni di euro che, al momento attuale, non sono disponibili e sono vincolate alla riprogrammazione del Piano Sud ancora non documentata. In pratica è quasi tutto disavanzo non coperto delle passate gestioni quello da recuperare. Tutto ciò ha quindi pregiudicato il raggiungimento di alcuni obbiettivi fissati nel Piano di rientro''. Per Pacenza ''ora, viene facile domandarsi: c'è stata incapacità da parte del commissario che è comunque riuscito a ridurre la spesa sanitaria nel periodo 2010-2012 dell'1,3%; oppure è stata anche e soprattutto colpa del centrosinistra guidata all'epoca da Loiero che, non solo non ha mai attuato il Piano di rientro, ma ha inoltre permesso irresponsabilmente che si continuasse con sprechi e diseconomie a danno del Sistema sanitario regionale? Strano il modo di leggere la situazione attuale quella formulata dal centrosinistra che, anziché avventurarsi in proclami pretestuosi sulla stampa, farebbe meglio a cimentarsi nella proposizione di soluzioni alternative ai tanti problemi che affliggono la sanità di questa regione''. ''In tre anni - sostiene ancora Pacenza - era impossibile recuperare decenni di errori commessi un po' da tutte le passate gestioni. Sono d'altro canto convinto che, pur mettendo in conto di cambiare il commissario, neanche un'altra autorità riuscirebbe a fare di meglio allo stato attuale. Lo dico in considerazione del futuro Programma operativo imposto dal ministero e delle continue verifiche cui esso sottopone la Regione sui conti e le decisioni intraprese per la sanità in Calabria. Basti pensare che Regioni come la Campania e il Lazio sono al loro settimo anno di commissariamento. I colleghi dell'opposizione, pertanto, farebbero meglio a battere la mano sul petto prima di avventurarsi in dichiarazioni per nulla ponderate rispetto ai problemi reali che affliggono i cittadini calabresi''.

    PD Calabria: aumento imposte è fallimento completo. ''La decisione del Ministero dell'Economia e delle Finanze di confermare in Calabria, per l'anno di imposta 2013, l'applicazione automatica della maggiorazione dell'addizionale Irpef dello 0,30% e dell'aliquota Irap dello 0,15% a causa della cattiva gestione del Piano di Rientro sanitario, conferma la tesi che stiamo sostenendo da più tempo: il fallimento completo, cioè, della cultura di un uomo solo al comando''. E' quanto scritto in una nota del gruppo del Pd in consiglio regionale. ''Ed, invero, il Presidente Scopelliti - prosegue la nota - ha voluto a tutti i costi il commissariamento della sanità per evitare ogni tipo di confronto o consultazione con il Sistema delle Autonomie Locali e con le rappresentanze del vasto settore della sanità. Già di per sé il commissariamento ha provocato l'inasprimento della pressione fiscale, che oggi è diventato veramente insopportabile a causa delle continue inadempienze fatte registrare nella gestione commissariale, certificate dal Tavolo Massicci''. ''I Livelli essenziali di assistenza - conclude il Pd - non vengono garantiti, non esiste una sanità sul territorio, le eccellenze negli ospedali Hub sono mosche bianche e non certo per colpa degli operatori sanitari, è assolutamente insoddisfacente la presenza degli ospedali Spok sul territorio, a fronte, ciliegina sulla torta, di tasse sempre più alte. Sono questi i doni ai calabresi di Scopelliti e della sua maggioranza di centrodestra''.

    © RIPRODUZIONE RISERVATA

    Cerca con nell'intero giornale:

    -- >Guarda l'indice delle notizie su: "Cronaca e Attualità "

     

     

 


    Facebook
 Ultime Notizie
 

Multimedia


 

Web TV -  Video

 

 
Home . Cronaca . Politica . Area Urbana . Speciali . Video . Innovazione . Universtità . Spettacoli . Sport . Calcio . Meteo .

Copyright © 2017 Nuova Cosenza. Quotidiano di informazione. Registrazione Tribunale Cosenza n.713 del 28/01/2004 - Direttore Responsabile: Pippo Gatto
Dati e immagini presenti sul giornale sono tutelati dalla legge sul copyright. Il loro uso e' consentito solo previa autorizzazione scritta dell'editore