CamCom Catanzaro replica a Coldiretti "Nessun passo indietro" - Nuova Cosenza Quotidiano d'informazione della Calabria

CamCom Catanzaro replica a Coldiretti "Nessun passo indietro"

31 ott 12 "Apprendiamo con sorpresa dalla stampa della polemica sollevata da Coldiretti Catanzaro-Crotone-Vibo, con riferimento agli argomenti affrontati nel corso dello scorso Consiglio camerale. Si fa menzione di passi indietro che l'Ente ed il suo Presidente, avrebbero fatto sul tema del contributo, già deliberato in sede di assestamento di bilancio, per l'integrazione del fondo rischi dei Cofidi". E' quanto affermano, in una nota, le categorie presenti nel Consiglio della Camera di commercio di Catanzaro, Confartigianato, Confindustria, Confagricoltura, Cna, Confcommercio, Confesercenti e Legacoop "E' evidente - si aggiunge nella nota - che al presidente di Coldiretti, Roberto Torchia, sono state riportate notizie errate dal proprio rappresentante in seno al Consiglio camerale, rispetto a quanto realmente discusso e alle delicate tematiche affrontate. Risulta chiaro, perché altrimenti sarebbe stato difficile fraintendere, che il rappresentante di Coldiretti ignora che la normativa riguardante la concessione di contributi da parte delle Camere ai Cofidi, è in continua evoluzione e ancora non è chiaro in che modo i contributi possano essere concessi (se a fondo rischi, oppure a patrimonio). E' ovvio, quindi, che nell'interesse di tutti, delle imprese del territorio ed in particolare dei consiglieri che la deliberano, e con l'estrema attenzione e oculatezza che da sempre hanno contraddistinto e contraddistinguono il presidente Abramo nella gestione dell'Ente, prima di erogare una somma così consistente, debbano essere predisposti tutti gli opportuni atti per evitare di incorrere in errori normativi". "Un'ulteriore precisazione - affermano ancora le categorie - merita di essere fatta sul tema degli accorpamenti dei sistemi di garanzia: non c'é nessun tentativo di 'cannibalizzare' il finanziamento bensì l'intento è di seguire le linee guida promulgate dalla Regione anche attraverso appositi bandi pubblici, che mirano a favorire l'aggregazione fra Cofidi che puntino a delinearsi come 107". "Nessun passo indietro, dunque - conclude la nota - ma solo i tempi e le modalità necessarie per affrontare una questione complessa, di cui il Presidente ed i membri del Consiglio, evidentemente ad esclusione del rappresentante di Coldiretti, hanno ritenuto, responsabilmente, di doversi avvalere".