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Domenico Scola Junior vince la salita Sarnano-Sassotetto
Domenico Scola jr alla guida della sua Osella PA21
Domenico Scola Junior vince la salita Sarnano-Sassotetto 14 lug 13 Il giovane pilota cosentino Domenico Scola jr, nipote del grande "Don Micuzzo" si è aggiudicato la cronoscalata in salita Sarnano Sassotetto giunta alla sua 23a edizione "Trofeo Ludovico Scarfiotti". La gara, organizata dall'ACI Macerata è valida per i campionati CIVM e TIVM. Scola ha collezionato l'en plein aggiudicandosi sabato le prove con 4'09".02 e domenica la gara con 4'02".36 a bordo della sua Osella PA21S. Piazza d'onore per Michele Fattorini che ha fatto registrare un 4'03".36 a bordo della sua Lola Zytec. Terzo F.Cinelli a bordo della Lola B99/50 Zytec con 4'08".43. Rosario Iaquinta si piazza al quarto posto. Con questa vittoria Domenico Scola Jr rafforza la sua leadership in testa alla classifica assoluta del Campionato Italiano della Montagna CIVM zona centro sud con 72 punti. Inoltre scola è anche leader della classifica under 25 del CIVM con 80 punti. Appuntamento al 4 agosto a lamezia per la Cronoscalata del Reventino. --- Guarda la video sintesi della gara A sorpresa, ma non troppo, il giovanissimo cosentino, erede della dinastia della famiglia da corsa calabrese, riesce a compiere un'impresa che sa di storia, rimontando nella seconda salita i tre decimi che lo separavano da Michele Fattorini nella prima salita. "Ho sentito il nonno prima del via, mi ha dato quella carica che mi è servita per superare Fattorini. Micehle è stato bravo a migliorare il suo tempo della prima salita, ma io avevo una Osella perfetta e nella seconda ho guidato con una concentrazione assoluta senza commettere i piccoli errori che mi hanno rallentato nella precedente. La vittoria è tutta per mio nonno". C'è una leggera nebbia sulla Sarnano, ma non influisce, la strada è perfetta quando salgono i piloti delle monoposto e sport prototipo. E' un duello serrato tra due giovani attori del Civm Centro Sud. La prima manche di gara è vinta dall'umbro Michele Fattorini che con la Lola B99 stampa 4'04"11 alla media oraria 130,9, precedendo di soli 34 decimi di secondo il cosentino Domenico Scola junior. Una differenza impercettibile, determinata forse dall'appannamento della visiera del calabrese, condizione che ha accusato anche l'orvietano anche se per lui si sta rivelando determinante e di difficile risoluzione il degrado delle gomme morbide che utilizza, e che si deteriorano negli ultimi chilometri del tracciato di gara. Nella seconda salita Fattorini abbassa il suo tempo di quasi un secondo, ma Scola quasi di due, stampa un 4'02"36 e vince con 65 centesimi di secondo. Il terzo posto porta la firma del pistoiese Franco Cinelli con la Lola B99 "non so che far. Il motore non rende agli alti regimi di rotazione, pensavo fosse stato un problema di pescaggio al quale abbiamo cercato di porre rimedio invece si è puntualmente ripresentato". Sono così una trentina i cavalli che vengono meno nella fase di gas spalancato e che gli impediscono di lottare alla pari con i leader. Rosario Iaquinta aveva anticipato la proverbiale competitività nelle prove, e l'ha confermato nella prima e nella seconda salita di gara, con il gran tempo realizzato nella prima "Attenzione però che ho commesso due errori nella parte iniziale della salita, dove ho spigolato al primo tornante, quindi anche nella sezione finale. Ma il tempo mi soddisfa". 4'12"11 è il rilievo cronometrico della prima salita che è anche a 8" da Fattorini, ma è anche ottenuto con una sport prototipo Osella PA 21 Honda di 2000 di cilindrata, vincendo non solo la sua categoria ma tenendo dietro Adolfo Bottura con la Lola B99. Achille Lombardi si esalta con la funambolica guida al limite con la Radica Sr4 Ab Motor Sport vincente nella E2b 1600, prevalendo sul toscano Fabrizio Peroni, settimo assoluto con la Osella Pa 20 Bmw, mentre l'ascolano Fabrizio Peroni non ha preso il via alla gara dopo la toccata alla Picchio P4 rimediata nelle prove di ieri. Trasferta sfortunata anche per Matteo Moratelli, che ha toccato nel corso dell'incolonnamento prima della prima manche. Due le GT in gara ed è Giuliano ad aggiudicarsi la gara con la Chevrolet Corvette C5R, stampando un tempo totale di 10'15"70, staccando "The Climber", secondo alla guida della Porsche Cayman. Sono problemi elettrici a rallentare la prestazione di Abramo Antonicelli. Il pilota della Acn Forze di Polizia non riesce a sfruttare a dovere l'otto cilindri della sua Bmw M3 E92 e accusa distacco dal vincitore tra le vetture di Superstars Amedeo Pancotti, che con la Bmw M5 sale al meglio di 4'54"77, realizzato nella seconda salita, risultando terzo di Gruppo E1 Italia. Dopo la prima manche il primato tra le supercar della E1, sembrava saldamente nelle mani di Marco Gramenzi, che andava ad aggiudicarsi la prima salita con la Alfa 155 Itc. I tecnici del team del dentista abruzzese, infatti risolvevano nella notte precedente la gara i problemi al quattro cilindri della vettura, ma non riuscivano a risolvere quelli del comando pneumatico dell'alzata delle valvole in tempo per la seconda salita. Con Gramenzi fermo ai box prima dello start di gara due, è il compagno di squadra all'AB Motorsport Roberto di Giuseppe a vincere la gara con la Alfa 155 Gta, davanti all'orvietano Silvano Laschino, secondo con la Alfa 155 V6 Ti. Nebbia e sole, sole e nebbia, l'alternanza delle condizioni meteo aumenta le incertezze e i dubbi sulla scelta delle gomme. In Gruppo A vince Sandro Acunzo con la Mitsubishi Lancer, superando nella seconda salita il pesarese Franco Cimarelli. E' infatti il pilota della Catria ad aver la meglio su tutti nella prima manche di gara, con la Alfa 147 di classe 2000 in vantaggio di un decimo su Acunzo. Ed il tempo non gli è sufficiente per aggiudicarsi la gara. Nella ripetizione Acunzo infatti migliora di cinque secondi il precedente rilievo, stampando l'ottimo 4'46"54 e va ad aggiudicarsi la gara tra le Turismo preparate, con il crono totale di 9'39"38. Giuliano Pirocco è terzo con la Mitsubishi Lancer, a sei secondi e 87. Quarto nella prima salita, Claudio Giobbi sbatte nella successiva, lasciando il piazzamento a ridosso del podio a Renzo Ingrassia. L'aquilano con la Citroen Saxo è velocissimo nella seconda salita rimontando lo svantaggio rispetto a Silvano Stipani, ed è primo nella 1600 con sei decimi su Stipani. Veloce nelle prove, nuovamente veloce in gara 1 e 2, il dominatore del Gruppo N è Giovanni Del Prete. E' velocissimo nella prima salita, tagliando il traguardo di Sassotetto in 4'54"04 alla media 108,7 chilometri orari, il pilota della Mitsubishi Lancer Rubicone Corse non ha dato spazio agli avversari, anche se non gli riesce di ripetersi nel secondo impegno per la rottura della frizione. E' ugualmente primo il partenopeo, ma Cosimo Rea gli si avvicina maggiormente. Il pilota della Todi Corse resta secondo ma leader della classe 1600 con la Citroen Saxo. Terzo del produzione Marco Aiello, che nella seconda manche va a peggiorare il personale ottenuto al volante della Citroen Saxo Tirreno Motorsport, confermandosi secondo della 1600 in gran lotta con Rea. Autore di una strisciata alla fiancata sinistra della Honda Civic, è quarto il sardo Tonino Cossu, ma primo di N 2000. E' il giovane Ivan Pezzolla a transitare per primo sotto la bandiera a scacchi della prima ed anche della seconda gara in Racing Start riservata alle vetture sovralimentate. Il fasanese smentisce i pronostici derivanti dalle prove e va staccare il miglior tempo in entrambe le salite. Pezzolla junior scala gli ottomila con la Opel Corsa Opc, realizzando nella ripetizione il miglior tempo in 5'15"29, coprendo il tracciato di gara alla media di 101,1 chilometri orari. Buoni i crono anche per il conterraneo Oronzo Montanaro, primatista tra le aspirate, che però paga 7"68 nel computo totale delle salite rispetto il leader. Segue in terza piazza Andrea Marchesani, a 11"01 con la Volkswagen Polo, mentre è solo quarto il pescarese della Power Race Roberto Chiavaroli che si migliora nel secondo impegno pomeridiano ma non a sufficienza "Pensavo sarebbe stato sufficiente un tempo intorno 5'24", addirittura io ho fatto meglio ma gli altri sono andati veramente forte". Afferma sconsolato l'abruzzese che non si capacita del dove abbia commesso errori.
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