Ai domiciliari consulente accusato di favoreggiamento - Nuova Cosenza Quotidiano d'informazione della Calabria

Ai domiciliari consulente accusato di favoreggiamento

08 apr 13 Il giudice per le udienze preliminari del tribunale di Reggio Calabria ha concesso gli arresti domiciliari a Roberto Crocitta, il consulente tecnico di 42 anni arrestato nei mesi scorsi per il reato di favoreggiamento aggravato dalla mafiosità. Il difensore di Crocitta, l'avvocato Domenico Alvaro, ha presentato l'istanza di scarcerazione in occasione dell'udienza preliminare che si è svolta il 4 aprile dinanzi al Gup distrettuale. La difesa ha richiamato la recentissima sentenza della Corte Costituzionale, emessa il 25 marzo scorso, che ha dichiarato parzialmente incostituzionale la norma del codice di procedura penale (art. 275) che imponeva al giudice di applicare la sola custodia carceraria nel caso di reati commessi al fine di agevolare l'attività delle associazioni previste dall'art. 416 bis e quindi aggravati dall'art. 7 della legge 203/91. Alvaro ha sostenuto che, a prescindere dalle considerazioni riguardanti il merito dell'accusa, da affrontare ormai nella sede dibattimentale innanzi al Tribunale collegiale di Reggio Calabria, le esigenze cautelari, consistenti nel pericolo di reiterazione del reato, potevano essere efficacemente salvaguardate con una misura diversa e meno afflittiva rispetto alla custodia in carcere, ora applicabile proprio a seguito della sentenza della Corte costituzionale.